Aprica. “In quell’appartamento la famiglia Monticelli Squarza, turisti di origine milanese che passavano parecchi giorni anche all’Aprica”. Ecco le foto del luogo in cui una donna è stata rinvenuta cadavere in casa, con accanto il marito denutrito e con una gamba in cancrena. Indagini sul figlio della coppia.
Alcune testimonianze raccolte poco fa parlano di una persona schiva, che non usciva mai di casa durante il giorno e preferiva allontanarsi dalla propria abitazione durante le ore notturne. Solitario, alto di statura, dai capelli lunghi e grigi, era stato visto mentre era intento nelle proprie faccende nel box dell’abitazione. È il sessantenne figlio della donna rinvenuta morta, oramai da diverse settimane, nella serata di ieri nel proprio letto. Accanto a lei il marito, con una gamba in cancrena e visibilmente denutrito. La scoperta ieri sera in un appartamento dell’Aprica, nella centrale via Europa, a pochi metri dagli impianti del Palabione. Ad aprire la porta ai Carabinieri proprio il figlio della coppia, il quale alle prime domande dei militari dell’Arma ha risposto che non vi era nessun problema, nonostante fossero stati i vicini di casa ad allertare le Forze dell’Ordine a causa del pungente odore proveniente dall’abitazione. Le indagini sono ora state affidate ai Carabinieri del Comando Privinciale di Sondrio, sotto il comando del Colonnello Marco Piras, dal Procuratore del capoluogo, Piero Basilone. Sotto la lente degli inquirenti il figlio della coppia, il quale conviveva con i genitori ma che non ha allertato alcun soccorso e per il quale al momento non è scattato lo stato di fermo. L’appartamento è stato posto sotto sequestro.
