Celebra i suoi primi 70 anni il 29 aprile 2023 Fischer & Rechsteiner, l’azienda di spedizioni internazionali basata a Valmadrera (Lc) e fondata nel 1953.
Una realtà in continuo sviluppo che ha raccolto, e dalla sua nascita porta avanti, la tradizione di un marchio comparso sul mercato più di un secolo e mezzo fa, nel 1870.
“Andare con il pensiero al 1953 – evidenzia l’Amministratore Delegato Riccardo Riva – ha sempre dato l’impressione di ricordare un mondo lontano ma, dopo la pandemia, sembra ora di riferirsi ad un mondo completamente diverso: basta andare a leggere la memoria del co-founder Giancarlo Riva per rendersene conto!”
La ditta, si legge nella pagina del sito aziendale che tiene traccia della memoria storica, si occupava di trasporti locali, scarico delle materie prime dallo scalo merci ferroviario di Lecco al domicilio dei numerosi stabilimenti lecchesi con carri di diversi tipi, alcuni anche gommati, sempre trainati da grossi cavalli da tiro.
“In realtà – continua Riccardo Riva – 70 anni sono un traguardo importante, un arco di storia che ha visto l’azienda confrontarsi con dinamiche molto diverse, inclusi i momenti drammatici del Covid-19 durante i quali è sempre rimasta pienamente operativa e che, nonostante la caduta verticale dei risultati economici in quel periodo, ha mantenuto inalterato il proprio organico.
Una precisa scelta strategica, non facile in quel contesto ma che si è rivelata lungimirante poiché ha consentito di reagire prontamente di fronte alla ripresa del mercato, senza perdere qualificati profili professionali”.
“I nostri sono 70 di storia di un’azienda e insieme di una città” evidenzia Riccardo Riva, che continua “e tante sono le tappe importanti in un periodo di 70 anni, le più significative delle quali sono state, in primo luogo, il trasferimento della sede dal primo piccolo ufficio dotato di una limitata ribalta, in una zona che nel frattempo era diventata quasi centro cittadino di Lecco, a Valmadrera nell’insediamento di proprietà specificatamente progettato per le esigenze logistiche.
E poi, a partire dagli anni ’90 e dall’inizio del nuovo secolo, il passaggio da impresa con un’unica location ad una realtà con filiali in Italia e società oltre confine, giungendo all’attuale azienda con oltre 200 persone tra Italia e estero”.
L’intero processo è stato accompagnato da un rinnovato modello di business, inizialmente concentrato su relazioni commerciali principalmente con i vicini Paesi europei poi evolutosi con un focus prevalente sui mercati overseas: America Latina, Nord Africa e Medio Oriente, Cina e Sud-Est Asiatico, Australia con Nuova Zelanda.
Fischer & Rechsteiner ha così risposto al trend del mercato andando positivamente incontro alle istanze della clientela, passando dall’avere inizialmente clienti localizzati nell’area lecchese e brianzola ad un portafoglio commerciale ormai worldwide-basis.
La struttura societaria di Fischer & Rechsteiner ha conosciuto un cambiamento coerente al suo processo di sviluppo e, dall’iniziale partnership a tre soci, si è giunti all’attuale riferimento imprenditoriale unico rappresentato da Riccardo Riva, a capo della Spa italiana che controlla l’intero perimetro di business.
Un percorso che ha visto anche l’acquisto da parte di Riva, dai proprietari svizzero-tedeschi, della piena titolarità della casa di spedizioni svizzera Fischer & Rechsteiner fondata nel 1870, da cui è partita la storia del brand aziendale.
“La semplicità dell’assetto proprietario – commenta Riccardo Riva – consente indubbiamente rapidità ed efficacia del processo decisionale, aprendo le porte alla terza generazione della famiglia Riva, nella convinzione che la continuità imprenditoriale di un’azienda sia un valore: 70 anni di storia, a maggior ragione con un brand nato in realtà nel 1870, lasciano un segno importante se, come nel nostro caso, il binomio azienda / imprenditore si basa su correttezza, onestà e professionalità: tutti valori che ci vengono riconosciuti da clienti, fornitori e stakeholders.
Oggi per alcuni fare impresa ha del temerario ma, pur senza nascondersi le difficoltà di operare in un mondo sempre più complesso, si possono conseguire risultati appaganti in un contesto sfidante”.
“Inutile infatti negare – continua l’imprenditore – che nel corso di questo lungo arco di storia si siano alternate crisi a momenti positivi e più volte ci si è dovuti mettere in gioco perché, come in tutti i comparti economici, anche in quello delle spedizioni e della logistica le dinamiche competitive sono in continuo cambiamento: se non si tiene alta l’attenzione per intercettare le tendenze di mercato si corre il concreto rischio di essere relegati ai margini del proprio settore di appartenenza.
Inevitabili nel tempo anche i cambiamenti organizzativi e gli avvicendamenti di personale, ma alcune costanti non hanno mai abbandonato l’azienda: l’entusiasmo, la passione e la competenza del team aziendale”.
In tutta la sua storia, Fischer & Rechsteiner ha dimostrato di saper guardare al futuro con lungimiranza, mettendo in gioco le competenze e accettando sfide di complessità crescente.
“Il mondo è sempre più imprevedibile – commenta Riccardo Riva – ed è difficile fare previsioni attendibili.
Tuttavia, è forte la mia convinzione che se si esita troppo non ci si muove più.
Questo non è un momento in cui mettersi in difesa: al contrario, bisogna saper accelerare cogliendo e interpretando le tendenze presenti e quelle di domani.
I piani per il futuro di Fischer & Rechsteiner prevedono un’ulteriore crescita anche attraverso operazioni di M&A, fondamentalmente su due filoni: nel settore propriamente logistico, per offrire al mercato un servizio più integrato e sinergico con quello di puro forwarding sinora offerto alla clientela, e rafforzando alcune aree geografiche dove oggi non abbiamo posizioni significative e forza competitiva”.
“Non possiamo infine dimenticare, guardando al futuro, un cenno al tema della precarietà e insufficienza delle infrastrutture sia a livello nazionale sia, purtroppo, a livello locale – conclude Riccardo Riva -: l’affermazione è forse scontata, ma non esiste un Paese competitivo sui mercati internazionali senza una logistica adeguata a supporto del sistema economico.
Tutti gli operatori coinvolti nella supply chain, dalla logistica fino al mondo produttivo e commerciale, soffrono le difficoltà date dalle strozzature infrastrutturali: per rimanere al territorio lecchese, l’elenco indicativo, e non certo esaustivo, va dall’ormai perennemente intasato asse Lecco-Milano (che non significa solo l’accesso alla “capitale” lombarda bensì ai porti del Tirreno, tradizionale sbocco verso l’estero e porta d’ingresso delle merci in importazione, e l’aeroporto di Malpensa, prima piattaforma cargo in Italia) alle limitazioni sulla linea est-ovest verso Como e Bergamo (altri fondamentali gateway da e per l’estero)”.
In Lombardia, è provvisoriamente chiusa la strada statale 36 Rac “Raccordo Lecco-Valsassina” tra i km 0 e 9, in entrambe le direzioni, a causa di una frana.Sono in corso le operazioni di pulizia del piano viabile su cui si segnala la presenza di fango. Il personale Anas è impegnato nella gestione e nel ripristino della viabilità nel più breve tempo possibile.