La beffa: il treno dimezzato non parte
In questi giorni Trenord ha unilateralmente e senza preavviso ridotto la composizione dei treni della linea Milano-Lecco-Sondrio, dimezzando di fatto la capacità dei treni Coradia. Facile immaginare le conseguenze sull’affollamento in ora di punta, ma la colpa per Trenord è dei viaggiatori, i quali, curiosamente, insistono a prendere i treni diretti tra Milano, Lecco e Sondrio.
I viaggiatori, loro malgrado, si adatterebbero anche a viaggiare in piedi e pressati come sardine, se non fosse che il personale di bordo annuncia puntualmente, riportiamo testualmente, che “il treno non può partire a causa del carico eccessivo”.
Non chiedendo neppure scusa per il chiaro disservizio, con questi annunci intimidatori Trenord accusa dunque gli utenti di essere loro stessi a causare il problema.
Da che mondo è mondo, un treno passeggeri non ha problemi a muoversi anche se strapieno, come si vede in certe foto del terzo mondo, dove almeno i treni in queste situazioni viaggiano ugualmente. Evidentemente in Lombardia non ci si rende che esiste un obbligo di fornire un servizio, magari anche dignitosamente.
D’altra parte, anche un bambino sarebbe infatti in grado di capire che, se togli dei vagoni a dei treni che viaggiano normalmente già pieni, il sovraffollamento è garantito, ma evidentemente questa semplice deduzione è fuori dalla portata per una Impresa che così facendo si dimostra altresì incapace di prendere dei provvedimenti di gestione adeguati, ad esempio la sostituzione del materiale rotabile con altro più capiente.
D’altra parte, quale dovrebbe essere l’alternativa per Trenord? Forse i direttini di rinforzo, preda del quotidiano “balletto” dei ritardi e delle soppressioni? Anche questa sera, infatti, il treno 2874 delle 17.50 da Milano Centrale a Lecco ha viaggiato con 50 minuti di ritardo, dopo numerosi dell’orario di partenza, ed il treno successivo delle 18.48 è partito non da Centrale, bensì da Greco e con quasi un’ora di ritardo. Ma scherziamo?
Chiediamo che Regione Lombardia, in quanto Regolatore dei servizi, Ente programmatore nonché proprietario di fatto di Trenord, provveda ad obbligare l’Impresa Ferroviaria a ripristinare immediatamente la composizione da Contratto dei Treni Milano-Sondrio, nonché a garantire l’affidabilità e la puntualità dei “direttini” di rinforzo.
Chiediamo anche all’assessore Lucente di ripensare, sinché è ancora in tempo, ad affidare i servizi ferroviari per altri dieci anni a chi si dimostra incapace di gestire questa situazione, e di aprire un Tavolo di confronto vero con i Rappresentanti dei Pendolari e dei Viaggiatori sul tema del rispetto dei diritti degli Utenti e delle clausole volte a garantirli previste dal Contratto di Servizio.
Molte le proposte di Legambiente su Alpi e Prealpi lombarde, per una esperienza che dura per sempre Un campo di volontariato è un modo per mettersi in gioco, dare un contributo concreto alla salvaguardia del nostro territorio, sperimentare uno stile di vita più sostenibile, fare nuove amicizie e scoprire posti nuovi. È un’esperienza di vita comune che resta: si lavora, si cucina, si scopre il luogo, si gioca ci […]