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Banca Popolare di Sondrio chiude il semestre con un utile netto record pari a 207 milioni di euro

today8 Agosto 2023 104 1

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Pedranzini Banca Popolare di Sondrio 2022
“Chiudiamo il semestre con un utile netto record pari a 207 milioni di euro, a conferma della nostra capacità di conseguire risultati particolarmente soddisfacenti, sostenendo famiglie e imprese del nostro territorio e facendo la nostra parte nelle varie fasi del ciclo
economico. La Banca ha dimezzato il ricorso ai finanziamenti BCE e prosegue nella direzione di traghettare il business verso il nuovo equilibrio post-pandemia”. Lo ha dichiarato il Consigliere delegato e Direttore generale di Banca Popolare di Sondrio, Mario Alberto Pedranzini, a margine dell’approvazione, quest’oggi, della relazione finanziaria semestrale di Banca Popolare di Sondrio.
In Italia, l’evoluzione congiunturale del quadro macroeconomico rimane positiva, anche se nel secondo trimestre dell’anno ha subito una battuta d’arresto, come certificato dalle stime preliminari rilasciate dall’ISTAT. Le previsioni di consenso per il secondo semestre del 2023 rimangono prudenti, con una crescita complessiva del Prodotto Interno Lordo annuale in area 1%. In tale contesto, il Gruppo Banca Popolare di Sondrio ha dimostrato di sapersi destreggiare adeguatamente grazie al forte posizionamento commerciale nelle aree di insediamento, facendo registrare un utile netto record di 207,1 milioni di euro.

il risultato netto di periodo, positivo per 207,1 milioni, riflette il forte incremento
dei proventi dell’attività bancaria caratteristica che si attestano a 621,9 milioni
(+23,2% rispetto al 30 giugno 2022; margine di interesse +33,4% e commissioni
nette +5,4%). Tale dato beneficia anche del positivo contributo delle attività
finanziarie per € 60,4 milioni, mentre sconta un incremento dei costi operativi
attestatisi a € 278,7 milioni (costincome ratio comunque in netto miglioramento
pari al 40,6%) e delle rettifiche di valore nette che hanno cifrato € 78,9 milioni. Gli
oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario risultano pari a 40,9 milioni;

i ratios patrimoniali si confermano tra i più elevati nel confronto con le banche
italiane sottoposte a vigilanza BCE. Nella versione phasedin, il CET1 ratio e il Tier1
ratio si posizionano al 15,8%, mentre il Total Capital ratio risulta pari al 18,4%. In
versione fully loaded i coefficienti segnano rispettivamente 15,7% e 18,3%. Tali
ratios sono esposti tenendo conto della quota parte dell’utile di periodo destinabile
ad autofinanziamento, la cui inclusione nei fondi propri è soggetta ad approvazione
da parte del Supervisore;

il costante impegno nell’integrazione dei fattori ESG nei principali processi di
business è ora testimoniato, tra l’altro, dall’utilizzo di uno Score ESG di controparte
come fattore aggiuntivo a supporto degli organi deliberanti e a beneficio della
procedura di pricing. L’agenzia indipendente di rating di sostenibilità Standard
Ethics, nel mese di aprile a conclusione del processo di valutazione annuale, ha
alzato l’Outlook da stabile a positivo confermando il Corporate Rating a EE e il Rating
di lungo periodo a EE+. Tali giudizi consentono alla banca di ben figurare nel quadro
delle valutazioni espresse dall’agenzia sulle banche italiane;

l’incidenza dei crediti deteriorati lordi, come sintetizzato dal NPL ratio lordo, si
attesta al 4,2% (rispetto al 4,3% di dicembre 2022). Tenendo conto delle rilevanti
coperture, l’incidenza delle esposizioni deteriorate nette si attesta all’1,7% (rispetto
all’1,8% di dicembre 2022). Resta fermo l’intendimento della Banca di proseguire nel
processo di derisking, anticipando gli obiettivi di Piano;

i tassi di copertura del credito deteriorato, in ottica prudenziale, si incrementano
ulteriormente, risultando tra i più elevati nel campione delle banche italiane
sottoposte a Vigilanza BCE. Rispetto al 31 dicembre 2022, il coverage ratio del
totale crediti non performing sale al 60,3% dal 58,3%, quello riferito alle sole
posizioni classificate a sofferenza si colloca all’83,2% dal 76,5%, superando il 90%
con l’inclusione degli importi passati a conto economico in anni precedenti su
posizioni già a sofferenza per le quali si mantiene un’evidenza contabile a fronte di
una prospettiva di eventuali recuperi. Il livello di copertura delle inadempienze
probabili si conferma sostanzialmente stabile al 51,3% dal 51,2% mentre il tasso di
copertura del credito in bonis aumenta allo 0,53% dallo 0,45%;

il costo del rischio si attesta a 47 punti base, mantenendosi sostanzialmente in linea
con il dato consuntivato negli ultimi tre trimestri. L’indicatore include un ulteriore
incremento degli overlays manageriali, che ricomprendono anche componenti di rischio ESG, ora complessivamente pari a circa € 120 milioni. Il tasso di decadimento
al 30 giugno 2023 si attesta allo 0,95% dallo 0,86% del 31 dicembre 2022;
• il Texas ratio, rapporto tra il totale dei crediti deteriorati netti e il patrimonio netto
tangibile, si riduce ulteriormente, posizionandosi al 16,6% dal 18,2% di fine dicembre
2022;
• la raccolta diretta da clientela risulta pari a € 39.091 milioni (+2,3% rispetto al 30
giugno 2022, -6,4% rispetto a fine 2022) e risente in particolare della contrazione
della raccolta istituzionale e della tendenza della clientela a dirottare la propria
liquidità verso altre forme di investimento. Escludendo la raccolta da investitori
istituzionali l’aggregato evidenzia una sostanziale stabilità da inizio anno (-0,3%);
• la raccolta indiretta, pari a € 42.720 milioni, si incrementa rispetto agli € 39.059
milioni di fine 2022 (+9,4%), beneficiando pure del positivo andamento dei mercati
finanziari registrato nel primo semestre dell’anno. Il risparmio amministrato cifra €
35.929 milioni rispetto agli € 32.672 milioni del 31 dicembre 2022 (+10%). Il
risparmio gestito risulta pari a € 6.791 milioni rispetto ai 6.386 milioni di euro di fine
2022 (+6,3%) e, oltre alla già menzionata favorevole dinamica di mercato, incorpora
una raccolta netta positiva;
• la raccolta assicurativa ammonta a € 2.028 milioni rispetto agli € 1.958 milioni del
31 dicembre 2022 (+3,6%), con una raccolta netta anch’essa positiva;
• i finanziamenti verso clientela sono pervenuti a € 33.300 milioni, in lieve incremento
(+0,8%) rispetto agli € 33.020 milioni di fine 2022. Le erogazioni del periodo si sono
attestate a circa € 2,5 miliardi, in linea con le aspettative di Piano (€ 3,1 miliardi le
erogazioni del primo semestre 2022 di cui oltre € 200 milioni assistiti da garanzia
statale);
• gli indicatori di liquidità, sia di breve (Liquidity Coverage Ratio) sia di medio periodo
(Net Stable Funding Ratio), si posizionano ben al di sopra dei requisiti minimi
regolamentari. Il Liquidity Coverage Ratio si è attestato al 169% (dal 155% del
31/03/2023 e dal 137% del primo semestre 2022) pure a fronte del rimborso della
tranche del funding TLTRO in scadenza a giugno (4,4 € miliardi), il Net Stable Funding
Ratio si posiziona al 129%;
• si conferma positivo il contributo apportato al risultato netto di Gruppo da parte
delle società controllate e collegate. Di particolare rilievo i risultati economici
conseguiti da BPS SUISSE e Factorit che ammontano a complessivi 31,8 € mln a fronte
dei 21,3 € milioni del primo semestre 2022 (+49,1%).







Written by: Radio TSN

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