Da sabato 19 a domenica 27 agosto l’Ungheria e la sua capitale, Budapest, saranno il centro dello
sport mondiale”, con lo svolgimento dei Campionati Mondiali di atletica Leggera.
Sarà un’edizione che festeggerà i 40 anni di questa manifestazione che, per l’atletica, è divenuto
oramai l’appuntamento di maggiore importanza dopo, ovviamente, i giochi olimpici.
Se la capitale del mondo (sportivo), nella settimana dei campionati, sarà nell’est Europa, durante
tutta la primavera e l’estate, come e più degli ultimi anni, uno dei “centri” di preparazione per
atleti di tutto il mondo, è stata Chiavenna, con la sua pista azzurro / blu, “calcata” ed apprezzata
da tantissimi atleti di grande livello, campioni affermati o che cercheranno di affermarsi al
prossimo, importante, appuntamento.
Da diversi anni, molti atleti di livello mondiale, trascorrono periodi di preparazione nella vicina
Sankt Moritz – in Svizzera – e scendono a Chiavenna, sulla pista e sulle varie piste ciclopedonali, per
seguire il metodo di allenamento “living high, training low” (vivi “in alto”, allenati “in basso”).
Sempre più atleti del mezzofondo, veloce e prolungato, in determinati periodi dell’anno, vivono e
si allenano in alta quota per sfruttare gli effetti dell’altura sulla produzione dei globuli rossi e
scendono, rapidamente, a quote ben inferiori, in questo caso a Chiavenna, per gli allenamenti
anaerobici, per sviluppare forza e velocità.
Fin dalla primavera ma, soprattutto, nel periodo estivo, con lo svolgimento dei grandi meeting, di
alcuni campionati europei e, ora, con l’avvicinarsi dell’appuntamento mondiale, la pista di
Chiavenna ha visto intensificarsi le presenze, con giornate, nel mese di agosto, di vero “traffico”,
dove in pista si incontravano campioni e aspiranti campioni, impegnati in allenamenti in grado di
“impressionare” gli spettatori “di passaggio”, amanti della corsa e dello sport. La pattuglia più numerosa, soprattutto nel mese di agosto, è stata quella degli atleti U.S.A. (Stati
Uniti di America), con campionesse del mezzofondo veloce, come Cory Mcgee e Heather Maclean
e delle siepi, come Emma Coburn (atleta oramai “di casa” a Chiavenna), ma anche atlete, che si
misureranno sui 5.000 e 10.000 metri, come Alicia Monson, Josette Andrews, Karissa Schweizer,
Elise Cranny, Natoscha Rogers.
Tra gli uomini, sempre nella “pattuglia” americana, atleti del calibro di Yared Nuguse, Cooper
Teare e Bernard Keter (mezzofondo veloce e siepi) e, esperti di gare più lunghe, Grant Fisher,
Sean Mcgorty, Paul Chelimo.
Americani, e tra questi non va dimenticato il Canadese Mohammed Ahmed, ma non solo.
Presenti atleti di vari team europei, come la Norvegia, l’Inghilterra, la Germania, il Belgio, l’Austria,
la Svizzera e altri ancora.
Tra i norvegesi, oramai degli “habitué” della pista di Chiavenna, i famosi fratelli Ingebrigtsen con,
in ordine decrescente di età, Henrik, Filip e Jakob, oggi uno dei più forti campioni a livello
mondiale; Per la Norvegia i famosi “fratelli”, ma, anche, l’emergente Nordas Narve (allenato da
papà Ingebrigtsen) e, nel femminile, la campionessa europea di cross, Karoline Grovdal.
Tra i “britannici” da ricordare, specialisti sugli 800 e 1.500 metri, Elliot Giles, il campione nazionale
Daniel Rowden e, nel femminile, le fortissime Jemma Reekie, Laura Muir e Ciara Mageean.
E dopo tanti stranieri, quest’anno, a Chiavenna, anche tanti campioni italiani, con le ragazze degli
800 / 1500 metri, Gaia Sabatini, Elena Bellò, Ludovica Cavalli e Vissa Sintayehu, ma anche i
“colleghi” maschi, Simone Barontini, Pietro Arese, Joao Bussotti e, oramai uno dei più grandi
campioni italiani di tutti i tempi (suoi i record italiani sui 3.000, 5.000, 10.000 metri e sulla mezza
maratona) Yeman Crippa. Grandi campioni, o aspiranti tali, che spesso, sui propri social media, “postano” commenti
entusiastici sulla qualità della pista “mondo” di Chiavenna, sulla bellezza della natura circostante e,
non ultimo (anche se, sicuramente, la dieta dell’atleta non permette grandi “eccessi”) su qualche
“sfizio” della gastronomia italiana.
Tante presenze, in continuo aumento, per un numero complessivo, in questo anno (desunto dai
“fogli presenza”) di ben 220 atleti, con tanti commenti positivi e una diffusione “social” che fa,
della pista di Chiavenna una delle piste di allenamento più conosciute al mondo, al pari di centri
sportivi di fama “storica” .
Per gli appassionati di sport e per gli atleti delle società sportive locali, la possibilità di assistere ad
allenamenti che, per intensità e “qualità” dei campioni impegnati, rappresentano, di per se, un
grande spettacolo, con la speranza che i giovani atleti, anche locali, possano crescere sognando di
raggiungere questi livelli.
Intanto, proprio per le giovani speranze dell’atletica Lombarda, da lunedì 21 a mercoledì 23 agosto
Chiavenna, con la sua pista, sarà sede di un raduno per atleti e atlete delle categorie Cadetti e
Cadette, specialisti del mezzofondo e (in questo caso anche per Allievi e Allieve) della marcia.
Un raduno sulla pista dove si allenano i grandi campioni, ovviamente, non potrà che essere grande
stimolo per giovani che rappresentano le speranze dell’atletica italiana.
Bello, per il Gruppo Podistico Valchiavenna, che gestisce la pista e si occupa di accogliere anche i
tanti campioni stranieri, vedere, tra i convocati a questo importante raduno, una propria giovane
atleta, Matilde Paggi.
La Nuova Sondrio Calcio, in attesa del debutto in Coppa Italia il 27 agosto, domenica è impegnata a Verano Brianza in un triangolare contro la Folgore Caratese (serie D) e il Lecco che sta preparando, dopo 50 anni d’attesa, il suo ritorno in serie B. Come detto il primo impegno ufficiale per il Sondrio sarà contro Scanzorosciate (in casa il 27 agosto) poi la trasferta a Meda (3 settembre) valide […]