Nessuna sospensione cautelare urgente della maximulta da oltre 2,5 milioni di euro inflitta in solido dall’Antitrust nel luglio scorso alle società Cus.Car. Srl, Tre.Car. Srl, Ges.Car. Srl, Cu.Ba. Srl e Fibo Srl (Gruppo Cusini), accusate di avere costituito un’intesa restrittiva della concorrenza nel settore della distribuzione di carburanti nel comune di Livigno.
L’ha deciso il Tar del Lazio con decreto monocratico; fissata il prossimo 11 ottobre l’udienza di collegiale di discussione in camera di consiglio del ricorso proposto.
Secondo l’Autorità l’intesa anticoncorrenziale – nel periodo 2012-2022 – sarebbe stata attuata attraverso comunicazioni settimanali via mail con indicazioni puntuali dei prezzi futuri da applicare negli impianti di distribuzione al dettaglio. L’istruttoria la cui valutazione ha portato poi al provvedimento sanzionatorio nacque in seguito a precedenti indagini eseguite dalla Guardia di Finanza Secondo l’Antitrust sarebbe stato eliminato il confronto competitivo, compromettendo «irrimediabilmente il fisiologico gioco concorrenziale a danno dei consumatori».
Il Tar, oggi, vista la richiesta di misure cautelari monocratiche proposta dal gruppo ricorrente, ha considerato che «nella specie, non sussistono le condizioni per disporre l’accoglimento dell’istanza anzidetta nelle more della celebrazione della camera di consiglio», già fissata l’11 ottobre prossimo.
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