Oggi a Chiavenna evento conclusivo del Progetto Amalpi 18, finanziato nell’ambito del progetto europeo Interreg Italia-Svizzera, con costo complessivo di 2.186.776 euro che si articola in tre sezioni: Amalpi Center, il centro grandi frane alpine nell’ex Convento dei Frati Cappuccini – chiesa di San Giuseppe a Chiavenna, con scopi didattici, divulgativi e conoscitivi con relativa mostra ‘le grandi frane alpine’; Amalpi Trek, un percorso escursionistico dal Passo del Maloja al Gottardo con relativa guida, pubblicata da Milano University Press, per conoscere questi territori e le loro frane a cavallo delle Alpi e gli scavi archeologici per riscoprire l’antica Piuro .
“Si tratta di un progetto Interreg molto importante e inedito sull’arco alpino – ha spiegato Massimo Sertori , assessore regionale agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica e Rapporti con la Confederazione elvetica – che ha l’obiettivo di accrescere l’attrattività della Bregaglia-Valchiavenna-Moesa-Ticino promuovendo un’innovativa strategia di fruizione delle risorse naturali e culturali.
In un contesto storico-paesaggistico comune, viene individuato un percorso geoculturale transfrontaliero a carattere scientifico e divulgativo, che farà perno sul nuovo Centro Transfrontaliero Grandi Frane Alpine della Valchiavenna”.
“Il percorso – rimarca l’assessore – collega tra loro punti di interesse (tra cui Cengalo, Cauco, Biasca, Chironico, Anzonico, Airolo Sasso rosso, Peccia, Campo Valle Maggia), attrezzati con specifiche installazioni offrendo la ricostruzione di calamità di interesse eccezionale per il turismo alpino.
Il percorso si rivolge al crescente settore del turismo scientifico-culturale e didattico, offrendo la possibilità di indagare sia l’importanza della conoscenza geologica in chiave di prevenzione delle calamità, sia la peculiarità storica e la bellezza delle valli grazie a tracce uniche fornite da nuovi rilievi e dalla ripresa degli scavi archeologici, che saranno concretamente valorizzati con interventi mirati nel Comune di Piuro”. “Un progetto concreto – conclude Sertori – che, in occasione dei 400 anni della frana che nel 1618 colpì Piuro con i suoi 1200 abitanti, darà vitalità e slancio a un territorio di confine, caratterizzato da storiche frane, ma anche una vera e propria ‘unione’ di territori di confine, per la gestione delle frane su entrambi i lati”.
"Siamo dispiaciuti per la non possibilità di realizzare la pista di bob a Cortina di cui prendiamo atto. Senza entrare nel merito di soluzioni alternative è assolutamente necessario proseguire i lavori realizzando le opere individuate sulla base del dossier di candidatura. Non ci sono spazi e motivazioni per cambiare la sede già definita delle gare, sottraendole alla Lombardia". È quanto si legge nella dichiarazione congiunta condivisa e firmata, oggi a […]