I programmi del nuovo direttore Paolo Pozzi entrato in servizio il 16 ottobre dopo aver vinto il concorso
Riaprire l’offerta ambulatoriale per le prove del respiro, integrare la medicina del sonno con le spirometrie, collaborare con l’Unità di Chirurgia Toracica per i ricoveri riabilitativi, sviluppare la telemedicina per la presa in carico dei pazienti ossigenodipendenti.
Sono alcune delle attività che verranno introdotte dal nuovo direttore della Pneumologia, il dottor Paolo Pozzi , in sinergia con la Direzione Generale.
Nominato a seguito del concorso indetto dall’Asst Valtellina ed Alto Lario l’estate scorsa, il dottor Pozzi ha assunto l’incarico il 16 ottobre.
Originario di Como, si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dove ha conseguito anche la specializzazione in Malattie dell’Apparato Respiratorio.
Arriva in Valtellina dopo l’esperienza alla Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Guida un’équipe formata da due medici specialisti: "La struttura di Pneumologia ha retto al contraccolpo del post covid e del depauperamento di risorse – sottolinea il dottor Pozzi -.
I miei colleghi sono riusciti a mantenere attivo il reparto e a garantire le prestazioni ambulatoriali presso tutti i Presidi, fornendo prova di elevata professionalità e grande impegno.
Ora l’obiettivo è quello di inserire giovani pneumologi e trovare sinergie con le Scuole di Specializzazione di Pneumologia della Lombardia per estendere e intensificare l’attività".
Per quanto riguarda l’attività di medicina del sonno, già operativa, l’intento è di integrarla con la telemedicina applicata alla diagnostica e alle spirometrie.
Si punta a riaprire l’offerta ambulatoriale per le prove del respiro di primo livello a Morbegno e Chiavenna, di secondo a Sondrio, mantenendo la collaborazione con la Fisiopatologia a Sondalo.
Il tutto a vantaggio degli utenti che, con un solo spostamento, potrebbero effettuare la visita e insieme la prova del respiro con una valutazione puntuale da parte del medico.
Nella gestione del reparto, ubicato al secondo piano del primo padiglione dell’Ospedale Morelli, verrà intensificata la collaborazione con la Chirurgia Toracica in ottica multidisciplinare, prevedendo ricoveri riabilitativi per i pazienti post acuti. "Puntiamo all’eccellenza delle cure – sottolinea il dottor Pozzi -: ciò che ci poniamo come obiettivo è garantire un servizio preciso e puntuale sui pazienti ricoverati".
Nel frattempo sono state riaperte le broncoscopie mediche presso il medesimo presidio.
Cambiamenti sono allo studio anche per la medicina del territorio: si pensa in proiezione futura a un progetto di telemedicina per la presa in carico dei pazienti ossigenodipendenti, perlopiù fragili, per minimizzare i loro spostamenti presso gli Ospedali e ottimizzare i controlli programmati.
Il progetto verrà elaborato in collaborazione con il dipartimento delle Cure primarie e con i quattro Distretti, Alta Valle, Sondrio, Morbegno, Chiavenna e Alto Lario. "Effettuare gli esami al domicilio del paziente, utilizzando apposita strumentazione che invia dati a una centrale di telemedicina, supervisionati da personale sanitario adeguatamente formato, limiterà i disagi dei pazienti e ottimizzerà il loro percorso di cura. È un aspetto al quale tengo molto", conclude il dottor Pozzi.
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