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Sondrio, oggi il rapporto ACLI sulla vulnerabilità della provincia. Sempre più evidenti le disuguaglianze sociali

today16 Novembre 2023 88

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Gli ultimi dati pubblicati da Istat, hanno evidenziato che, nel 2022, si trovavano in
condizione di povertà assoluta poco più di due milioni di famiglie, pari a oltre 5,6 milioni di
persone. Le rilevazioni indicano che stiamo attraversando anni di cambiamenti profondi e
di trasformazioni e processi che, anche in Lombardia e, nella provincia di Sondrio, spesso
si vanno ad evidenziare nella direzione di un aumento delle disuguaglianze, del rischio di
vulnerabilità per una crescente parte di cittadini. Questo incremento delle condizioni di
fragilità generale ha portato OVeR – l’Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza, nato
dall’alleanza tra le ACLI Lombardia APS, un soggetto del terzo settore e della società
civile, e l’ente di ricerca IRS – Istituto per la Ricerca Sociale e ARS – Associazione per la
Ricerca Sociale – a compiere un’analisi strutturale di raccolta e analisi dei dati riguardante
l’evolversi della povertà in provincia di Sondrio.
Ed è stato presentato quest’oggi, presso la Sala “A. Succetti” di Confartigianato Imprese Sondrio, l’affondo provinciale del rapporto sulla vulnerabilità nel
nostro territorio.

L’analisi dei profili reddituali evidenzia, anche a Sondrio, la rilevanza delle più
tradizionali diseguaglianze:
Diseguaglianze di genere: le donne guadagnano il 18% in meno degli uomini
(16.381 € vs 19.985 €). Il gender gap è minore che nel resto della
Lombardia (-21%) e più marcato nelle zone di Chiavenna (25%) e Morbegno (23%)
Diseguaglianze generazionali: l’età avanzata risulta un fattore protettivo, con gli
over 67 che dichiarano il 54% in più dei 30-45enni (nel resto della Lombardia
questa differenza è pari al 44%), ma con importanti differenze tra territori (il
gap generazionale è addirittura pari al +80% nel capoluogo e nelle zone di
Bormio e Tirano).

Diseguaglianze di nazionalità: rispetto ai nativi, i contribuenti nati all’estero
dichiarano redditi più bassi del 37% (contro une media lombarda del -46%).
Le differenze territoriali sono molto marcate: nel capoluogo e nelle zone di
Bormio e Tirano si registra una differenza del 50% circa, nettamente più bassa
altrove.
Diseguaglianze tra famiglie: In linea con il dato regionale, i contribuenti con figli
a carico dichiarano il 46% in meno dei contribuenti senza figli a carico. La
differenza è più marcata nel capoluogo (-52%) che altrove.

 







Written by: Radio TSN

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