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Sondrio Festival, vince “Hotel Cactus”. Il primo premio va in Arizona

today26 Novembre 2023 174 4

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Tre premi per il documentario sui lupi dell’Appennino abruzzese di Marco Andreini: giuria del pubblico, Cai e Italia Nostra Lombardia

In un’edizione che aveva quali simboli due animali, il candido barbagianni e l’altero leopardo, a vincere il premio “Città di Sondrio” è un elemento del mondo vegetale, un cactus, modello di forza e di esistenza condivisa, tanto integrato nel suo piccolo mondo, il deserto dell’Arizona, dal regolarne le vite che gli ruotano attorno. “Hotel cactus”, di Yann Sochaczweski, è un documentario sorprendente che ha conquistato la Giuria internazionale presieduta dal grande fotografo americano Jim Herrington .

Trionfatori sono anche i lupi dell’Appennino abruzzese, immortalati dal regista Marco Andreini , tra paesaggi ammalianti e truci predazioni, vincitori dei premi assegnati dalla giuria del pubblico, da Italia Nostra Lombardia e dalla Cineteca del Cai.

Riconoscimenti anche per “Yukon: un sogno bianco”, di Mathieu Le Lay, “Il misterioso mondo dei prati”, di Waltraud Paschinger, “Il tesoro dei Caraibi”, di Ana Salceda e “Orso, chi sei?

Il ritorno dell’orso sulle Alpi.

Conoscerlo per non temerlo”, di Oreste Forno, presentato fuori concorso.

Si ripercorre a ritroso una serata dalle grandi emozioni, presentata da Gianna Coletti e Gigliola Amonini , in cui le immagini hanno lasciato spazio alle parole: quelle dei giurati, che hanno espresso le motivazioni ai riconoscimenti, quelle dei premiati, che li hanno ringraziati, quelle dei rappresentati di partner, enti e aziende che con convinzione sostengono Sondrio Festival.

In apertura sono stati il sindaco Marco Scaramellini e la presidente di Assomidop e assessore alla Cultura, Educazione e Istruzione Marcella Fratta a esprimere la soddisfazione per i positivi riscontri sia sul fronte del gradimento che dei contenuti culturali di Sondrio Festival che in questa edizione ha ulteriormente alzato l’asticella e confermato la sua dimensione internazionale. "È stata un’edizione bellissima che ha coinvolto tutta la città – ha detto il sindaco Scaramellini -: come Amministrazione comunale teniamo molto a questa manifestazione perché è importante lanciare questo messaggio sull’ambiente". "Siamo grati al pubblico – ha aggiunto l’assessore Fratta – che ha partecipato con assiduità.

Sondrio è una città che si apre al mondo e noi siamo pronti a raccogliere idee e suggerimenti per la prossima edizione".

Grandi documentaristi guardano alla rassegna sondriese con interesse e presentano i loro lavori: la selezione ufficiale della XXXVII edizione ha visto rappresentati America, Europa, Asia e Africa, il mondo vegetale e quello animale, emergenze ambientali e virtuosi esempi di tutela.

Rimangono, negli occhi e nella mente, le splendide immagini e insieme le problematiche trattate: l’invito a non voltarsi dall’altra parte e ad assumersi le proprie responsabilità.

La Giuria internazionale ha scelto “Hotel cactus” con questa motivazione: “Una narrativa unica, divertente, quasi ritmata accompagna un livello tecnico di altissima qualità e creatività nella descrizione del circolo della vita”.

Hanno consegnato il premio il sindaco Scaramellini e la presidente di Assomidop Fratta: a ritirarlo, in rappresentanza dell’organizzazione di questa edizione, il direttore Simona Nava e Kerstin Burlingame del National Park Service.

Francese di Strasburgo, Yann Sochaczweski lavora per la casa di produzione tedesca Altayfilm, i suoi ringraziamenti sono arrivati con un divertente video, in cui a parlare è stato un cactus che si è presentato così: “Sono un cactus saguaro grato a voi per questo premio e al regista per avermi messo in bella vista”.

Dal direttore Nava è arrivata la riflessione in chiusura di questa XXXVII edizione: "Abbiamo visto documentari bellissimi che ci hanno fatto conoscere la vita segreta degli animali selvatici ed ecosistemi straordinari.

Attraverso gli occhi dei registi è stato lanciato un messaggio di consapevolezza: anche noi possiamo fare qualcosa per la natura, dobbiamo imparare ad ascoltarla perché, come diceva Aristotele, la natura non fa mai nulla di inutile".

Il premio “Parco Nazionale dello Stelvio” è stato assegnato a “Il tesoro dei Caraibi”, una produzione austriaca, che ha rivelato la stupefacente bellezza della barriera corallina tra il Belize e il Guatemala, con questa motivazione. “Ci sono ancora segreti da scoprire in questo mondo e man mano che li scopriamo possiamo aspettarci di trovare questi ecosistemi in un flusso di stadi che variano.

Dobbiamo quindi agire in modo rapido, flessibile ed efficace per gestirne l’equilibrio”.

La regista Ana Salceda ha ritirato il premio dalle mani del rappresentante del Cai Paolo Camanni .

Il premio “Regione Lombardia” per il miglior documentario sugli aspetti naturalistici, culturali, paesaggistici ed economici delle aree protette all’interno dell’Unione Europea è andato a “Il misterioso mondo dei prati”, girato in Austria, con questa motivazione. “Con un limpido invito all’azione questo film ci porta a livello del suolo, in un umile prato, per esaminare quello che in superficie sembra un paesaggio innocuo ma che al contrario si rivela essere una complessa interazione simbiotica tra insetti, flora e fauna del suolo che permette di vedere allo spettatore casuale ciò che invece spesso è invisibile”.

Il premio è stato consegnato alla produttrice Ursula Merzeder dal presidente del Parco delle Orobie Valtellinesi Doriano Codega .

La Giuria internazionale ha assegnato anche una menzione speciale a “Yukon: un sogno bianco”, splendido affresco dei territori settentrionali del Canada con la capra di montagna quale protagonista, per “l’eccezionale fotografia e per la capacità di dimostrare la fatica e il lavoro necessari a inseguire il sogno dello scatto perfetto”.

Il regista Mathieu Le Lay, già vincitore di numerosi premi, ha inviato un video di ringraziamento, promettendo di venire presto a Sondrio.

Il premio è stato consegnato alla rappresentante di Fondazione Pro Valtellina Valeria Garozzo dal consigliere delegato e direttore generale della Banca Popolare di Sondrio Mario Alberto Pedranzini .

Prima dei riconoscimenti principali assegnati dalla Giuria internazionale ne sono stati consegnati altri quattro, tre dei quali allo stesso documentario, “Ogni volta che il lupo” di Marco Andreini:il premio “Achille Berbenni” della giuria del pubblico, il premio “Monti” di Italia Nostra Lombardia e il premio “Renata Viviani” del Centro di cinematografia e Cineteca del Cai.

A ritirarli, e a ringraziare, è stato lo stesso regista, emozionato e grato in particolare al pubblico che ha apprezzato il suo lavoro. Arrigo Mattiussi e Silvana Barbenza , della Giuria del pubblico, formata da 19 appassionati che ogni sera hanno assistito alle proiezioni dei documentari, hanno letto la motivazione e consegnato il premio. Antonio Muraca e Massimiliano Greco , rispettivamente presidente e vice della Sezione di Sondrio di Italia Nostra, hanno letto la motivazione e consegnato il premio “Monti”. “Ogni volta che il lupo” non è solo un documentario, è un richiamo all’anima selvaggia che abita in ognuno di noi e premiarlo significa riconoscere il potere di questa storia nel risvegliare un amore profondo per il nostro patrimonio naturale.

Per la giuria del Cai è “un film poetico che prende il respiro allargando lo sguardo su ambiente e paesaggio”: Paolo Camanni, in rappresentanza del Cai nazionale, ha consegnato il premio.

Mentre la preferenza degli studenti di sei classi dell’Itis Mattei, dell’Agrario e del liceo Donegani è andata a “Orso, chi sei?

Il ritorno dell’orso sulle Alpi.

Conoscerlo per non temerlo”, di Oreste Forno, presentato fuori concorso, per la narrazione coinvolgente e la visione globale offerta, oltre ifalsi pregiudizi, e i consigli di difesa in caso di incontro ravvicinato.

Il premio“Ambiente giovani” della Comunità Montana Valtellina di Sondrio è stato consegnato dal presidente Tiziano Maffezzini al regista.

Con la consegna degli otto riconoscimenti, la celebrazione del vincitore “Hotel cactus” e le emozioni della cerimonia, è calato il sipario sulla XXXVII edizione di Sondrio Festival.

Per chi non l’avesse visto l’opportunità di vedere il documentario premiato, il piacere di assistere nuovamente alla proiezione per gli altri.

Per tutti, per chi non era al Teatro Sociale, i documentari si potranno vedere in streaming sul sito internet www.

sondriofestival.it a partire da domani.







Written by: Redazione

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