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ARPA. Bollettino neve e valanghe lunedì 08 gennaio 2024

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PERICOLO VALANGHE DI LUNEDÌ 08 GENNAIO 2024
MOLTO NUVOLOSO CON PARZIALI SCHIARITE POMERIDIANE. PERICOLO VALANGHE PROBLEMA
PRINCIPALE : NEVE VENTATA.

 

Zone: Retiche Occidentali, Retiche Centrali, Retiche Orientali, Adamello, Orobie.

 

Presenza diffusa di accumuli sia soffici che a media coesione, sovrapposti ai precedenti. Il collegamento tra
neve nuova e neve vecchia è variabile e da valutare localmente. Nelle zone erose la superficie rugosa e
solcata costituisce un buon ancoraggio, mentre nelle zone meno lavorate dal vento poste nelle zone più in
ombra, il collegamento è fragile; il distacco provocato di valanghe anche di grandi dimensioni è possibile con
debole sovraccarico. Attività valanghiva spontanea poco probabile.

 

Approfondimento nivo e meteo
La depressione presente da giorni sul Mediterraneo centrale si va lentamente colmando mentre l’espansione di un
promontorio anticiclonico tra le isole Britanniche e la Scandinavia favorirà la discesa di correnti più fredde verso le Alpi. Nel
dettaglio, oggi, su tutti i settori cielo inizialmente nuvoloso o molto nuvoloso, con parziali schiarite nel pomeriggio e nuovo
aumento della copertura in serata soprattutto su Orobie e Prealpi. Ventilazione in quota debole orientale, in valle debole di
direzione variabile su Alpi e Prealpi, moderata orientale in Appennino.
Fino a 1500-1600 m di quota , dove il manto nevoso era umido o bagnato, il progressivo calo termico ne ha determinato un
generale consolidamento per rigelo. Oltre il limite del bosco l’intesa attiviità del vento ha ridistribuito la neve fresca con
conseguente formazione diffusa di lastroni soffici e a media coesione. Tali accumuli, soprattutto a quote intermedie sono
difficilmente identificabili se non attraverso un’attenta lettura della morfologia, il loro distacco è possibile già con debole
sovraccarico. Il consiglio è quello di evitare le zone sottovento, conche, canali e avvallamenti;il collegamento tra strati
superficiali e la neve vecchia rimane fragile soprattutto nei pendii più ripidi e ombreggiati, laddove all’interno del manto sono
presenti discontinuità e strati deboli inglobati.







Written by: Radio TSN

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