È innegabile: in questa prima parte di stagione, la nostra area Malenca sta attraversando un periodo storico “particolare”. Il movimento turistico trainato dalla pratica degli sport invernali e legato alla fruizione della “montagna bianca” sta reggendo tutto sommato bene il mercato. Da una parte sarebbe folle (e forse anche controproducente) non porsi almeno un pensiero sul futuro dello sci. Anche se dall’altra, questo inizio di stagione 23/24, sta dando un segno forte e tangibile in termini di flussi legato a questa pratica.
Fortunatamente ad oggi “i numeri” dicono che, per la nostra area, l’inverno è, e potrà continuare, ad essere in futuro una stagione privilegiata di un turismo quantomai vitale. Ma pur in un contesto sempre più altalenante sotto il profilo climatico, ciò che si constata è che il mercato tende sempre più ad adattarsi ai cambiamenti in atto e che quando si trova di fronte ad un’offerta specifica e diversificata di proposte e di servizi non rinuncia alla vacanza montana invernale modificando al più il proprio comportamento e i propri programmi. D’altro canto la neve programmata è ormai presente pressoché ovunque e soprattutto ha raggiunto un buon livello di qualità sopperendo in molti casi a quella naturale.
Vale la pena soffermarsi comunque su quello che stiamo vivendo e che può offrire spunti per interpretare i cambiamenti comunque in atto nel turismo montano.
I Love Valmalenco – La nostra area è sempre stata una modalità di vacanza prevalentemente orientata al mercato domestico, in questa prima fase dell’inverno 23/24 si sta confermando l’antico amore degli stranieri nei confronti della Valle del Mallero e delle nostra Ski Area. Se al momento, sono in incremento le presenze degli stranieri, circa un 9 % dello scorso anno relativo al periodo, cosa succede nel mercato Italiano ? – Si è sempre detto che le classiche vacanze in montagna, per i nostri connazionali, sono concentrate nel periodo di Natale, San Silvestro, Epifania e il prossimo Carnevale. Quest’anno però stiamo evidenziando un vero e proprio incremento percentuale di presenze di italiani in tutte le giornate fino ad oggi, una tendenza di buon auspicio anche per il proseguo della stagione.
“Addio alla mezza pensione” – Sta rapidamente finendo l’epoca della mezza e pensione completa. Gli ospiti preferiscono sentirsi liberi di scegliere dove e quando mangiare: in albergo si dorme, si fa colazione e poco altro, per il resto si vuole vivere la destinazione. Il 34% delle presenze (dati fino ad oggi) in montagna preferisce alloggiare in b&b o appartamenti.
“La montagna non è più paese per vecchi” – grazie ad alcuni progetti messi in campo dal Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco (ndr. Treni della Neve) Vi è una nuova generazione di turisti: si tratta in prevalenza di ragazzi tra i 20 e i 30 anni che si avvicinano o hanno riscoperto la montagna e desiderano provare le esperienze sulla neve. Neofiti delle piste, utilizzatori delle “ciaspole”, o semplici curiosi ma tutti potenziali futuri clienti. Di conseguenza, con la nuova generazione che avanza, vi è una domanda crescente di “experience” da fare non solo sulla neve; richieste per offerte fortemente emozionali, come l’escursione per raggiungere un rifugio per la cena, gite eno-gastronomiche a fondo valle o anche un’attenzione per la ristorazione in quota, con il suo fascino, è in aumento; presso i rifugi, o strutture tout court risulta piacevole fermarsi per un pranzo o una cena, ma anche per andare appositamente solo per fare un’esperienza gastronomica.
“È fra le più facili da seguire, adatta alle famiglie, semplice da organizzare con alimenti di base, e incoraggia un consumo moderato di grassi sani, come l’olio d’oliva, e scoraggia i grassi malsani” La Mediterranea vince la sfida mondiale delle diete per il 2024 e spinge la candidatura a patrimonio Unesco della cucina italiana che si basa proprio sullo stile alimentare studiato per la prima volta dallo scienziato americano […]