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La prima riunione del Collegio dei Direttori della Montagna si è tenuta nel pomeriggio di ieri a Sondrio
L’analisi della situazione e le prospettive future, le collaborazioni in atto e quelle da sviluppare sono i temi sui quali si sono confrontati i componenti delle Direzioni strategiche di ATS Montagna, ASST Valtellina e Alto Lario e ASST Valcamonica che si sono incontrati nel pomeriggio di ieri nella sede di via Sauro, a Sondrio.
La prima riunione del Collegio dei Direttori della Montagna, convocata dal direttore generale di ATS Montagna Vincenzo Petronella, rappresenta l’inizio di un percorso per l’Agenzia e per le due Aziende che hanno rinnovato i vertici con l’inizio del 2024.
A fianco del direttore generale Petronella erano presenti il direttore amministrativo Teresa Foini, il direttore sanitario Claudio Arici e il direttore sociosanitario Giuseppe Albini.
Al completo anche le direzioni delle due ASST: il direttore generale Monica Fumagalli, con il direttore amministrativo Davide Mozzanica, il direttore sanitario Anna Maria Maestroni e il direttore sociosanitario Roberta Trapletti, per l’ASST Valtellina e Alto Lario; il direttore generale Corrado Scolari, con il direttore amministrativo Gabriele Ceresetti, il direttore sanitario Jean-Pierre Ramponi e il direttore sociosanitario Luca Maffei.
"Il Collegio dei Direttori sarà un appuntamento fisso del mio mandato – ha sottolineato il direttore generale di ATS della Montagna Vincenzo Petronella -: per rendere concreta, pur nelle differenze dei nostri territori e nell’autonomia delle ASST, l’azione unica e unitaria dell’Agenzia della Montagna.
Importanti le sfide che Regione Lombardia ci chiede di vincere: la realizzazione dei progetti previsti nel PNRR e l’attuazione del Piano sociosanitario.
Questo significa per ATS impegnarsi nella programmazione delle prestazioni e della rete dell’offerta sanitaria, con particolare riguardo alle liste d’attesa,esociosanitariacon integrazione delle attività sociali; nella prevenzione e nella promozione delle abitudini salutari; nella vigilanza sulle strutture pubbliche e private.
Non dimenticheremogliambiti che incidono particolarmente sul benessere di tante famiglie: presa in carico e fragilità,la salute nei luoghi di lavoro, grazie a prevenzione e controlli, la sicurezza alimentare garantita dalla sanità pubblica veterinaria e,infine,il contrasto alle dipendenze, in tutte le forme in cui oggi si manifestano.
Questi gli obiettivi che ci guideranno nel disegnare la strada per raggiungere l’interesse dei cittadini che vivono ogni giorno il nostro territorio e anche dei turisti, visto che all’orizzonte ci aspettano le Olimpiadi invernali del 2026".
"In questa prima riunione del Collegio dei Direttori della Montagna abbiamo affrontato tematiche strategiche per il nostro sistema sanitario, quali il personale e i progetti finanziati dal PNRR, ma soprattutto ciascuno ha condiviso informazioni sullo status quo e sulla programmazione – ha affermato il direttore generale di ASST Valtellina e Alto Lario Monica Fumagalli -.
Coordinare l’attività risulta di fondamentale importanza per affrontare in maniera sinergica le problematiche più urgenti in territori uniti dalle medesime criticità, in ordine, ad esempio, alle difficoltà nei collegamenti.
Da parte di tutti non mancano determinazione e unità d’intenti e sono certa che lavorando con impegno, ottimizzando le risorse e le forze, riusciremo a garantire risposte efficaci ed efficienti ai bisogni di cura e di assistenza dei nostri cittadini.
Questa riunione ha confermato che ci sono le premesse per lavorare in maniera proficua nell’interessedel territorio".
"Ringrazio il direttore Petronella per aver voluto avviare il percorso di confronto nell’ambito del Collegio dei Direttori della Montagna che costituisce uno strumento indispensabile per programmare e gestire i servizi delle nostre aziende e lo sviluppo della sanità territoriale – sottolinea il direttore generale dell’ASST della Valcamonica Corrado Scolari -.
Durante l’incontro, che giudico molto positivo, abbiamo discusso le prospettive di sviluppo per la sanità del territorio camuno nel prossimo triennio, un territorio che presenta molte caratteristiche comuni con la realtà valtellinese, caratterizzato dalle difficoltà e dalle sfide che il territorio montano pone nel garantire servizi sociosanitari diffusi e di elevata qualità, a partire dalla drammatica carenza di professionisti, soprattutto medici.
Proprio queste sfide future sono al centro dei progetti che intendiamo portare avanti con ATS della Montagna e ASST Valtellina e Alto Lario, con la quale è già partito un confronto e uno scambio sempre più serrato in materia di best practices gestionali, vista l’affinità fra le nostre Aziende".
Written by: Redazione