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Cavalcavia nel Comune di Montagna. Il sindaco Baldini prende posizione sulle parole del primo cittadino di Sondrio: “Dico no, potrebbe essere rischioso tombare parte del torrente Davaglione”

today4 Febbraio 2024 198

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Qui di seguito il comunicato stampa reso noto stamane da parte del sindaco di Montagna in Valtellina, Barbara Baldini.

 

Ho letto con attenzione le  dichiarazioni  del Sindaco di Sondrio, pubblicate sulla stampa locale del 2/2/2024,  riguardo al progetto del cavalcavia sul  comune di Montagna in Valtellina. È evidente che le nostre opinioni divergono notevolmente su questa questione  e ritengo sia essenziale chiarire alcuni aspetti.

Le sue dichiarazioni sembrano sponsorizzare senza se e senza ma il cavalcavia.  Io credo invece che l’intervento meriti altra attenzione.

In primo luogo, ribadisco le mie preoccupazioni. L’analisi dettagliata, da parte di tecnici delle criticità ambientali, dell’impatto viabilistico, dei potenziali danni alle attività produttive e della tombatura parziale del torrente Davaglione ha portato al mio parere negativo sull’opera.

La mia priorità è agire nell’interesse della nostra comunità, cercando soluzioni che siano necessarie e sostenibili, piuttosto che essere guidati unicamente dalla disponibilità di risorse finanziarie.

Inoltre, debbo precisare che il parere negativo del Comune di Montagna in Valtellina non è legato in alcun modo alle eventuali scelte insediative del polo produttivo di Rigamonti bresaole, poiché l’iter di approvazione di tale insediamento risulta sospeso e, l’area oggetto dell’intervento, come si evince esaminando le tavole, diventerà area di cantiere!

Ad ogni buon conto, il nuovo insediamento produttivo, prevederebbe solo l’accesso dall’area artigianale di Montagna senza alcun aggravio di traffico sulla statale.

Sorprende che il Sindaco di Sondrio si preoccupi del consumo del suolo in comune di Montagna in Valtellina quando Sondrio sta progettando una quantità di opere che di suolo ne mangeranno tanto.

Rispetto alla sua fiducia nei tecnici che firmano il progetto  e alla sua professionalità apprendo che ha “visto da ingegnere le tavole una ad una”. E allora una domanda mi sorge spontanea: Scaramellini sarebbe disposto ad assumersi  le responsabilità di possibili eventi idraulici dannosi e peggio ancora di incidenti o rischi per la sicurezza che questo nuovo cavalcavia potrebbe generare?   E’ vero: io non sono un ingegnere, ma amo il mio comune e la mia esperienza in campo mi porta a sondare il parere di numerosi tecnici e soprattutto a non fidarmi incondizionatamente degli enti sovraccomunali che spesso tendono a non coinvolgere i Sindaci per tempo, come nel caso di specie. Ricordo, come ho ribadito più volte, che abbiamo saputo di questi lavori nel 2019 da un articolo di giornale e che la prima comunicazione istituzionale è pervenuta dopo molti mesi e diversi solleciti.

Non è solo  una questione di competenze tecniche, ma di valutazione complessiva degli impatti sul nostro ambiente e sulla qualità della vita dei nostri cittadini e di una concezione diversa dell’opportunità di spendere soldi pubblici.

 







Written by: Radio TSN

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