Prima uscita da Presidente per il neo eletto Luigi Azzalini in occasione della conviviale di febbraio del Panathlon Club di Sondrio.
Lo scambio ufficiale dell’incarico tra il past president, Nicola Tomasi, e il nuovo reggente ha decretato ufficialmente il nuovo biennio del sodalizio che, “nonostante i suoi 70 anni di attività – ha esordito Azzalini – gode ancora di buona salute”.
Come quella degli ospiti Christian Bacico e Nicole Bambini, giovanissime promesse del nuoto che, come recitava il titolo della conviviale, sono entrambi esempio di “sacrificio e merito”.
Ragazzi diversi, ma legati dalla stessa storia: l’amore per il nuoto che li ha spinti a trasferirsi lontano da casa, rinunciando alla propria terra e ai propri legami.
Bacico, 19 enne di Pavia, ha lasciato la pianura padana per ritrovarsi sul lago di Como: “Due anni fa la mia piscina ha chiuso causa Covid – ha raccontato -e per proseguire gli allenamenti avevo una sola possibilità: trasferirmi. Ed è così che mi sono ritrovato in collegio, sul lago. Qui ho conosciuto Verika Scorza, che è stata la mia fortuna, anche se – ha spiegato ridendo – non è stato subito amore a prima vista, anzi”.
Scorza, che di anni ne ha 48, allena da quando ne aveva soltanto 22: è stata l’istruttrice ad ammettere che inizialmente “non si erano scelti”. Ma poi le cose sono cambiate al punto tale che, con lei, il giovane pavese ha saputo crescere talmente tanto da compiere il famoso “salto di qualità”. Il risultato sono state due medaglie pesanti: una d’argento agli europei juniores nei 100 metri dorso e un bronzo mondiale nei 200 metri dorso.
Alla sua passione Christian dedica due allenamenti al giorno tutti i giorni, per perfezionare i suoi stili -dorso, stile libero e delfino- senza dimenticare la scuola in vista delle maturità.
E nel futuro? “Il mio sogno è quello di battere il mio idolo” ha ammesso con il sorriso.
Terza ai campionati italiani di staffetta 4×100 mista, Nicole Bambini è invece valtellinese, di Teglio, ed è traslocata a Milano con tutta la sua famiglia per inseguire la sua passione. A differenza di Christian, che grazie alla sua allenatrice ha la possibilità di avere una piscina in affitto, per la 15 enne tellina, specialista nella rana, ogni giorno è una corsa contro il tempo per scendere in vasca: un ping pong tra le due strutture di Carugate e Mecenate, perché anche nella città meneghina la situazione delle piscine è tutt’altro che rosea.
“In tutta Italia trovare uno stabile dove potersi allenare è sempre più difficoltoso – ha evidenziato Scorza -ogni società è alla ricerca dell’acqua ed io ho avuto la fortuna di poter affittare una piscina per i ragazzi che seguo. Ma come Nicole testimonia, non tutti hanno questa possibilità”.
I momenti di studio per Nicole, che frequenta il primo Anno del liceo ad indirizzo turistico, sono ritagliati tra un allenamento e l’altro.
E il tempo per lo svago? Gli amici sono gli stessi compagni di allenamento – ammettono entrambi – e le amicizie si coltivano soprattutto in vasca”.
L’obiettivo per la giovane tellina è quello di qualificarsi per i criteri anche se, come lei stessa ha ammesso, non sarà impresa facile dopo il brutto infortunio al ginocchio che la limitava ormai da un anno e che l’ha costretta, di recente, ad un intervento.
Ma sappiamo che la determinazione, a volte, conta più di qualsiasi altra cosa, e chi è nuotatore lo sa bene: ore ed ore passate fissando il fondo vasca o il soffitto sono sintomo di grande determinazione e forza di volontà.
E quindi chissà se sul podio a Riccione, dove il 5 marzo si terranno i prossimi campionati italiani, troveremo proprio Nicole e Christian.
“Noi siamo pronti a tifare per loro” ha assicurato il Presidente, che durante il corso della serata ha voluto ringraziare tutti i soci per la fiducia conferitagli, sottolineando inoltre la bontà dell’operato fatto finora da Tomasi: “Nicola ha saputo dare una nuova impronta al club – ha chiosato Azzalini – ringiovanendolo e rendendolo più dinamico: il mio obiettivo è quello di proseguire sulla stessa strada. Dobbiamo cercare di rafforzare la nostra presenza sul territorio – ha concluso – sia in ambito scolastico che in quello della disabilità.”
Una realtà museale che cresce con le attività che promuove e i progetti che lancia, che amplia i suoi orizzonti aprendosi alla realtà virtuale. Con il progetto "Cast. Un museo che cresce", il Castello delle storie di montagna, il museo multimediale ospitato a Castello Masegra, a quasi cinque anni dalla sua inaugurazione, punta sull'innovazione a partire dal rinnovamento dei contenuti e dal rafforzamento del suo ruolo di luogo fisico di […]