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ARPA. Bollettino neve e valanghe mercoledì 27 marzo 2024

today27 Marzo 2024 64

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PERICOLO VALANGHE DI MERCOLEDÌ 27 MARZO 2024.
PRECIPITAZIONI DIFFUSE MODERATE O A TRATTI FORTI. PERICOLO VALANGHE IN GENERALE
AUMENTO.

Zone: Retiche Occidentali, Retiche Centrali, Retiche Orientali, Adamello, Orobie, Prealpi Lariane.

Grado di pericolo in progressivo aumento. In terreno alpino formazione di nuovi estesi lastroni soffici, staccabili
con debole sovraccarico generando valanghe di medio-grandi dimensioni. Ripresa dell’attività valanghiva
spontanea dai versanti più ripidi.

Approfondimento nivo e meteo.

Una vasta e profonda area depressionaria sulle Isole Britanniche continua a convogliare sistemi perturbati sull’Italia
Settentrionale, in particolar modo oggi e nel fine settimana; tuttavia, l’elevata umidità presente e i flussi meridionali, sebbene
in mancanza di particolari forzanti legate alla configurazione barica, causeranno tempo instabile anche per giovedì e
venerdì, seppure in maniera più ridotta. Nel dettaglio, per il pomeriggio e la sera di oggi, sui rilievi lombardi si prevede cielo
molto nuvoloso o coperto, con isolate e temporanee diminuzioni della copertura in serata sui settori prealpini e più
prolungate ed ampie in Appennino. Precipitazioni diffuse moderate o forti su Alpi e Prealpi anche a carattere di rovescio,
che però tenderanno ad esaurire già dalla serata. Quota neve in progressivo calo da 1400 – 1800 metri a 1200 – 1400 metri,
con i valori più bassi sui settori occidentali. Nuovi accumuli, ulteriori rispetto della notte e della mattina, di 10 – 15 cm sui
settori orientali e 5-10 su quelli occidentali, per un evento che, nel complesso della giornata vedrà accumuli di 30 – 50 cm.
Ventilazione in quota forte dai quadranti meridionali in temporaneo affievolimento a debole in serata; in valle ventilazione
dai quadranti meridionali moderata o forte su Appennino e Prealpi, debole sulle Alpi.
Al di sotto dei 2000 m le nuove nevicate si depositano su terreno scoperto, andando a ricostituire un minimo di accumulo
nivale. Oltre i 2000 m la neve fresca si deposita su un manto nevoso generalmente ben consolidato. In terreno alpino i forti
venti previsti favoriscono la ridistribuzione della neve fresca, con formazione di nuovi lastroni soffici nelle zone preferenziali
all’accumulo (conche, canali e avvallamenti). Il collegamento con le vecchie superfici (generalmente dure e rigelate) è
fragile, e il distacco provocato può avvenire con debole sovraccarico. Progressiva ripresa dell’attività valanghiva spontanea,
soprattutto in corrispondenza dei pendii più ripidi.







Written by: Radio TSN

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