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Conviviale Panathlon di maggio: parlando di Olimpiadi 2026 con il sindaco di Bormio, Silvia Cavazzi

today22 Maggio 2024 40

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“Il Panathlon è un club sportivo, e così come succede nello sport, l’imprevisto è sempre dietro l’angolo, ad esempio una foratura in una Tappa del Giro. Così è successo a noi questa sera, perdendo i due nostri ospiti che dovevano proprio parlarci di quello che è stato l’arrivo della carovana rosa qui in Valtellina” con queste parole il Presidente del Panathlon Club di Sondrio, Luigi Azzalini, ha spiegato ai soci presenti presso il ristorante Le Motte, in Valdisotto, l’assenza di Gigi Negri, presidente del Consorzio turistico Media Valtellina oltre che organizzatore di tappa del Giro d’Italia e dell’ex ciclista professionista Stefano Zanatta, dal 2021 direttore sportivo della Eolo Kometa, sponsorizzata dalla famiglia bormina Pedranzini, titolari di un’azienda di trasformazione di carni suine e avicole – a causa di un’impasse creatasi a livello organizzativo sullo svolgimento della tappa Livigno-Santa Cristina, che li ha visti così entrambi impegnati per l’intera serata in cerca di una soluzione per trovare il tracciato adatto che permettesse agli atleti di pedalare senza rischi eccessivi dovuti alle difficili condizioni meteo. Ma ci ha subito pensato il sindaco di Bormio Silvia Cavazzi, invitata come ospite dal Presidente, ad intrattenere i soci presenti su quello che è certamente l’evento catalizzante per tutta la Valtellina: le Olimpiadi di Milano Cortina 2026.

Il primo cittadino della Magnifica Terra ha così snocciolato una serie di informazioni su tutto ciò che ruota intorno ai giochi, tra cui quelle che tecnicamente vengono definite “opere funzionali e di legacy”, “che serviranno non solo per le Olimpiadi -come ha specificato il primo cittadino – ma anche per tutti quegli eventi, a partire dalla rinomata discesa libera di Coppa del Mondo, che graviteranno nella zona durante tutto l’anno.

Tra i progetti in programma – finanziati da Regione Lombardia- la riqualifica della nuova tribuna dello skistadium e della struttura ‘La Rocca, oltre a quella del Pentagono, che prevederà numerosi spazi multifunzionali.

Tra le migliorie a livello della circolazione, la realizzazione della rotatoria davanti al supermercato le Corti e all’autostazione Perego, da sempre punti nevralgici del traffico dell’alta valle.

Sarà invece la Fondazione Milano Cortina, l’organismo privato guidato dal presidente del Coni Giovanni Malagò, che si occuperà di gestire le strutture, “che serviranno per vivere l’evento, che è quello che più ci interessa”, ha rimarcato Cavazzi.

Il sindaco si è poi soffermato sul grande impatto economico e sociale che le Olimpiadi saranno in grado di portare sul territorio: una serie di studi hanno infatti previsto che, negli anni a venire, ci sarà un incremento turistico del 15%: “Questo deve essere un incentivo per i nostri giovani – ha sottolineato – affinché possano trovare la loro strada qui e non per forza in una grande città.” E a proposito di lavoro, il primo cittadino ha ricordato che la Fondazione ha già avviato un’attività di recruiting, poiché la necessità di avere a disposizione tantissime competenze è davvero alta.

“La cosa interessante – ha evidenziato la relatrice – è che anche chi sarà alle prime armi, potrà affiancarsi a manager che hanno già invece maturato l’esperienza in una precedente edizione dei giochi, cosicché il neofita possa a sua volta diventare un esperto e inserire nel suo curriculum un’esperienza importante come quella dei Giochi, che potrà essere spesa in moltissimi campi.” Non solo, l’evento avrà bisogno anche di volontari, fino a 500.

E per quanto riguarda le gare? “La numero uno è certamente la discesa libera – ha chiosato con orgoglio -per Bormio si tratta di una vera e propria tradizione avviatasi nel 1985, con i Campionati Mondiali di sci alpino.”

Tra tutte e cinque le discipline in programma sulla leggendaria pista Stelvio – super g, slalom gigante e speciale oltre a combinata alpina – la discesa libera è certamente la regina, la più vista in termini di audience e la più apprezzata dal pubblico di tifosi: “Abbiamo in mano un potenziale enorme – ha ribadito l’ospite – ci sono aziende che già contattano Fondazione Bormio, creata ad hoc per l’evento intercontinentale, perché interessate commercialmente alle discese che precedono le Olimpiadi del 2026.

Ma c’è di più, perché sulle nevi di Bormio saranno assegnate anche le prime medaglie in assoluto nello sci alpinismo, la contesa new entry nel mondo dei cinque cerchi: “Noi ci abbiamo creduto tanto per lo sci alpinismo – ha ricordato Cavazzi – tutti volevano rubarcele perché essendo la prima edizione, si ha una visibilità internazionale unica, ma in fondo lo sci alpinismo si è evoluto proprio da qui, con la realizzazione, da parte di due aziende locali, dei primi sci e delle prime tutine da gara.”

In totale, 15 medaglie in palio tra sci alpino e alpinismo, mentre la vicina Livigno se ne giocherà 32 tra le svariate discipline dello snowboard e del freestyle, mercato che piace soprattutto al mondo nord americano e canadese.

Il sindaco ha successivamente spiegato che, in nome della sostenibilità, a Bormio non ci sarà il cosiddetto villaggio olimpico, ma chiudendo parte delle strade, saranno gli alberghi stessi a diventarlo e siccome le persone previste sono davvero tante, per gli alloggi verranno coinvolte anche le strutture del villaggio Morelli

E sulla stessa scia si prevederà un rinforzo straordinario del trasporto pubblico: non a caso è stato nominato un ingegnere referente sui trasporti e da tempo si è avviato un lavoro sullo studio di logistica e mobilità il più leggera e sostenibile possibile.

Gli ospiti che convoglieranno in alta valle dal 6 al 26 febbraio, periodo in cui si disputeranno i Giochi, utilizzeranno infatti treni e pullman, “che dovranno avere un cadenzamento orario preciso che rimanga anche successivamente – ha precisato il sindaco – perché potenziare il servizio pubblico sarà anche l’occasione per creare un trasporto efficace ed efficiente tra tutte e 4 le valli, incentivandone così l’uso e chissà, creare quel piccolo cambiamento culturale che ora non può ancora accadere, considerate le numerose difficoltà  presenti in questo campo.”

Il primo cittadino ha voluto chiudere la conviviale coinvolgendo ulteriormente il club: “La serata non finisce qui – ha sottolineato – perché raccoglieremo tutte le vostre idee per inserirle nel progetto Good Bormio – il Gruppo Operativo Olimpico di Bormio – ideato per realizzare tanti più progetti ed eventi possibili in vista dei cinque cerchi”.

Il principale è certamente, ritornando alla tematica iniziale della conviviale, la candidatura di Bormio per il 2025 come città di tappa, con arrivo sulla famigerata cima Coppi, per celebrare il 200esimo anniversario della strada dello Stelvio.

 







Written by: Radio TSN

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