“Come ti immagini la Valtellina nel futuro?” Una sola domanda, tante le risposte. Risposte che stanno emergendo dal progetto “Valtellina Dieci” voluto dall’Amministrazione provinciale di Sondrio in stretta collaborazione con la Società Economica Valtellinese (SEV) e NATIVA – Regenerative Design Company, partner operativo dell’iniziativa.
Il progetto, giunto al 4° workshop, prosegue all’insegna della collaborazione e dell’interesse attivo da parte di un gruppo di figure chiave della comunità, ad oggi oltre 90 quelle coinvolte attraverso la partecipazione diretta e la compilazione dei questionari che sono stati condivisi, che sono state chiamate a dare il loro contributo per poter definire le dimensioni di una sfida che possa accompagnare il territorio della provincia di Sondrio a disegnare il proprio futuro con maggior consapevolezza.
Il gruppo di interlocutori, sempre aperto e in divenire, si è riunito lo scorso 28 maggio a Palazzo Muzio contando, per la prima volta, anche sulla presenza dei referenti del Bio Distretto, della stampa locale, del CAI e del trasporto pubblico locale. Con loro, ormai al loro quarto momento di lavoro, le associazioni di categoria, la pubblica amministrazione, il mondo delle imprese e delle start up, il terzo settore, le realtà che si occupano di formazione, banche e istituti di credito…
Obiettivo finale della metodologia di lavoro proposta e applicata da NATIVA è quello di sviluppare competenze e creare una* leadership* adeguata in grado di definire una visione condivisa e di conseguenza, nei prossimi incontri, di identificare gli obiettivi possibili per realizzare la visione stessa, ovvero la “Valtellina del futuro”.
Oltre ai workshop NATIVA ha condotto anche una serie di “interviste” grazie alla disponibilità di alcuni interlocutori, mentre la Provincia ha lanciato una pagina web dedicata – clicca QUI – al progetto per incrementare la base partecipativa. “Tutti si devono sentire coinvolti – ha dichiarato a questo proposito il Presidente della Provincia Davide Menegola – ogni più piccolo contributo non solo è gradito, ma è auspicabile. In gioco c’è quell’eredità che tutti noi possiamo lasciare alle generazioni future perché la Valtellina torni ad essere un luogo attrattivo non solo per chi oggi ancora ci vive e lavora mentendo così in vita le nostre piccole comunità, ma anche per chi deciderà di venire o tornarci a vivere in virtù di un welfare territoriale diffuso ed efficiente”.
Dal 17 gennaio, data di lancio del progetto, ad oggi i lavori stanno dando buoni frutti. Ciò che è emerso dai gruppi di lavoro e che sta definendo i confini delle “visione condivisa” riguarda il desiderio di una: Valtellina più coesa in grado di “superare la frammentazione amministrativa e il campanilismo, migliorare la governance del territorio attraverso la partecipazione attiva di enti, aziende e comunità; rafforzare e promuovere l’identità territoriale valorizzando cultura, storia, tradizioni, paesaggio e elementi naturali della Valtellina”.
Valtellina attrattiva in grado di “diffondere una cultura di turismo di qualità, diversificato e multistagionale che offra attività ed esperienze in grado di attrarre sia un turismo di nicchia che internazionale; di creare un ecosistema dell’innovazione che coinvolga diversi attori, risorse e infrastrutture, per promuovere la collaborazione, lo scambio di conoscenze e la creazione di nuove idee imprenditoriali e di rendere la Valtellina un polo attrattivo globale, simbolo di eccellenza”.
Valtellina attenta alle persone capace di “favorire la formazione trasversale su tutto il territorio per avere un impatto positivo sullo sviluppo economico, sociale e culturale della comunità; di aprire il territorio al diverso e favorire la contaminazione con altre culture e territori e di migliorare il sistema sanitario per garantire un’elevata qualità dei servizi a tutti coloro che abitano il territorio valtellinese”.
Valtellina attenta al territorio in grado di “promuovere la conservazione degli ecosistemi montani attraverso la gestione sostenibile delle risorse naturali e di elaborare un piano di sviluppo per le aree rurali che valorizzi l’agricoltura e le eccellenze del territorio”.
Queste le aree prioritarie su cui è emersa la volontà di produrre un impatto positivo emerse nel corso dei lavori rispetto alle quali ora devono essere identificati degli obiettivi e le relative azioni per poterli raggiungere. Se la visione infatti risponde alla domanda “qual è la ragione, lo scopo per il quale esistiamo”, la declinazione operativa della visione è rappresentata dagli obiettivi e dalle azioni che una comunità decide di mettere in atto.
I prossimi appuntamenti operativi si terranno il 18 e il 19 giugno rispettivamente a Morbegno e a Tirano, in questi due incontri si lavorerà grazie a dei tavoli di confronto multi-stakeholder per la definizione degli obiettivi e delle azioni relative a ciascun area di impatto identificata. La Provincia organizzerà e promuoverà una serie di iniziative per promuovere la partecipazione su tutto il territorio perché alla domanda “Come ti immagini la Valtellina nel futuro?” possano rispondere quante più persone possibili.
E tu vuoi essere attore o spettatore? Per contribuire a costruire insieme il futuro della Valtellina basta accedere alla pagina web dedicata al progetto “Valtellina Dieci” e compilare il form dedicato.
Numerosa la delegazione di Coldiretti Sondrio oggi alla Festa regionale dei Senior Coldiretti 2024, accolta oggi nel duomo di Como che è stato raggiunto da centinaia di partecipanti da tutte le province lombarde. Presenti i vertici di Coldiretti Lombardia e, come detto, una nutrita rappresentanza dei senior di Valtellina e Valchiavenna, che hanno evidenziato la particolare forza dell'associazione che riunisce i pensionati, guidata in provincia di Sondrio da Walter Raschetti. […]