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I 250 anni della Guardia di Finanza, cerimonia a Bormio perché “I nostri cuori e le nostre menti sono ferme alle 12 e 49 di quel 29 maggio”

today27 Giugno 2024 72

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INTERVENTO DEL COLONNELLO G. CAVALLARO PER IL 250° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL CORPO DELLA GUARDIA DI FINANZA

26 GIUGNO 2024 – SALA CONGRESSI TERME DI BORMIO – BORMIO

Saluto e Ringrazio l’On Freni per la sua gentile presenza, il sig. Prefetto di Sondrio e le Autorità, civili militari e religiose, i gentili ospiti intervenuti, tutti i militari ed i ragazzi degli sci club dell’Alta Valtellina e dell’associazione Ragazzi on the road.

Rinnovo un affettuoso abbraccio ai genitori ed ai familiari dei giovani colleghi del S.A.G.F. Luca Simone ed Alessandro recentemente scomparsi in servizio, ai quali va il più sentito cordoglio e la riconoscenza più sincera per aver voluto condividere qui oggi con la famiglia delle Fiamme Gialle di Sondrio il ricordo dei loro cari.

I nostri cuori e le nostre menti sono ferme alle 12 e 49 di quel 29 maggio in cui i nostri tre giovanissimi colleghi sono stati portati via da un tragico evento ed a quei momenti carichi di sgomento dolore lacrime e smarrimento.

Non nascondo la difficoltà nei giorni successivi a pensare minimamente alle celebrazioni odierne, pur riconoscendo essere un momento importante ed irripetibile nella storia del Corpo, ma l’idea di poter ricordare Luca Simone ed Alessandro come “noi militari usiamo fare”, alla presenza della loro Comunità e con la condivisione delle loro famiglie ha convinto tutti noi a superare le iniziali perplessità. Ecco perché oggi siamo qui a Bormio, numerosi, a manifestare la nostra riconoscenza e non perdere mai il ricordo di questi tre ragazzi che hanno perso la propria vita mentre si addestravano con professionalità e passione al meglio di loro stessi per essere sempre al servizio di tutti.

Persone al servizio delle persone è questa la Guardia di Finanza!

Una Istituzione fatta innanzitutto di uomini che la Costituzione e le leggi dello Stato hanno voluto al servizio della collettività, dei bisogni di tutti, del vivere civile, del nostro Paese.

Nel corso del tempo, i finanzieri valtellinesi hanno operato in questa terra particolare e per questa terra particolare, caratterizzata da stupende montagne, immensi tratti di confine, un’economia lontana dai grandi centri industriali, una natura invidiata dai più.

Il servizio svolto, per questi motivi, risulta peculiare e per tratti differente rispetto ad altri reparti del Corpo del territorio italiano ma ha di fatto contribuito in maniera determinante alla crescita economica e sociale della provincia garantendo sempre equità e rispetto delle regole, giusta concorrenza, tutela della imprenditoria, salvaguardia delle Istituzioni.

Per altro verso, per un giovane finanziere, ancora oggi giungere in Valtellina quale prima destinazione di servizio rappresenta sempre un momento particolare, difficile da accettare non facile da superare. Una vita non del tutto agevole, climi rigidi, distanza da casa e voglia di fuggire, sono in qualche modo i primi sentimenti che prendono l’animo dei nostri giovani. Ma la capacità di accoglienza del popolo valtellinese ha fatto sì che nel tempo i finanzieri si siano integrati nella comunità divenendo parte fondamentale della stessa e spesso punti di riferimento nelle attività sociali, sportive e politiche grazie alle loro virtù, alla loro bontà, alla loro immensa disponibilità.

Oggi celebriamo il 250 esimo anno di fondazione del Corpo della Guardia di Finanza.

Per questa ricorrenza sebbene con il dolore nel cuore abbiamo pensato ad un evento che vada al di là della tradizionale festa annuale caratterizzata da numeri e consuntivi e rappresenti al contrario un momento particolare che permetta a noi Fiamme Gialle di ricordare cosa è stata la Guardia di Finanza nel corso del tempo e nel territorio valtellinese per trarre da ciò la forza, le energie, gli insegnamenti per fare sempre meglio nel futuro.

Nella tradizione il futuro” è il motto che ci deve guidare nell’arduo cammino che ci si presenta davanti.

Per questo non possiamo dimenticare l’attività dei finanzieri nella terza guerra di indipendenza (campagna del 1866) inquadrati nella “Legione per la difesa dello Stelvio e del Tonale” che contribuirono alla nascita del nuovo Stato italiano.

L’attività svolta nel corso della 1^ Guerra Mondiale – Zona dello Stelvio dalla Regia Guardia di Finanza i cc.dd. canarini ai quali furono assegnate operazioni di acquisizione al di là del confine con Svizzera ed Austria di preziose informazioni su movimenti e schieramenti del nemico a supporto delle truppe alpine.

L’aiuto determinante dei militari della Guardia di Finanza di Tirano nel corso della 2^ Guerra Mondiale nell’espatrio sia degli ebrei stanziati all’Aprica che dei numerosi perseguitati razziali che transitavano sul territorio per passare il confine svizzero attraverso il sentiero del contrabbando. Tra tutti ricordiamo la figura del Capitano Leonardo Marinelli.

La lotta negli anni Cinquanta all’attività contrabbandiera in zona, che aveva fatto divenire Tirano e il suo circondario un vero e proprio centro di smistamento di merce importata di frodo. Nel solo anno 1965 vennero denunciate per contrabbando, in provincia, 1339 persone e sequestrati oltre 109 automezzi ma ricordiamo anche la perdita di un nostro collega il Fin. Dario CINUS nell’intento di salvare un contrabbandiere caduto in un dirupo in tempo di notte nel corso di un servizio anticontrabbando.

Indelebile è il ricordo del soccorso prestato dai finanzieri alle popolazioni colpite dall’alluvione del luglio 1987 in Valtellina che causò la cancellazione di interi paesi della provincia, la distruzione di 341 abitazioni, la perdita di 53 vite umane ed il conteggio di circa 25.000 sfollati e 4.000 miliardi di lire di danni.

La trasformazione nel 2001 in una moderna Forza di Polizia Economico Finanziaria con compiti non più limitati al controllo delle sole entrate dello Stato ma di tutela dell’economia e della spesa pubblica in generale che ha portato attraverso una radicale revisione ordinamentale all’attuale assetto dei reparti della provincia di Sondrio.

Il ruolo fondamentale, in tema di sicurezza, svolto dalle 3 stazioni del soccorso alpino della Guardia di Finanza di Bormio Madesimo e Sondrio nate negli anni ’60 per il controllo dei confini con la Svizzera e per prestare soccorso ai militari del Corpo che svolgevano servizio anticontrabbando. La professionalità dimostrata nel tempo ha portato i nostri SAGF ad una profonda e radicale trasformazione divenendo operatori di soccorso in montagna integrati nel dispositivo di Protezione civile nonché Polizia della Montagna referenti dell’Autorità Giudiziaria, dotati di strumenti di alta tecnologia quale il noto sistema di geo localizzazione passiva IMSI/IMEI catcher operante sull’elicottero del corpo sperimentato per la prima volta dai nostri reparti ed utilizzato in provincia.

Da ultimo non meno importante il ruolo svolto nel settore sportivo che ha visto transitare nel Gruppo Fiamme Gialle numerosi atleti della Valtellina e della Val Chiavenna permettendo così di realizzare sogni e passioni di giovani ragazzi trasformandoli in professionisti di livello internazionale.

Oggi le fiamme gialle della Valtellina sono chiamate ad offrire alla nostra provincia un qualificato, affidabile e solido presidio di legalità, a tutela degli interessi economico – finanziari italiani ed europei, agendo sul piano della prevenzione con la tempestiva individuazione degli elementi sintomatici della commissione delle condotte illecite e reprimendo le espressioni più virulente e insidiose dell’illegalità in sinergia con gli organi della giustizia ordinaria, europea e contabile, nonché con i principali attori istituzionali preposti alle funzioni di controllo e di vigilanza dell’apparato statale attraverso l’utilizzo dei poteri e delle competenze riconosciute al Corpo e facendo leva su tutte le dotazioni informatiche in uso ai Reparti.

Di fronte a tali prospettive abbiamo conseguito in questo ultimo periodo positivi risultati nei tre obiettivi strategici del contrasto all’evasione, lotta alle frodi in materia di spesa pubblica, contrasto alla criminalità economica e finanziaria senza tralasciare il concorso alla sicurezza del paese.

Per garantire il raggiungimento di una piena sintonia tra il suo mandato istituzionale e le prioritarie esigenze dei cittadini e della società il futuro del Corpo deve necessariamente passare attraverso la ricerca di nuove tecnologie, l’applicazione di analisi di rischio e la sperimentazione di progettualità fattori necessari per fronteggiare le nuove sfide che si proporranno senza mai dimenticare l’importanza fondamentale della formazione, l’impiego e la valorizzazione del personale che resta al centro di ogni evoluzione.

In 250 anni di storia, la Guardia di Finanza ha dimostrato sempre grande valore ed affidabilità, affrontando le sfide, ogni giorno più complesse, con orgoglio, lealtà e determinazione. Proseguiamo così senza indugi lungo questo cammino, con senso di responsabilità e convinti dell’utilità del nostro operato.

Rivolgo a Voi Finanzieri – autentici interpreti di una missione non facile, che richiede dedizione, passione, volontà e, soprattutto, la consapevolezza della delicatezza del ruolo svolto – un pensiero riconoscente per il concreto sostegno fornitomi nei momenti più difficili e la professionalità dimostratami durante questi anni al Comando Provinciale di Sondrio nell’espletamento quotidiano dei gravosi compiti istituzionali.

Un sincero apprezzamento va all’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, che ha il merito di preservare le nobili tradizioni del Corpo, sostenendone e diffondendone i valori ed alle neo istituite associazioni a carattere sindacale dei militari che sapranno interpretare al meglio le esigenze del personale in un continuo e costruttivo dialogo.

Ai familiari, infine, che condividono gioie e sacrifici derivanti dal delicato lavoro che svolgiamo, rivolgo un sentito ringraziamento per il loro fondamentale e paziente sostegno.

Alle famiglie dei colleghi scomparsi la promessa che il ricordo dei loro cari rimarrà indelebile nel tempo ed il loro sacrificio onorato nel futuro ed annoverato per sempre nella storia della Guardia di Finanza della Valtellina.

Viva l’Italia. Viva la Guardia di Finanza!







Written by: Redazione

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