Si comincia all’inizio di settembre con il Pizzocchero d’Oro e si prosegue fino a dicembre con funghi, cacciagione e sapori d’autunno
Una formula tanto gradita da essere confermata anno dopo anno, le creazioni degli chef che si declinano nel solco della tradizione: Ferragosto è il momento migliore per rinnovare l’appuntamento con “Teglio Sapori”, la rassegna gastronomica nata negli anni Novanta che vanta innumerevoli tentativi di imitazione, che torna per 13 fine settimana consecutivi tra il finire dell’estate e l’autunno inoltrato a partire da inizio settembre. A muovere i ristoratori tellini sono l’indissolubile legame con la tradizione, la creatività e la passione: i menù tipici, con al centro i veri pizzoccheri della Valtellina, sono un concentrato di bontà, tipicità e genuinità. Proprio ciò che serve per riscoprire il cuore antico della capitale gastronomica della Valtellina, borgo storico di grande fascino, ricco di arte e di cultura. Quattro weekend con il Pizzocchero d’Oro, l’evento di apertura, dal 6, 7 e 8 settembre, tre ciascuno per funghi, dal 4, 5 e 6 ottobre, cacciagione, dal 25, 26 e 27 ottobre, e sapori autunnali, dal 15, 16 e 17 novembre. Cambiano gli ingredienti, a riproporre a tavola il trascorrere del tempo, e si assaggiano nuove pietanze ma rimane immutata la prelibatezza delle proposte. Dai pizzoccheri cucinati secondo la ricetta originale custodita dall’Accademia del Pizzocchero di Teglio agli sciatt, dalla selvaggina ai profumi dell’orto, dai salumi tipici ai formaggi fino ai dolci della tradizione è un trionfo di sapori che ben si abbinano ai corposi vini rossi valtellinesi. Un racconto che si snoda a tavola, assaggio dopo assaggio.
Fabio Valli, presidente dell’associazione mandamentale di Tirano dell’Unione Commercio Turismo e Servizi della Provincia di Sondrio e vicepresidente di Federalberghi Sondrio, è il promotore e coordinatore di Teglio Sapori. «Anche quest’anno ci prepariamo all’evento che più di ogni altro rappresenta Teglio e la sua tradizione gastronomica – sottolinea -. Siamo reduci da edizioni molto positive e l’auspicio per il 2024 è di accogliere l’affezionata clientela che ritorna ogni anno e nuovi commensali: in queste settimane stiamo promuovendo “Teglio Sapori” oltre i confini provinciali, poiché, anno dopo anno, abbiamo allargato progressivamente il bacino. Inizialmente ospitavamo soprattutto lombardi, mentre in anni recenti abbiamo accolto anche persone provenienti da regioni del centro e del sud Italia. La soddisfazione più grande è incontrare persone che non conoscevano Teglio che ne rimangono conquistate tanto da ritornare. Un’altra tendenza che si è confermata – aggiunge Valli – è il prolungamento dell’esperienza: non più soltanto il pranzo ma anche il soggiorno per l’intero fine settimana nelle nostre strutture ricettive per cogliere tutte le opportunità che il nostro paese offre».
A tre settimane dal primo dei quattro weekend dedicati al Pizzocchero d’Oro, il 6, 7 e 8 settembre, sono già in molti ad aver prenotato pranzi, cene e anche pernottamenti: si comincia il venerdì sera e si prosegue fino alla domenica incrementando le opportunità per gustare gli speciali menù. Informazioni più dettagliate si possono trovare sui siti internet www.tegliosapori.info e www.teglioturismo.com o richiedere a [email protected] e [email protected] anche chiamando lo 0342 782000. Il consiglio è di prenotare in anticipo rivolgendosi direttamente ai ristoranti che aderiscono all’iniziativa. «Ci sono tutte le premesse per confermare i numeri dello scorso anno – conclude Valli – per consentirci di allungare la stagione fino alla soglia dell’inverno. Questo era il nostro obiettivo quando abbiamo ideato “Teglio Sapori”: destagionalizzare puntando sull’offerta enogastronomica integrata con arte, cultura, natura e sport. Allora era sembrato un traguardo troppo ambizioso ma i risultati ci hanno dato ragione e oggi possiamo dire che la nostra iniziativa ha contribuito a lanciare un nuovo modo di promuovere la Valtellina che si è affermato nel corso degli anni».
Nella provincia di Sondrio erano 7.597 nel 2012. Nel 2023, il calo a 5.802, con -1.795 unità ed un tracollo pari al -23,6% in 11 anni. Continua a scendere il numero complessivo degli artigiani presenti nel nostro Paese. Stiamo parlando di persone che in qualità di titolari, soci o collaboratori familiari svolgono un’attività lavorativa prevalentemente manuale. Pertanto, per poter contare sulla copertura previdenziale devono iscriversi nella gestione artigiani dell’Inps. Se […]