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Morbegno, l’intervento di Comincioli alla Festa del Bitto: «Formaggio simbolo di una zootecnia alpina strategica»

today20 Ottobre 2024

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Gianfranco Comincioli oggi a Morbegno

Il presidente di Coldiretti Lombardia oggi a Morbegno per l’importante dibattito

che ha indagato il ruolo delle dop casearie, celebrando un formaggio di tradizioni millenarie

Non solo Festa del Bitto, ma un momento importante per fotografare il tessuto agroalimentare del presente e programmare un futuro che, nel medio termine, sarà ricco di sfide. Un’occasione importante che ha visto tra i protagonisti Coldiretti Sondrio, oggi impegnata a Morbegno tra gli attori principali di una giornata che si è divisa fra la grande presenza dei produttori di Bitto in piazza – un formaggio che vive un particolare successo di attenzione e mercato – e il convegno cui è intervenuto in rappresentanza dell’organizzazione agricola il presidente di Coldiretti Lombardia Gianfranco Comincioli. Tema,  “Il Ruolo delle denominazioni di origine nello sviluppo del sistema lattiero-caseario nazionale: l’esperienza di una valle alpina”. Un dibattito che l’Amministrazione provinciale ha voluto promuovere oggi in collaborazione con The European House – Ambrosetti (TEHA) e il Consorzio di Tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto. Nell’intervento all’Auditorium Sant’Antonio di Morbegno, Comincioli ha voluto ribadire come il Bitto «sia molto più di un semplice formaggio. È il frutto di un’arte antica, che si tramanda di generazione in generazione. Un formaggio che nasce dalle mani esperte dei casari, nei nostri alpeggi, dove le mucche pascolano su erbe aromatiche che donano al Bitto quel sapore unico e inconfondibile. È un prodotto che racconta la nostra storia, la nostra cultura e, soprattutto, il nostro legame indissolubile con la montagna. In un momento in cui il consumatore è sempre più attento alla qualità e alla provenienza dei prodotti, il Bitto rappresenta un modello da seguire».

Il presidente di Coldiretti Lombardia a margine dell’incontro rimarcato il ruolo degli alpeggi valtellinesi e di un contesto in cui «la zootecnia di montagna gioca un ruolo cruciale nel mantenere vive le tradizioni. Mentre ci prepariamo ad affrontare le sfide del cambiamento climatico e della sostenibilità, è imprescindibile tutelare questo patrimonio, investendo nel benessere animale e in pratiche di allevamento che rispettino l’ambiente». Ciò rimarcando come «l’azione di Coldiretti è stata – e lo sarà per il futuro – incentrata alla giusta valorizzazione, anche attraverso la contribuzione comunitaria, della pratica dell’alpeggio. Ma oggi siamo qui oggi anche per promuovere la Valtellina come destinazione turistica di punta. Una terra dove il turista può scoprire non solo le bellezze naturali, ma anche le tradizioni gastronomiche che la rendono unica. In questo senso, l’integrazione tra agricoltura e turismo deve essere una priorità, per garantire lo sviluppo sostenibile della nostra economia locale. Come Coldiretti, attraverso la nostra associazione degli agriturismi Terranostra, ma anche attraverso i Mercati di Campagna Amica, siamo pronti a fare la nostra parte».

Non ultimo le prossime Olimpiadi invernali, « un’occasione imperdibile per mostrare al mondo intero non solo le nostre montagne, ma anche i nostri prodotti. La presenza del Bitto e degli altri formaggi dop lombardi sarà fondamentale per far conoscere il nostro patrimonio agroalimentare».

Presenti in sala anche il presidente e il direttore di Coldiretti Sondrio, Sandro Bambini e Giancarlo Virgilio che hanno rimarcato l’importanza «di un’occasione importante per fare il punto su un settore chiave per l’economia valtellinese, quello lattiero caseario abbinato all’attività di alpeggio che i nostri giovani allevatori hanno il grande merito di proseguire nel tempo, assicurando il presidio in valle e creando case-history aziendali di successo».







Written by: Radio TSN

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