La dottoressa Michelina Inverno (al centro nella foto) è il nuovo direttore della Struttura complessa di “Neuropsichiatria infanzia e adolescenza”: è stata nominata dal direttore generale Monica Fumagalli dopo aver vinto il concorso indetto la primavera scorsa.
Nata a Napoli, ma valchiavennasca di adozione, dove risiede dall’età di 9 anni, si è laureata in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Milano per poi specializzarsi in Neuropsichiatria infantile all’Università degli Studi di Pavia. Dopo l’esperienza all’Istituto Nazionale Neurologico Besta di Milano, per vent’anni ha lavorato come dirigente medico all’Asst di Lecco dividendosi tra la sede ospedaliera e il servizio ambulatoriale presso il Polo territoriale di Bellano.
Nel novembre del 2020 si è trasferita all’Asst Valtellina e Alto Lario fino a essere nominata sostituto del direttore della Neuropsichiatria infanzia e adolescenza nel settembre del 2023. «Sono contenta per questa nomina che mi consente di proseguire i progetti di sviluppo avviati e di garantire stabilità a un servizio chiamato a rispondere a una domanda che, tra il 2019 e il 2023, ha registrato una crescita superiore al 50 per cento – afferma la dottoressa Inverno -. Siamo presenti sull’intero territorio, da Livigno a Dongo, e seguiamo bambini e ragazzi con sostegno scolastico, attualmente 905, dall’infanzia alla maggiore età, accompagnandoli fino al termine delle scuole superiori. Per garantire loro la migliore assistenza collaboriamo con gli Uffici scolastici provinciali di Sondrio e di Como, con i Servizi sociali dei rispettivi Distretti, con il Servizio tutela minori e con il Tribunale dei minori di Milano».
La Struttura complessa di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza è stata di recente potenziata con l’ingresso nell’équipe di nuove figure professionali, e altre sono attese nei prossimi mesi: con la dottoressa Inverno operano altri sette medici neuropsichiatri, sette psicologi, 13 neuropsicomotricisti, 10 logopedisti, un’assistente sociale, un’amministrativa e un coordinatore. Fa parte del Dipartimento di Salute mentale ed è costituita da un polo ospedaliero a Sondrio, al terzo piano del Padiglione sud, e da cinque poli territoriali a Bormio e Livigno, Tirano, Morbegno, Chiavenna e Dongo.
Le attività principali riguardano la Psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza e la Neuropsicologia. Si rivolge a bambini e ragazzi con disturbi neurologici, cognitivi e psichiatrici, sia acuti che cronici. Le aree di intervento più specifiche sono i disturbi del linguaggio e dell’apprendimento, il disturbo dello spettro autistico, la sindrome da iperattività e disattenzione, la psicopatologia dell’adolescenza e le sindromi epilettiche. I percorsi di diagnosi, cura e riabilitazione sono rivolti al paziente considerato nella sua complessità, al nucleo familiare e al contesto territoriale. Nel 2023 ha effettuato oltre 31 mila prestazioni, un terzo delle quali a Sondrio.
«Il desiderio – conclude la dottoressa Inverno – è quello di sviluppare aree settoriali, in considerazione della formazione più specifica dei singoli operatori, istituendo ambulatori come quello attivo da settembre per l’epilessia, allo scopo di ottimizzare le prime visite per sospetta epilessia che prevedono contestualmente la visita neuropsichiatrica e l’elettroencefalogramma, o come il percorso diagnostico terapeutico per l’ADHD, il disturbo da deficit dell’attenzione con iperattività in età evolutiva, che abbiamo promosso attraverso un progetto innovativo».
I Vigili del Fuoco del nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale) della sede centrale di Sondrio sono intervenuti alle 13:25 nel comune di Teglio in località San Rocco per il soccorso ad un bambino di 9 anni che, a seguito di una caduta nel bosco, presentava forti dolori ad un arto inferiore. Stabilizzato sul posto mediante le manovre TPSS (Tecniche di Primo Soccorso Sanitario), è stato condotto per alcune centinaia di […]