Dal verde nel quale volano i gruccioni al bianco della neve in cui si confonde l’ermellino: due specie animali, due immagini suggestive a rappresentare i due weekend in natura di Sondrio Festival, la Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi, giunto alla trentottesima edizione, che esordirà venerdì 15 novembre per proseguire fino a domenica 17 e riprendere giovedì 21 per terminare domenica 24. Sette giornate per un monte ore di intrattenimento cresciuto a dismisura e la novità delle proiezioni dei documentari in concorso anche il pomeriggio per ampliare le opportunità per gli spettatori di tutte le età, sondriesi o provenienti da fuori provincia. La conferma della formula del doppio weekend ribadisce la volontà degli organizzatori di Assomidop di coinvolgere il maggior numero di persone, di estendere il privilegio di assistere a documentari naturalistici realizzati da grandi registi in ogni parte del mondo, di applaudire ospiti di rilievo, di ammirare mostre, di partecipare a laboratori. Più in generale di godere di ogni attimo di una rassegna all’avanguardia: Sondrio Festival come anticipatore di temi e divulgatore di consapevolezza, affinché gli abitanti di questo pianeta prendano coscienza di un’urgenza che è diventata emergenza. Dalle aree protette di tutto il mondo giungono grida di dolore inascoltate, sos lanciati che non trovano salvatori. Ad amplificarli sarà la manifestazione sondriese. Cangiante e multiforme, Sondrio Festival vive di momenti e di linguaggi che si incastrano e si sovrappongono in una contaminazione virtuosa. Le immagini si nutrono di parole, il racconto che accompagna il documentario, le conversazioni di riflessioni, quelle stimolate dai grandi ospiti, le mostre della bellezza che trasmettono, i laboratori di esperienze. Tratti ancora più evidenti nell’edizione 2024, dalla trama che sviluppa diversi piani di narrazione, per una cinquantina di appuntamenti che si aggiungono ai 16 documentari in concorso: dalla mostra diffusa sui cavalieri delle nevi di Donato Savin alla grande esposizione sui felini con esemplari a grandezza naturale, dalle giornate di energia e natura ai pomeriggi per le famiglie, dai filmati fuori concorso agli ospiti più attesi fino alle Conversazioni che spaziano tra montagna e abissi marini, filosofia e scienza, musica e arte. Sono le sue mille sfaccettature ad affascinare un pubblico affezionato, molto più che semplice spettatore, protagonista di un rito collettivo che si compie ogni anno nel mezzo dell’autunno valtellinese. L’inaugurazione si svolgerà venerdì 15 novembre, alle ore 18, nella Sala Consiglio di Palazzo Pretorio, mentre la prima serata, al Teatro Sociale, avrà inizio alle ore 20.30. Domenica 24, alle ore 16.30, al Teatro Sociale, è in programma la serata finale con le premiazioni dei documentari in concorso, presentata da Licia Colò e Alessandro Antonino, che si concluderà con la proiezione del vincitore. Al programma serale se ne aggiungerà uno pomeridiano, sempre al Teatro Sociale, anch’esso con proiezioni dei documentari in concorso e interventi con gli ospiti, ma non solo, mentre tutti i filmati della selezione ufficiale saranno riproposti in replica il giorno successivo, dalle ore 16, al Cinema Teatro Excelsior.
IL CONCORSO
Europa, America, Africa, Asia e la distesa degli oceani che si estende fino a lambire l’Oceania: c’è tutto un mondo naturale da scoprire nella selezione ufficiale di Sondrio Festival 2024: sono 16 i documentari in concorso, scelti dal Comitato scientifico, presieduto da Nicola Falcinella, tra gli oltre cento che ambivano a partecipare. Venerdì 15 novembre si parte con due fiumi: il Morava, tra Austria e Slovacchia, con le pianure alluvionali e le foreste che ne accompagnano il corso, abitate da un’incredibile varietà di specie animali; lo Zambesi, in Africa, sulle tracce degli elefanti costretti a spostamenti innaturali. Il giorno successivo si raddoppia con quattro proiezioni, due il pomeriggio e altrettante la sera, tra il richiamo della natura in Norvegia, dal quale emerge la sua vulnerabilità, le montagne calabresi che ospitavano il più importante polo siderurgico del Regno delle due Sicilie, le tartarughe marine verdi della Guinea-Bissau, una specie in pericolo, e le aquile osservate sui cieli italiani. Nella giornata di domenica, a chiudere il primo weekend, nel pomeriggio, verranno proiettati tre documentari: “L’anima dell’oceano”, un meraviglioso viaggio negli abissi, con la fotografia subacquea che tocca vette di qualità, l’Appennino laziale della Riserva naturale di Monte Catillo e il lupo che è tornato sulle Dolomiti bellunesi. La seconda settimana di Sondrio Festival si aprirà giovedì 21 novembre con due proiezioni serali che accompagneranno gli spettatori tra Italia e Svizzera, in un incantevole paesaggio lacustre, e in Svezia per ammirare una natura selvaggia in trasformazione. Alle ore 20.30 di venerdì 22 toccherà a due documentari ambientati nel continente americano, fra il sud e il centro, dedicati al pesce più grande dell’Amazzonia, il pirarucu, e al colibrì del Costa Rica, una delle nazioni con più biodiversità della Terra. Gli ultimi tre candidati ai premi verranno proiettati sabato 23 novembre, due nel programma pomeridiano e uno in serata. Si comincerà con le vite estreme dei rapaci, filmati tra Sudafrica, l’isola di Taiwan, Stati Uniti e Canada, e con il meraviglioso mondo dell’acqua nel Parco Nazionale di Berchtesgaden, in Baviera, per arrivare di nuovo in Africa, in Tanzania per la precisione, al cospetto delle regine della savana, leonesse e iene, a contendersi la corona. Nel 2023 a incidere il suo nome nell’albo d’oro di Sondrio Festival era stato Yann Sochaczwesk, per “Hotel cactus”, girato nel deserto dell’Arizona, negli Stati Uniti, mentre “Ogni volta che il lupo”, di Marco Andreini, era stato il preferito della giuria del pubblico. La Giuria internazionale è composta dal geografo e ranger del Parco Nazionale Thayatal Norbert Weixlbaumer, dalla rappresentante del National Park Service degli Stati Uniti Margo Roseum, dal regista Marco Andreini, dalla rappresentante del Parco Nazionale dello Stelvio Chiara Giari e da Arianna Aceti, componente del Comitato Scientifico di Sondrio Festival.
GLI OSPITI
Personaggi noti del piccolo schermo, divulgatori scientifici, alpinisti, registi e scrittori: sono i volti dei grandi ospiti di Sondrio Festival, ai quali è affidato il compito di declinare le tematiche della rassegna, di arricchire i contenuti e di intrattenere il pubblico. L’alpinista Marco Confortola presenterà il suo libro, “Oltre la cima”, raccontando con la sua apprezzata verve storie e aneddoti delle sue scalate, mentre Andrea Piovan, voce della natura per aver doppiato centinaia di documentari, compresi quelli di Sondrio Festival, dialogherà con il campione di apnea e coach della respirazione Mike Maric, partendo dal suo libro “Se respiro posso”. Il professore di montagna Erik Viotti, attivo sui social media, spiegherà come cambia la montagna sollecitato dal geologo Vincenzo Giovine, noto per la sua partecipazione a programmi televisivi e documentari sui temi legati al dissesto idrogeologico. Tessa Gelisio, conduttrice e autrice televisiva, animerà la seconda settimana di Sondrio Festival. Riccardo Azzali, fisico teorico e comunicatore scientifico, fondatore del canale scientifico “FilosofiaScienza” racconterà la sua esperienza di divulgatore da mezzo milione di followers, mentre a confrontarsi sul cambiamento climatico saranno Luca Perri, autore televisivo e divulgatore scientifico, e la meteorologa Serena Giacomin. Fabio Toncelli, regista e documentarista, ha vinto numerosi premi e i suoi lavori vengono trasmessi dalle principali reti televisive del mondo: nella conversazione del pomeriggio di sabato 23 novembre racconterà la sua vita da regista della natura. In serata, sarà lo stesso Toncelli a intervistare Valerio Rossi Albertini, il fisico che ha reso la scienza accessibile e interessante per tutti. Nella giornata conclusiva di Sondrio Festival, a presentare la cerimonia di premiazione saranno due ospiti d’eccezione, Licia Colò e Alessandro Antonini: nota presentatrice e autrice, in particolare di programmi dedicati alla natura, lei, artista e conduttore televisivo lui.
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
Sondrio Festival non è solo proiezione dei documentari in concorso e conversazioni con grandi ospiti, è anche apertura e visione ad abbracciare le arti e nuovi linguaggi, sovvertendo le regole, per arrivare a tutti con il suo messaggio di incondizionato amore per la natura e di preoccupazione per la sua sorte. Decine di appuntamenti a infittire un programma dalle mille trame che incarna la reale dimensione della rassegna sondriese. E allora spazio alle mostre, che più diverse tra loro non potrebbero essere. Dai cavalieri delle nevi scolpiti in rocce da Donato Savin, uno dei più famosi artisti valdostani, noto a livello internazionale, alle esposizioni di fotografie, “Yellowstone e Gran Paradiso celebrati lo stesso anno”, a cura di Andrea Brambilla, e “Paesaggi”, a cura di Matteo Redaelli, fino a “Eleganza letale”, mostra di esemplari di felini a grandezza naturale, che sarà allestita nella tensostruttura di piazza Garibaldi. Diorami e modelli a rappresentare in maniera realistica leoni, tigri e leopardi per riflettere sul rapporto conflittuale tra uomo e natura. Tra i filmati fuori concorso e le proiezioni speciali spicca “La valanga azzurra”, documentario di Giovanni Veronesi sulla straordinaria nazionale italiana di sci guidata dal tecnico sondriese Mario Cotelli, della quale facevano parte Gustavo Thoeni e Piero Gros, domenica 17 novembre, alle ore 20.30. Sabato 23 novembre sarà proiettato “Valtellina Iron Camp”, il documentario finalista al Festival Glocal di Varese, prodotto da Rotary Club Sondrio con il sostegno di Fondazione Pro Valtellina. Sul palco del Teatro Sociale saliranno Pietro Maspes e il regista Alberto Camanni. Durante la prima serata di venerdì 15, verrà presentato il nuovo volume della collana Habitat della Banca Popolare di Sondrio, dal titolo “Uomini e pianeta: la sfida della sostenibilità”. Del rapporto fra turismo e aree protette, fra sostenibilità e criticità, tratterà il convegno in programma nella mattinata di sabato 16 novembre, con inizio alle ore 9.30, introdotto dal presidente di Federparchi Lombardia Marzio Marzorati e moderato dal presidente del Comitato scientifico di Sondrio Festival Nicola Falcinella, che vedrà gli interventi, tra gli altri, dell’antropologo Annibale Salsa e del glaciologo Claudio Smiraglia. Nel programma dell’edizione 2024 di Sondrio Festival anche i laboratori, per adulti e per bambini, presentazioni di libri, spettacoli teatrali, concerti e tre giornate di energia e natura dal 22 al 24 novembre.
La Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi è organizzata da Assomidop, che riunisce al suo interno Comune di Sondrio, Club Alpino Italiano, Bim dell’Adda, Parco delle Orobie Valtellinesi e Parco Nazionale dello Stelvio. È presieduta dall’assessore alla Cultura, Educazione e Istruzione del Comune di Sondrio Marcella Fratta ed è diretta da Simona Nava. Può contare sul sostegno di Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, Comunità Montana Valtellina di Sondrio e Fondazione Pro Valtellina. Gli sponsor sono Banca Popolare di Sondrio, Iperal, A2A, Acinque, Pezzini, Feval e Apf Valtellina. Il programma dettagliato, la presentazione dei documentari in concorso e tutte le informazioni sono disponibili sul sito internet www.sondriofestival.it.
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La presentazione ufficiale si è svolta giovedì 30 ottobre, nella Sala consiglio di Palazzo Pretorio, alla presenza di Marcella Fratta, presidente di Assomidop e assessore alla Cultura, Educazione e Istruzione del Comune di Sondrio, Doriano Codega, presidente del Parco delle Orobie Valtellinesi, Valeria Garozzo, consigliere Fondazione Pro Valtellina, Mina Bartesaghi, responsabile Relazioni esterne Banca Popolare di Sondrio, Nicola Falcinella, presidente del Comitato scientifico di Sondrio Festival, Maurizio Gianola, componente del Comitato scientifico e fondatore di Sondrio Festival, Lucia Simonelli, responsabile turismo di Apf Valtellina, Simona Nava, direttore di Sondrio Festival. Il vicepresidente di Acinque Marco Canzi ha fatto pervenire una nota che è stata letta dall’assessore Fratta.
Marcella Fratta
«Come Comune di Sondrio e Assomidop siamo molto soddisfatti di questo programma decisamente ricco e all’insegna dell’internazionalizzazione: è una rassegna riconosciuta per la sua importanza e questo non può che farci piacere. Arricchisce la nostra città, è presente nelle scuole e diventa generatore di idee per molte persone che si propongono per avere spazio. Sondrio Festival è entrato nel cuore degli spettatori con il suo messaggio: la natura dà benessere ma ha bisogno di cura e tutela. Vogliamo infondere un messaggio di fiducia e di speranza: insieme possiamo trovare delle soluzioni per salvaguardare la natura».
Doriano Codega
«Teniamo molto alla nostra presenza, sia come soci sia come membri attivi per una rassegna che ha saputo raccontare molto bene i luoghi della natura, appassionando gli spettatori. Con Sondrio Festival, come Parco delle Orobie condividiamo un obiettivo comune: sensibilizzare la popolazione per la salvaguardia della natura. Lo perseguiamo promuovendo azioni utili per preservarlo e tramandare questo straordinario patrimonio alle nuove generazioni, come i Mercoledì del parco e l’educazione nelle scuole».
Valeria Garozzo
«Come Fondazione Pro Valtellina apprezziamo il lavoro svolto in questi anni da Sondrio Festival che va nella direzione della nostra missione di migliorare la qualità della vita delle persone con la cultura, di favorire una maggiore consapevolezza sui temi legati alla natura. Il progetto è stato selezionato tra i più meritevoli tra quelli presentati sul bando “Cultura e ambiente”, in quanto ha il pregio di fare cultura, di veicolare i messaggi per la conservazione e la tutela della natura e per la sostenibilità, temi centrali dei quali non si parla mai abbastanza».
Mina Bartesaghi
«Come banca ci sentiamo particolarmente uniti e consonanti con Sondrio Festival. Abbiamo buone pratiche comuni e la tutela dell’ambiente è nel dna della Banca Popolare di Sondrio. Siamo sponsor e attori convinti da molti anni. In questa edizione presentiamo l’annuale pubblicazione di Habitat, un volume di cento pagine con il contributo di affermati scienziati e scrittori, che vuole essere un valido strumento di divulgazione per cementare la comune consapevolezza sul tema della sostenibilità. Quest’anno è dedicata a “Uomini e pianeta. La sfida della sostenibilità”: la brochure verrà presentata in due incontri, nella prima serata del 15 novembre e giovedì 21».
Marco Canzi
«È con vero piacere che anche quest’anno Acinque sceglie di legare il proprio brand a Sondrio Festival, proseguendo nell’intensa collaborazione che la vede affiancare il Comune di Sondrio in tutte le sue più importanti iniziative culturali. Sondrio Festival rappresenta una straordinaria vetrina per la promozione dei più autentici valori culturali e ambientali dell’area alpina, delle sue ricchezze paesaggistiche, del suo patrimonio unico di risorse naturali. Una manifestazione che è cresciuta nel tempo e ha assunto una valenza internazionale, catalizzando l’attenzione di operatori, cittadini, turisti e media. Per un’azienda come la nostra, essere partner di questo ricco e articolato programma di eventi significa sottolineare una volta di più il nostro rapporto con Sondrio, con le sue istituzioni e con la sua comunità, nella consapevolezza che è attraverso l’energia della cultura che passa il futuro dei nostri territori».
Nicola Falcinella
«In questa edizione, la componente italiana del concorso è nutrita e di alto livello, e anche la Valtellina è rappresentata dal documentario di Oreste Forno “Tra i nidi delle aquile”, mentre a promuovere il vero spirito di Sondrio Festival è il filmato su una zona dell’Amazzonia devastata dall’uomo che è diventata protetta e sta rinascendo. Sono molte anche le proposte fuori concorso, come il documentario di Mario Brenta, allievo e collaboratore di Ermanno Olmi, nonché grande amico della nostra rassegna, dal titolo “Dietro la porta”».
Maurizio Gianola
«Abbiamo la necessità di aprire le menti dei nostri ragazzi. Proprio loro e l’internazionalizzazione sono stati i motori della decisione di creare Sondrio Festival all’indomani della tragedia dell’alluvione, nel 1987, quale risposta alla natura che ci chiede di guardarla con occhi diversi. Il cinema, con il suo linguaggio universale, è il mezzo ideale per sensibilizzare le persone».
Lucia Simonelli
«Come Azienda per la Promozione e la Formazione della Valtellina teniamo molto che gli eventi che vengono organizzati da qui al 2026 cavalchino lo spirito olimpico. Con Sondrio Festival abbiamo condiviso l’idea di inserire l’ingrediente olimpico in un’iniziativa che sarebbe riduttivo definire spettacolo teatrale: è una narrazione culturale, che parlerà di valori olimpici collegati agli alunni delle scuole».
Simona Nava
«In questa edizione presentiamo ospiti diversi tra loro per linguaggio, provenienza e professione per rafforzare l’idea di un festival che riesce a essere trasversale, pensato per raggiungere tutti, bambini e adulti, che punta sull’interazione e sulla divulgazione. In proposito vorrei segnalare la grande mostra sui felini attraverso la quale raccontiamo una fauna molto lontana da noi».