Si è conclusa ufficialmente la raccolta firme per richiedere il reintegro di Bruno Spechenhauser alla dirigenza dell’Istituto Alberti di Bormio. Riconfermato a capo dell’Alberti nel luglio scorso per i prossimi tre anni, Spechenhauser è stato sospeso dal servizio dall’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, diretto dalla dott.ssa Luciana Volta, in attesa degli esiti del procedimento giudiziario che lo vede coinvolto insieme ad altri dirigenti e che ha portato all’arresto dell’ex provveditore di Sondrio Fabio Molinari, accusato di concussione, induzione indebita, peculato e turbativa d’asta.
Il procedimento disciplinare instaurato nei confronti del Dirigente è stato, con valutazione assolutamente condivisibile dell’USR, immediatamente sospeso, in attesa del doveroso accertamento dei fatti in sede di procedimento penale. La sospensione cautelare – discrezionale – è stata invece disposta dall’USR in virtù della necessità di tutelare l’immagine, latu senso intesa, della scuola; in altri termini era stato ipotizzato il rischio di un danno di immagine legato alla continuità dell’attività del Dirigente.
Vale la pena di ricordare che tale potenziale danno non era però stato ritenuto sussistere quando, a procedimento penale già iniziato, con notevole clamore mediatico e diffusione delle notizie a mezzo stampa, venivano conferite al dr. Spechenhauser le reggenze su altri istituti.
L’importante manifestazione di stima e i concreti atti a supporto della raccolta firme smentiscono però il tanto temuto danno di immagine che, invece, sembra si possa delineare proprio nell’attuale sospensione dal servizio del dirigente.
La lettera con la richiesta di revoca della sospensione al Dirigente Spechenhauser, che sarà inviata in questi giorni al Ministro dell’Istruzione Valditara, è stata sottoscritta da oltre 2800 persone che hanno avuto modo di aderire alla petizione recandosi in uno dei 32 punti di raccolta firme dislocati tra Livigno e Sondrio.
La pagina Facebook, sulla quale sono stati riportati puntualmente gli aggiornamenti sulla petizione e sull’operato del dirigente Spechenhauser, ha superato il migliaio di iscrizioni e ha registrato oltre 100 mila contatti. Centinaia i commenti sul lavoro svolto da Spechenhauser che hanno sottolineato l’apprezzamento delle persone per chi non si è mai risparmiato per il bene degli studenti e della Scuola.
Oltre ad essersi distinto, come insegnante prima e in veste di dirigente dal 2018, per la capacità di ascolto nei confronti dei ragazzi, delle loro famiglie, degli insegnanti, è stata rimarcata la sua apertura e disponibilità a collaborare con enti e associazioni del territorio, la sua determinazione nel sostenere iniziative culturali di ampio respiro sempre in un’ottica di scambio e di dialogo. Tra i suoi obiettivi quello di rendere l’Istituto Alberti un riferimento culturale anche per chi ha concluso il proprio percorso scolastico, per farlo diventare un’agorà del sapere interculturale e intergenerazionale. Anche per questo motivo la sua sospensione non tocca solamente la cerchia degli studenti e delle loro famiglie, ma l’intera comunità dell’Alta Valtellina privata di un’importante figura di riferimento per il territorio.
La richiesta di revoca della sospensione non entra nel merito del procedimento giudiziario in cui Spechenhauser è coinvolto, che naturalmente dovrà fare il suo corso; l’istanza di reintegro del dirigente Spechenhauser nelle sue mansioni non intende nemmeno tradursi in una indiretta critica nei confronti dell’attuale dirigente reggente dell’Istituto Alberti che si è trovata a gestire un Istituto particolarmente complesso. Ma proprio a causa del numero di studenti iscritti e della struttura articolata dell’Istituto non sembra opportuno affidare l’onere della sua gestione ad un reggente che di fatto si trova costretto a seguire contemporaneamente due Istituti molto impegnativi e lontani tra loro 65 Km, curando per entrambi gli aspetti organizzativi, gestionali, burocratici e relazionali. Una dirigenza stabile all’Istituto Alberti sarebbe più che mai necessaria in questo momento, anche in vista delle ormai prossime Olimpiadi invernali del 2026: l’Istituto, che vede al suo interno anche un plesso con l’Indirizzo professionale alberghiero, proprio in questa occasione potrebbe fare la differenza diventando parte integrante della rete territoriale che dovrà far fronte alle esigenze dettate dall’evento sportivo. Già da diversi anni, anche su impulso del Dirigente Spechenhauser, i docenti e gli studenti curano il servizio di catering che riguarda le annuali gare di Coppa del Mondo di Sci Alpino che si svolgono sulla mitica pista Stelvio.
La sentita partecipazione della comunità all’iniziativa esprime preoccupazione di fronte alla compromissione della credibilità di un cittadino prima che un iter giudiziario abbia inizio e manifesta un civile e responsabile dissenso nei confronti delle disfunzioni degli apparati amministrativi e burocratici.
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