«Ho appreso con sorpresa e sconcerto del cambio alla direzione generale dell’Asst Valtellina e Alto Lario, sancito oggi con la delibera della Giunta regionale su proposta dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso. Dopo un anno soltanto, il direttore generale Monica Fumagalli lascia l’Azienda Sociosanitaria Territoriale per assumere analogo incarico all’Ats Montagna: si tratta di un avvicendamento che non trova spiegazioni visto l’egregio lavoro svolto, seppure in una situazione di evidente difficoltà per la sanità locale. Ringrazio l’avvocato Fumagalli per l’impegno profuso, la disponibilità al dialogo con noi amministratori pubblici e i progetti avviati: siamo confortati, perché potrà continuare a lavorare per la sua e la nostra valle, ma non sollevati, pensando alla nostra Asst e ai nostri ospedali.
In una congiuntura sfavorevole per il settore, la sanità di montagna risulta essere ulteriormente penalizzata e la discontinuità alla guida dell’Azienda non potrà che acuire i problemi. Una manager di provata capacità,qual è la dottoressa Ida Ramponi, avvalorata dagli eccellenti voti ottenuti nelle sue precedenti esperienze e dalla stima di cui gode, necessiterà comunque di tempo per conoscere la realtà locale, nella sua complessità e nella sua atipicità rispetto a quelle della pianura. Siamo molto preoccupati, perché ogni nuovo inizio comporta cambiamenti e assestamenti che non potranno avvenire seduta stante: il tempo è proprio ciò di cui i servizi sanitari oggi difettano, perché i cittadini hanno bisogno di risposte certe e immediate. Sulla base di queste considerazioni, ritengo necessario un confronto tra la Conferenza dei Sindaci dell’Asst e l’assessore Bertolaso sul futuro della nostra sanità e sugli importanti progetti in corso.
Auguro buon lavoro all’avvocato Fumagalli per Ats Montagna e alla dottoressa Ramponi per Asst Valtellina e Alto Lario e garantisco la mia completa disponibilità a collaborare nel portare istanze al fine di assicurare l’alta qualità dei servizi sanitari nell’interesse dei cittadini».
Questa notte intorno alle due è scattato l'allarme in codice rosso, quando un uomo di 59 anni è caduto dal letto a castello in un rifugio della Valmalenco, picchiando violentemente la testa. È partita subito una squadra territoriale del CNSAS - Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, con il SAGF - Soccorso alpino Guardia di finanza; sul posto l’elisoccorso di Como di AREU - Agenzia regionale emergenza urgenza. I tecnici […]