Non si arrestava più l’ondata di furti che da settimane stava colpendo diverse farmacie della Valtellina. I ladri, che agivano a bordo di biciclette, sembravano aver messo a segno un vero e proprio piano criminale, prendendo di mira le farmacie dei paesi della valle. Il loro modus operandi era sempre lo stesso: dopo aver effettuato dei sopralluoghi, si introducevano nei locali nottetempo, sfondando le vetrine e rubando i soldi dalla cassa.
La scorsa notte, intorno alle 23:45, i tre ladri hanno colpito la farmacia di Poggi Piano, forzando la porta d’entrata e rubando il denaro dalla cassa dopo essere entrati strisciando sul pavimento. Sono poi fuggiti dalla porta posteriore, hanno raggiunto la strada statale in sella alle loro biciclette e si sono diretti a Castello dell’Acqua. Qui hanno tentato di sfondare la porta di un’altra farmacia con il coperchio di un tombino, ma sono stati sentiti da un vicino Roberto Zitti, proprietario dell’autofficina Zitti che ha dato subito l’allarme.
I tre sono quindi scappati nei boschi lungo il sentiero Valtellina, inseguiti dalle forze dell’ordine che, prima hanno seguito le tracce delle biciclette lasciate sulla strada ghiacciata, poi, una volta trovate le biciclette, hanno inseguito i malviventi che hanno proseguito a piedi nei boschi. Per stanarli, le forze dell’ordine hanno utilizzato anche droni e droni termici (del nucleo droni della Protezione Civile)
Due dei tre giovani, di origine nordafricana e con ogni probabilità minorenni, sono stati quindi arrestati mentre il terzo è ancora in fuga.
Il sesto colpo è stato quello fatale. Percorrevano il Sentiero Valtellina in bicicletta, operavano dei veri e propri sopralluoghi nei paesi adiacenti e prendevano di mira le farmacie. Un metodo consolidato, come già riportato da TSN nei giorni scorsi, con lo sfondamento delle vetrine da cui accedevano ai locali commerciali: pietre, sassi e per ultimo il coperchio di un tombino. Dopo Montagna Piano, Albosaggia, Berbenno, Bianzone e Villa di Tirano. […]
