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Comunicazione su OPS BPER del Comitato per l’autonomia e l’indipendenza della Banca Popolare di Sondrio

today11 Febbraio 2025

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popolare sondrio bps
In data 6 febbraio 2025 BPER ha annunciato il lancio di un’offerta di scambio volontario (OPS) sulla totalità delle azioni di Banca Popolare di Sondrio per un valore totale di 4,3 miliardi di euro (carta contro carta).

L’offerta, che è condizionata alle autorizzazioni regolamentari previste dalla normativa, è finalizzata ad acquisire una partecipazione almeno superiore al 50% del capitale sociale di BPS al fine di esercitare il diritto di controllo. BPER si è altresì dichiarata disponibile ad accettare una adesione pari al 35% del Capitale che, in considerazione della conformazione dell’azionariato di BPS, consentirebbe comunque a BPER di esercitare un’influenza dominante su BPS.

Nel caso in cui, per effetto delle azioni portate in adesione alla Offerta o acquistate fuori della stessa, BPER venga a detenere una partecipazione complessiva superiore al 90% si procederà con il delisting di BPS dalla Borsa Valori di Milano.

Si prevede che l’offerta si completi nella seconda metà del 2025 e che la piena integrazione si possa realizzare entro la fine del 2025. A pag. 21 dell’offerta, si legge chiaramente che l’obiettivo è “procedere nel minor tempo possibile…con la fusione per incorporazione” di BPS in BPER.

Di conseguenza, la Banca Popolare di Sondrio verrà, in poco tempo, cancellata, e con essa la sua storia fatta di 154 anni di bilanci in utile, anche durante le grandi guerre, e di continua crescita dell’occupazione e del numero degli sportelli al servizio di famiglie, imprese e territori.

Nell’offerta si fa riferimento a costi di integrazione una tantum per 400 milioni e risparmi di costi a regime per circa 190 milioni (ovvero circa il 30% dei costi operativi totali annui di BPS): quanti di questi costi si riferiscono a chiusura di filiali e riduzione del personale?

Il Comitato per l’Autonomia e l’Indipendenza della BPS (costituito il 31 agosto 2021), da sempre impegnato a favore dell’autonomia e della indipendenza della BPS, impegno che si è andato ulteriormente rafforzando anche grazie agli eccellenti risultati realizzati dalla Banca, alla fondatezza, chiarezza e affidabilità del suo Piano Strategico, con conseguente forte apprezzamento del titolo a beneficio di tutti gli azionisti, ritiene che l’offerta della BPER non risponda ad obiettivi utili alla BPS, ai suoi azionisti, al territorio, alle categorie produttive della Valtellina e degli altri territori dove opera la BPS.

Nessuna delle motivazioni addotte dalla BPER e che di solito vengono utilizzate e strumentalizzate in situazioni analoghe ha, nel caso di BPS, il minimo fondamento: economie di scala, valorizzazione del brand, sinergie operative sono tutte argomentazioni, nel nostro caso, infondate e inconsistenti.

L’unico obiettivo vero dell’operazione è di spostare altrove i centri di comando e così appropriarsi dei risparmi e dei profitti della Valle e dei Territori in cui opera BPS e ciò ad unico ed esclusivo vantaggio e arricchimento di pochi soggetti finanziari, i loro azionisti e i loro alti dirigenti impegnati in un’operazione di puro potere.

L’operazione quindi nel suo insieme è distruttrice di valore ed è ostile alla Banca come è comprovato dal fatto che chi ha ora orchestrato l’operazione ostile e dannosa ha, nel recente passato, ripetutamente dichiarato il suo favore per l’autonomia e l’indipendenza della BPS.

L’operazione non è dissimile, nella sostanza, da altre da poco lanciate ed attualmente in corso, come quelle contro la BPM e contro Mediobanca, tutte operazioni distruttrici di valore, a vantaggio di pochi protagonisti di questo Far West finanziario.

Il sistema economico italiano, ad alta prevalenza di piccole e medie imprese, si ritroverà un sistema bancario tra i più concentrati in Europa, se non il più concentrato: una situazione totalmente contrapposta all’interesse del Paese.

Sono questi i motivi per cui noi auspichiamo e speriamo che i tanti azionisti della BPS rifiutino questa operazione perdente per loro, per la loro storica banca, per il loro territorio, per il nostro Paese.

 







Written by: Elena Botta

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