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Disservizi ferroviari. alcune considerazioni del Comitato “Treni in orario” dopo gli incontri in regione e con il Prefetto di Sondrio

today7 Marzo 2025 73

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treni tsn
Prima di entrare nel merito dell’incontro in Regione e di quello con il Prefetto di Sondrio, pare utile soffermarsi sulle righe conclusive di una dichiarazione
dell’assessore ai trasporti Franco Lucente riportata in un articolo de La Provincia del 6 marzo. Il passaggio è illuminante per capire come l’assessore intende le relazioni tra le istituzioni e la società. A chiusura di un ragionamento nel quale tesse le lodi di sé e dell’operato della Regione, Lucente dice “Il resto è solo mera propaganda dannosa e pericolosa, utile solo a diffondere messaggi fuorvianti”. Non sfugge il tono intimidatorio nei confronti dell’autore di un recente articolo de La Provincia dove compare nel titolo l’espressione “Treni da incubo” e, per estensione, verso chiunque muova qualche rilievo critico a chi esercita il potere in Lombardia. Per fortuna non tutti gli interlocutori istituzionali sono della stessa stoffa di Lucente, come si è potuto constatare negli incontri il 5 a Sondrio con il Prefetto e il 4 a Milano con il sottosegretario Mauro Piazza, delegato dal presidente Fontana a conferire con il Comitato in occasione della consegna delle firme in Regione. Il Prefetto ha espresso un sostanziale apprezzamento per l’iniziativa del Comitato, che ha dato voce al motivato e legittimo malcontento degli utenti. Ciò non le ha impedito di esporre una valutazione opposta a quella del Comitato sulle responsabilità di Regione Lombardia, che secondo il Prefetto ha dimostrato impegno indirizzando cospicui investimenti per l’ammodernamento della linea Milano-Tirano e conseguendo risultato apprezzabili nel superamento dei disservizi registrati nei mesi immediatamente successivi alla riapertura del servizio dopo il blocco estivo. I disagi che ancora ci saranno la prossima estate saranno ampiamente ripagati dai miglioramenti che seguiranno ai lavori. Tutto sommato dello stesso tenore, la posizione del sottosegretario Piazza, che non ha certo assunto nessuno degli atteggiamenti risentiti che invece traspaiono nell’intervista a Lucente. Una diversa valutazione delle responsabilità di Regione Lombardia era scontata, ma Piazza si è guardato bene dal denunciare come “propaganda dannosa e pericolosa” l’iniziativa del Comitato. Sono state consegnate in Regione ben 4120 firme, delle quali quasi i due terzi raccolte tra la gente nei mercati e in prossimità delle stazioni ferroviarie e neanche Fontana avrebbe potuto permettersi di ignorare il messaggio che tanti cittadini e cittadine hanno voluto trasmettere alla Regione per il tramite del Comitato. Terminata con la consegna delle firme la campagna “Treni in orario” il Comitato si riunirà nei prossimi giorni per decidere come proseguire l’iniziativa per un trasporto ferroviario efficiente e affidabile, ma una cosa è già chiara: la sfiducia nell’assessore esce rafforzata dalla sua recente intervista a La Provincia.







Scritto da: Elena Botta

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