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Secondo “no” della Soprintendenza allo svincolo della Sassella, il gruppo consiliare del PD: “Sindaco Scaramellini, non è il caso di studiare un’alternativa?”

today7 Marzo 2025

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sassella 3
INTERPELLANZA CON RISPOSTA SCRITTA

Svincolo della Sassella: nuove prospettive?

Premesso che:

  • Fra le infrastrutture previste in occasione delle Olimpiadi del 2026 c’è la

realizzazione di un nuovo svincolo in località Sassella;

  • Questo intervento è stato oggetto di discussione in Consiglio Comunale ed il

Sindaco ha rimarcato più volte la necessità e la condivisione del progetto

presentato, con la realizzazione di un cavalcavia;

  • La zona della Sassella è di elevato valore storico-naturalistico e sottoposta a tutela

paesaggistica.

Ricordato che:

  • In diverse occasioni il gruppo consiliare del PD e gli altri gruppi di minoranza, pur

manifestando la necessità di un intervento migliorativo della viabilità, hanno

evidenziato criticità in merito alla soluzione proposta ed hanno anche ricercato e

auspicato soluzioni alternative a quella prospettata del cavalcavia;

Evidenziato che:

  • Il 10 febbraio u.s. vi è stata l’espressione di un secondo diniego sulla compatibilità

paesaggistica dell’opera da parte della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e

Paesaggio del Ministero della Cultura (parere che si allega alla presente), dopo una

precedente contrarietà già formulata lo scorso anno;

  • Nella relazione che accompagna il parere negativo si legge che: “L’intervento è tale da

incidere negativamente, in misura che rimane molto sensibile, sui valori paesaggistici

espressi dalle presenze antropiche e naturali, attraverso la realizzazione di un ingente

insieme di manufatti stradali il cui disegno risponde a un insieme di esigenze viabilistiche e

urbanistiche, ma che per quanto riguarda gli aspetti paesaggistici risulta altamente

percepibile dal Santuario, dai percorsi e dall’insediamento a mezza costa, ed estraneo alla

conformazione del terreno e alle preesistenze.”

“Sebbene il contesto presenti nel fondovalle importanti porzioni di terreno urbanizzato e

infrastrutturato, l’introduzione del nuovo insieme di manufatti comporta un pesante

aggravio della situazione esistente, in quanto produce la saturazione di un’area posta tra

l’edificazione e il versante che ne mortifica le visuali e la percezione.” “Le modifiche

successivamente apportate che interessano la finitura della scarpata, l’altezza e

l’eliminazione delle barriere, e una modica riduzione di quota del sovrappasso, non

appaiono risolutive delle maggiori criticità sopra esposte. Alla risoluzione di tali negatività

non sembrano poter porre rimedio nemmeno eventuali opere di mitigazione consistenti in

alberature ad alto fusto che, sebbene possano ridurre l’impatto visivo della vista dal

Santuario e dai vigneti verso il nodo stradale, nell’altra direzione occluderebbero la vista

verso il monumento stesso”

“Occorre rilevare anche che le soluzioni alternative a quella in oggetto hanno riguardato nel

corso del procedimento solo il passaggio della SS 38 nella variante del sottopasso, scartata

per ragioni geologiche e idrauliche rappresentate come insuperabili e non un’eventuale

diversa rilocalizzazione dell’intero snodo spostata ad esempio verso ovest, laddove l’impatto

paesaggistico sarebbe potuto risultare inferiore. Ancora, sempre riguardo alla medesima

finalità di allontanamento dall’area soggetta a tutela, nessuna soluzione ha tenuto conto

della possibilità di utilizzo di spazi a servizio del centro commerciale ora adibiti a

parcheggio o della viabilità esistente tanto verso nord quanto verso sud parallela alla SS 38,

sacrificando e intervenendo di fatto solo sul paesaggio mentre l’area commerciale non è

interessata, quasi a modo di invariante, da alcuna modifica.”

Preso atto che:

  • A meno di un anno dall’apertura delle competizioni olimpiche l’avvio del cantiere per la realizzazione dell’opera non è ancora avvenuto;

Si chiede al Sindaco:

  • Un’opinione in merito al parere espresso dalla Soprintendenza;
  • Se, alla luce di quanto contenuto nel parere di cui sopra, non ritenga necessario proporre una revisione del progetto dell’intervento previsto, tenendo conto delle osservazioni proposte dalla Soprintendenza;
  • Se non ritenga necessario ed urgente convocare la competente Commissione Consiliare, per elaborare eventuali soluzioni alternative da proporre agli esecutori dell’intervento






Written by: Sara Baldini

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