Gian Michele Sassella, vicedirettore di Coldiretti Sondrio, è stato riconfermato alla presidenza dell’Ente Bilaterale Agricolo della Provincia di Sondrio (EBAS) per il prossimo triennio 2025/2028. Al suo fianco, nella vicepresidenza, sarà Walter Rossi di Flai Cgil.
La riconferma di Sassella arriva a seguito dei risultati positivi ottenuti negli ultimi anni, durante i quali EBAS ha consolidato il proprio ruolo di riferimento per il sostegno alle imprese e ai lavoratori agricoli del territorio. EBAS, istituito in applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti e del Contratto Provinciale di Lavoro, opera senza fini di lucro per garantire prestazioni sanitarie, welfare e integrazioni economiche in caso di malattia e infortunio per i lavoratori agricoli della Valtellina e della Valchiavenna.
L’ente, regolato dalla legge n. 30/2003 e dal d.lgs. 276/2003, si impegna a migliorare le condizioni di lavoro e a promuovere la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, in linea con le normative vigenti. Tra le principali funzioni di EBAS rientrano: – Lo svolgimento delle attività demandate all’Osservatorio provinciale e all’Organismo Paritetico Provinciale (OPP) per la salute e sicurezza sul lavoro; – La gestione dei RLST (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali) nominati nella provincia di Sondrio; – L’organizzazione di servizi bilaterali in tema di welfare, prestazioni e integrazione al reddito; – Il sostegno alla contrattazione e al miglioramento delle relazioni sindacali.
Gian Michele Sassella, nel commentare la riconferma, ha dichiarato: “Continueremo sulla scia dei buoni risultati ottenuti negli ultimi anni, con un’attenzione particolare alla tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Abbiamo altresì realizzato un opuscolo multilingue rivolto ai lavoratori agricoli, patrocinato da ATS, che rappresenta un passo importante verso una maggiore consapevolezza e prevenzione. La missione di EBAS resta chiara: garantire salute e sicurezza, promuovere la formazione e favorire l’incontro tra domanda e offerta nel settore agricolo, un obiettivo non sempre semplice in una provincia di confine come la nostra”.
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