L’evento organizzato dall’Automobile Club Sondrio sarà apertura del Trofeo Italiano Rally Girone B tornando all’interno del circus tricolore a quarant’anni dalla prima volta. Percorso che guarda alla tradizione con innovazione: 10 prove speciali e oltre 83 chilometri cronometrati.Si è svolta ieri sera, lunedì 24 marzo, all’Hotel Tremoggia di Chiesa in Valmalenco, la presentazione ufficiale del 68° Rally Coppa Valtellina, in programma il 26 e 27 aprile prossimi. Una serata partecipata e densa di contenuti, aperta a pubblico, piloti e operatori del settore, che ha ufficialmente alzato il sipario sull’edizione 2025 della seconda gara di rally più longeva d’Italia dopo la Targa Florio.
Organizzato dall’Automobile Club Sondrio grazie al sostegno importante di tanti partners, l’evento rappresenterà il primo appuntamento stagionale del Trofeo Italiano Rally Asfalto – girone B e della Coppa Rally di Zona 3 con coefficiente 1.5, motivo di grande orgoglio per l’intero comitato organizzatore, come sottolineato dal Presidente Andrea Mariani e dal Direttore Roberto Conforti. Si tratta infatti di un ritorno all’interno del circuito nazionale a quarant’anni dalla prima volta, datata settembre 1985.
Oltre ai vertici del locale AC erano presenti anche il Sindaco di Chiesa in Valmalenco Renata Petrella, il Presidente del Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco Dario Ruttico e il Direttore Roberto Pinna, il Sindaco di Montagna Roberto Menegola e il Sindaco di Lanzada Marco Negrini. Hanno partecipato in videoconferenza il Presidente di ACI Sport SPA Giulio Pes di San Vittorio, il Direttore di Gara Gianluca Marotta, i piloti Giordano Perego, Mauro Stagni, Mauro Finiguerra che si distinsero nell’edizione 1985 assieme all’ex pilota Enrico Gelpi, oggi Presidente dell’ACI Como.
La gara partirà da Chiesa in Valmalenco sabato 26 aprile alle 15:41 nella scenografica Piazza SS. Giacomo e Filippo, confermata per il secondo anno consecutivo come sede di partenza e arrivo del rally. Il Rally Coppa Valtellina 2025 propone un itinerario tecnico ed entusiasmante: 10 prove speciali per un totale di 83,52 km cronometrati, distribuiti su due giornate di gara per un totale di 325,21 chilometri.
Sabato 26 aprile si inizierà con la storica e affollatissima “Albosaggia” (2 km), vero antipasto di un sabato serale che vedrà i concorrenti affrontare due passaggi sulla “Mossini” (14,96 km), il secondo completamente in notturna, prima del riordino notturno a Sondrio. Domenica 27 aprile, spazio alla sostanza con due passaggi sulle classiche “Berbenno” (9,90 km), “Montagna” (8,55 km) e “Castello” (6,80 km), prima del gran finale con la spettacolare prova cittadina “Valmalenco Show” (1,10 km): un tributo al pubblico e al territorio, interamente tracciata tra le vie del paese. Da sottolineare i riordini in Piazza Garibaldi a Sondrio cornice di grande lustro.
La Coppa Valtellina conferma la propria vocazione di evento di territorio come ricordato a più riprese durante la presentazione. La gara si svolge nel cuore della Valtellina turistica, autentica e accogliente, che nel motorsport trova una vetrina perfetta anche fuori stagione. L’ospitalità delle strutture locali, l’enogastronomia rinomata – tra pizzoccheri, sciatt, bresaola e vini d’eccellenza – e il fascino delle Alpi lombarde fanno da cornice a una manifestazione sempre più centrale nel panorama nazionale. Con 18 mila presenze giornaliere, l’evento anticipa il connubio sportivo che vedrà protagonista la valle ancora una volta il prossimo inverno per i Giochi Olimpici Invernali.
A rafforzare questo legame con il territorio di questa 68^ edizione sarà il Trofeo dei Comuni. Nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’elenco iscritti, prevista nella settimana di gara, saranno abbinati alcuni piloti con i 14 Comuni che ospitano l’evento. In base alla classifica finale, sarà eletto un Comune vincitore che conserverà il Trofeo fino all’anno successivo.
Il quartier generale sarà allestito al Centro Sportivo del Rugby di Sondrio, mentre direzione gara e sala stampa troveranno posto a Palazzo Pretorio, in Piazza Garibaldi. Le iscrizioni apriranno giovedì 27 marzo tramite il portale ufficiale di ACI Sport e il sito www.rallyenter.it.Andrea Mariani Presidente Automobile Club Sondrio: “C’è grande lavoro in questo ultimo mese di vigilia prima della 68^ edizione della Coppa Valtellina. Abbiamo disegnato un percorso selettivo, che tocca 14 comuni e corre su prove storiche e nuovi ritorni a tributo della lunga storia dell’evento, il secondo più longevo d’Italia dopo la Targa Florio. Abbiamo trovato grande appoggio dal territorio, che si è messo a disposizione ed è pronto ad accogliere l’importante flusso di interesse che si genererà durante la competizione che torna a 40 anni dalla prima volta all’interno del calendario delle più importanti gare titolate tricolori”.
Renata Petrella Sindaco di Chiesa in Valmalenco: “Il territorio è entusiasta perché per il terzo anno ospitiamo il Rally Coppa Valtellina e ogni anno aggiungiamo qualcosa in più. Dopo il riordino di due anni fa, quest’anno saremo sede di partenza e arrivo oltre che della prova speciale spettacolo conclusiva. Siamo orgogliosi, il nostro spirito di accoglienza sarà protagonista anche questa volta. Lo scorso anno abbiamo avuto una partecipazione massiccia sia di locali che di tante persone che hanno raggiunto Chiesa in Valmalenco per l’occasione e l’augurio è di venirci a trovare anche quest’anno”.
Michele Diasio Assessore allo Sport, al Turismo e alle Olimpiadi 2026 del Comune di Sondrio “Siamo orgogliosi di ospitare la Coppa Valtellina, una manifestazione storica che vanta numerosi appassionati e che richiama piloti e pubblico da tutta Italia. Per Sondrio e per la Valtellina rappresenta un’opportunità per farsi conoscere e apprezzare presso un pubblico sempre più ampio. Rendiamo merito agli organizzatori che con impegno e passione propongono ogni anno un evento sportivo tra i più longevi in provincia di Sondrio. Gli eventi sportivi di carattere nazionale sono una leva importante del marketing turistico e la Coppa Valtellina, per l’eco mediatica che la caratterizza, rientra tra gli appuntamenti più importanti del calendario”
Correvano gli anni 80 ed alcuni pionieri della biodiversità (termine allora ancora sconosciuto) si avventurarono in un progetto tanto ambizioso quanto impegnativo, utilizzando i computer dell’epoca (leggi cervello, modelli matematici, mani e calcolatrici!). Di cosa stiamo parlando? Della reimmissione sulle alpi Orobie di una specie iconica, frequentatrice stabile di altitudini elevate e di rocce impervie e scoscese, che da almeno cinquant’anni aveva visto il suo totale declino: lo stambecco. Il […]
