“Gaza non deve morire”. Sabato 14 a Sondrio manifestazione provinciale

Sabato 14 giugno si terrà a Sondrio alle ore 10:30 con partenza dal piazzale della Stazione la manifestazione provinciale chiamata GAZA NON DEVE MORIRE promossa da AssopacePalestina-Valtellina e Archivio 68,che ha raccolto in breve tempo numerosissime adesioni di Associazioni della società civile valtellinese, partiti, sindacati e singoli cittadini.
“L’intento della manifestazione – spiegano dalla due associazioni –  è quello di offrire uno spazio fisico a quante/i sentono il bisogno di esprimere ad alta voce la loro indignazione per quanto ormai da 20 mesi sta accadendo a Gaza, un genocidio che si compie davanti agli occhi di tutti, perfettamente, tragicamente documentato e denunciato come tale da autorevoli studiosi, associazioni come Amnesty International e dalla Relatrice Speciale dell’ONU per i Territori Palestinesi Occupati Francesca Albanese.
Tutto questo, va detto, con la complicità dei governi occidentali, quello italiano ed europeo compresi, che non hanno mai smesso la compravendita di armi con Israele.
L’assedio, i bombardamenti continui, la distruzione intenzionale di abitazioni, scuole ed edifici adibiti a ricovero per sfollati, i trasferimenti forzati, la distruzione degli ospedali, la fame usata come arma di guerra non sono più tollerabili, la cittadinanza globale, a livello planetario, lo sta dicendo, sta facendo sentire la sua voce.
Questa manifestazione, anche nella nostra piccola provincia, è il luogo per quante/i hanno a cuore l’umanità, il rispetto della legalità internazionale, della giustizia e dei diritti umani, e non sono più disposti a tacere, a
guardare dall’altra parte, ma intendono farsi sentire, per spingere all’azione i governi affinché cessi il genocidio, sia dato libero accesso agli aiuti umanitari distribuiti dalle agenzie dell’Onu e grandi ONG già presenti nella
striscia, da anni per non dire decenni preposti a tale compito, si ponga fine alla pulizia etnica in corso a Gaza e nei Territori Occupati e alla compravendita di armi con Israele, vengano adottate sanzioni nei confronti del governo israeliano e si riconosca lo Stato di Palestina”.