L’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, ha incontrato, all’Ospedale Niguarda di Milano, Adam, il giovane paziente palestinese di 11 anni, giunto ieri dalla Striscia di Gaza con un volo dell’Aeronautica Militare e attualmente ricoverato presso la struttura milanese. Il ragazzo è arrivato in Lombardia insieme ad altre due minori, anch’esse provenienti da Gaza e attualmente affidate alle cure del Policlinico di Milano e dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
All’incontro hanno partecipato anche il direttore generale dell’Ospedale Niguarda, Marco Zoli, il direttore sanitario, Giuseppe Sechi, la pediatra Chiara Moretti, e il presidente della comunità palestinese in Lombardia, Khadher Tamini.
I tre minori, accolti nelle strutture lombarde nell’ambito di un intervento sanitario umanitario, presentano condizioni cliniche complesse ma stabili. Adam ha riportato fratture agli arti superiori e presenta un quadro neurologico che richiederà ulteriori approfondimenti. Le due bambine evidenziano traumi toracici e fratture multiple e sono in corso trattamenti multidisciplinari. Tutti e tre risultano fortemente provati sul piano psicologico, a seguito delle gravi esperienze vissute nei territori di provenienza. Regione Lombardia ha già attivato le necessarie forme di supporto psicologico in coordinamento con le rispettive équipe ospedaliere.
“Abbiamo fatto una riunione di coordinamento con i tre ospedali che stanno ospitando i bambini – ha detto Bertolaso al termine della visita – e la notte è trascorsa tranquillamente. Hanno incominciato a fare le prime visite e i primi esami. Ci preoccupa un po’ la bambina che sta al Papa Giovanni a Bergamo perché ha subìto delle lesioni molto serie da scoppio di bomba. Ha anche qualche lesione degli organi interni ed è in terapia intensiva. La stanno curando soprattutto per quello che riguarda il rischio di infezioni”.
“La ragazza che è ricoverata al Policlinico – ha aggiunto l’assessore – ha cominciato a fare anche lei i controlli, a Gaza le è già stato asportato un polmone, quindi ha problemi di riabilitazione più tutta una serie di fratture”.
“Ho visto Adam – ha ribadito Bertolaso – che stava giocando con il Lego realizzando una Ferrari solo con la mano destra perché la mano sinistra è completamente bloccata. Ha una frattura del braccio e una serie di lesioni ai nervi in valutazione. La mamma, che mi ha detto quanto bravo sia Adam a risolvere il cubo di Rubik, è insieme a lui, ed è molto grata per quello che stiamo facendo. Tutti e tre sono coccolati come meritano. Ci stiamo occupando soprattutto anche delle famiglie, delle mamme e dei genitori”.
“La diplomazia italiana – ha aggiunto Bertolaso – ha fatto un lavoro straordinario e di questo ringrazio il ministro Tajani. Infatti credo che siamo l’unico Paese che in questo momento stia accogliendo i bambini che hanno subito dei traumi, hanno perso i genitori o uno dei due genitori e comunque sono in condizioni serie. E questo è stato possibile grazie all’intervento della Farnesina, al lavoro della diplomazia italiana. C’è tutto un importante lavoro diplomatico”.
“Voglio ricordare – ha evidenziato l’assessore al Welfare – che la mamma di Adam, come sapete, ha ricevuto decine di offerte per essere accolta in tanti Paesi europei e anche fuori dall’Europa. Lei ha deciso di optare per l’Italia. Milano e la Lombardia l’hanno accolta a braccia aperte e con il consueto grande spirito di solidarietà”. |