Ambiente e Territorio

Sondrio: inaugurata in via Bassi la “Casa della Speranza”, nuovo progetto di housing sociale per famiglie in difficoltà

today27 Giugno 2025

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Taglio del nastro

Riqualificato lo storico edificio dell’ex orfanotrofio maschile: ricavati quattro appartamenti destinati all’inclusione abitativa.

Un passo concreto verso l’inclusione sociale e la coesione urbana: è stata inaugurata oggi in via Bassi a Sondrio la “Casa della Speranza”, una nuova struttura di housing sociale destinata a ospitare famiglie in temporanea difficoltà abitativa, con particolare attenzione a donne sole con figli.

Il progetto, promosso dal Comune di Sondrio in collaborazione con la Fondazione Orfanotrofio Maschile, si inserisce nella Missione 5 del PNRR – Inclusione e Coesione e rappresenta un esempio virtuoso di rigenerazione urbana a fini sociali. L’intervento ha comportato un investimento complessivo di 1,1 milioni di euro, di cui 890 mila per i lavori di riqualificazione edilizia dell’ex orfanotrofio e 210 mila euro per la gestione sociale, affidata alla Cooperativa Forme.

Quattro alloggi per sostenere percorsi di autonomia

Dalla ristrutturazione dell’edificio, classificato di pregio architettonico, sono stati ricavati quattro appartamenti – due bilocali, un trilocale e un ulteriore bilocale con ufficio – pronti ad accogliere fino a quattro nuclei familiari, per un totale di dodici persone. L’obiettivo è offrire non solo una risposta immediata al bisogno abitativo, ma anche un percorso di accompagnamento verso l’autonomia, favorendo l’integrazione sociale nel contesto cittadino.

Le famiglie saranno accuratamente selezionate, con priorità a situazioni di emergenza abitativa temporanea, e affiancate da un supporto educativo e sociale continuo.

Un progetto nato dal lavoro condiviso tra istituzioni e terzo settore

A concepire e promuovere l’iniziativa era stata l’Amministrazione Scaramellini già nel precedente mandato, individuando nella riqualificazione dell’ex orfanotrofio una doppia opportunità: recuperare uno stabile in disuso e rispondere a un crescente bisogno sociale. Grazie a una convenzione ventennale, la Fondazione ha concesso l’immobile in comodato d’uso gratuito al Comune, garantendo l’investimento pubblico.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato il sindaco Marco Scaramellini, don Christian Bricola, presidente della Fondazione, il presidente della Cooperativa Forme Federico Marveggio, l’architetto Massimo Palladini, progettista dell’intervento, e l’assessore ai Servizi Sociali Maurizio Piasini.

Riqualificazione nel rispetto della storia

Costruito nei primi anni del Novecento, l’edificio è stato oggetto di una riqualificazione funzionale e architettonica che ha preservato gli elementi storici originari. La distribuzione interna è stata completamente ripensata per garantire unità abitative moderne e indipendenti, con l’aggiunta di un nuovo corpo scala esterno per accedere al secondo piano.

La Cappella dell’Annunziata, adiacente all’edificio, risale invece al XVIII secolo ed è parte integrante del patrimonio storico della zona.







Scritto da: Giuliano Padroni

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