MOGAST torna nel 2025 con la sua 9ª edizione, confermandosi tra gli eventi cicloturistici più iconici delle Alpi. Nato nel 2016 da una sfida tra amici – valtellinesi trapiantati a Berlino e berlinesi innamorati del ciclismo – oggi MOGAST (acronimo di Mortirolo, Gavia e Stelvio) è un appuntamento imperdibile per chi ama la montagna, la fatica vera e l’autenticità.
Nel corso degli anni, l’evento è cresciuto in modo esponenziale, pur mantenendo uno spirito familiare, conviviale e profondamente legato al territorio valtellinese. A dimostrarlo sono i numeri dell’edizione 2025: 120 iscritti da 8 Paesi diversi, con posti esauriti in poche ore e una lista d’attesa ancora più lunga.
Dal 27 al 29 giugno, ciclisti da tutto il mondo si sono ritrovati a Casa Natura a Sernio, cuore pulsante dell’evento, per condividere salite, emozioni e buon cibo. Aperitivi, cene all’aperto, sorrisi, racconti. Un’atmosfera informale che rende questo evento molto più di una semplice impresa sportiva.
Il protagonista assoluto resta il Mortirolo da Sernio, apprezzato per la sua bellezza, la quasi totale assenza di traffico e la perfetta manutenzione grazie al Comune di Sernio. La partenza, come da tradizione, è stata accompagnata dalla benedizione di don Mauro Confortola, parroco dei sei campanili.
A fianco del trittico classico – Mortirolo, Gavia e Stelvio – si è affermato negli ultimi anni anche un affascinante percorso gravel: da Grosio al Passo Verva, passando dalla Decauville e arrivando fino al Passo dello Stelvio. Un’alternativa che conquista sempre più appassionati di cicloturismo sostenibile e turismo lento.
E proprio la sostenibilità è uno dei pilastri del MOGAST: molti partecipanti – in particolare tedeschi – raggiungono la Valtellina in treno fino al sud della Germania, per poi proseguire in bici fino ai tre giganti alpini. Alcuni si fermano per l’intera settimana, regalando al territorio un indotto turistico reale, fatto di pernottamenti, cibo e cultura locale.
Quest’anno, a causa della chiusura dello Stelvio, il percorso si è concluso a Cancano, con il suggestivo giro delle dighe: un finale mozzafiato, senza nulla togliere al valore della sfida.
Tra le novità più amate dai partecipanti, la realizzazione di un giornale fotografico di 24 pagine donato a tutti: un racconto emozionale tra foto, testimonianze, curiosità, e persino la ricetta originale dei pizzoccheri.
La collaborazione con l’Accademia del Pizzocchero di Teglio è ormai una presenza fissa e irrinunciabile: anima la cena del sabato con gusto, calore e tradizione, creando un legame profondo tra sport e cucina valtellinese.
I numeri dell’edizione 2025 parlano chiaro:
81 ciclisti dalla Germania
18 dall’Italia
7 dalla Svizzera
6 dagli Stati Uniti
3 dalla Francia, 3 dall’Olanda, 3 dall’Austria
1 dalla Danimarca
“La soddisfazione più grande – afferma Pierluigi Negri, direttore del Consorzio Turistico Media Valtellina – è vedere come un evento amatoriale cresca in qualità e visibilità, mantenendo l’identità autentica che lo contraddistingue. MOGAST è oggi un simbolo di cicloturismo sostenibile e di valorizzazione territoriale.”
Un ringraziamento speciale va a Bruno e Mauro dello staff MOGAST, al Comune di Sernio per la cura del tracciato, a Legambiente Lombardia per l’ospitalità e – ovviamente – all’Accademia del Pizzocchero di Teglio per aver reso l’esperienza ancora più unica.
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