Dopo il parere negativo della Soprintendenza, il Partito Democratico chiede una revisione del progetto in nome della sostenibilità e della tutela del paesaggio valtellinese.
Il PD interroga il Governo sullo svincolo della Sassella a Sondrio: serve un progetto sostenibile in vista delle Olimpiadi 2026. Stop al danno ambientale.
Un’interrogazione parlamentare per fermare un progetto contestato
Il Partito Democratico torna a sollevare dubbi sullo svincolo della Sassella, in località Sondrio, previsto lungo la Strada Statale 38, infrastruttura strategica in vista delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026.
La deputata Silvia Roggiani ha presentato oggi un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, chiedendo chiarimenti dopo la bocciatura da parte della Soprintendenza avvenuta a febbraio 2025. Il progetto, fortemente criticato per l’impatto paesaggistico e ambientale, secondo il PD necessita di una revisione partecipata e sostenibile.
Iannotti (PD Sondrio): “Serve un cambio di rotta immediato”
Michele Iannotti, segretario provinciale del PD e capogruppo in Consiglio comunale a Sondrio, lancia l’allarme:
“Lo svincolo risponde a un problema reale, ma non può essere realizzato in modo rigido e impattante. Vanno garantiti funzionalità, sostenibilità e integrazione nel paesaggio. Fermarsi ora è un atto di responsabilità”.
Roggiani: “Non si possono ignorare i pareri tecnici”
Anche l’on. Roggiani si schiera apertamente:
“Il parere della Soprintendenza è chiaro: l’attuale tracciato danneggia un’area di grande pregio come il santuario della Sassella e i terrazzamenti vitati. Il Governo ha il dovere di ascoltare il territorio e proporre soluzioni meno invasive”.
Morelli (PD): “Nessuna valutazione su soluzioni alternative”
Pierluigi Morelli, responsabile Infrastrutture e Ambiente del PD provinciale, aggiunge:
“Il progetto ignora possibilità alternative già urbanizzate, con un impatto ambientale evitabile. Il PD non è contro le infrastrutture, ma pretende coerenza e rispetto per il territorio”.
Olimpiadi 2026: occasione di sviluppo, non di consumo del suolo
“Milano-Cortina 2026 deve essere un’opportunità per dimostrare che sviluppo e tutela del paesaggio possono coesistere. La Valtellina non può essere sacrificata”, prosegue Roggiani.
Secondo il PD, l’attuale proposta progettuale non è all’altezza dell’evento internazionale in arrivo e rischia di compromettere irrimediabilmente il delicato equilibrio della zona.
Un errore che poteva essere evitato: la proposta del sottopasso del 2022
Morelli ricorda la proposta del sottopasso avanzata nel 2022 dalla minoranza in Consiglio comunale:
“Fu bocciata per presunti rischi idrogeologici, ma in quell’area ci sono parcheggi e magazzini interrati. Con le tecnologie di oggi, si poteva fare in sicurezza. Se fosse stata accolta, oggi l’opera sarebbe pronta”.
Il nodo di Castione Andevenno e la visione complessiva della viabilità
Iannotti avverte:
“Anche la rotatoria di Castione Andevenno deve rientrare nel progetto: senza una visione strategica complessiva, si sposta solo il problema. È inaccettabile spendere soldi pubblici senza pianificazione”.
La richiesta del PD: sospendere l’iter e ripartire da un progetto condiviso
Il Partito Democratico chiede con forza:
Stop immediato all’iter attuale
Revisione condivisa con territorio, tecnici e cittadini
Soluzioni realmente sostenibili per le Olimpiadi 2026
“Il tempo è già stato sprecato. Ora si deve voltare pagina e agire con responsabilità”, concludono Roggiani, Iannotti e Morelli.
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