Ambiente e Territorio

Sondalo. Aggiornamenti sul tema Chiesone da parte del Comune

today25 Luglio 2025 3

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Sondalo Valtellina Italy
Qui di seguito i chiarimenti rispetto al tema Chiesone resi noti dal Comune di Sondalo.

 

A seguito dell’incontro promosso dal gruppo “Siamo Sondalo” e delle recenti discussioni apparse sui
giornali e sui social, riteniamo necessario fornire alcuni chiarimenti, a fronte di informazioni
fuorvianti che stanno circolando, generando confusione con il solo obiettivo di screditare l’operato
dell’attuale amministrazione, la quale intende FINALMENTE risolvere la decennale questione della
riqualificazione dell’area del “Chiesone”.
Riqualificazione del sagrato ed ex casa parrocchiale:
L’intervento non è un segreto: era già stato annunciato come strategico e tra le priorità del nostro
programma durante la campagna elettorale.
Nulla è cambiato rispetto a quanto proposto allora: non si tratta quindi di una novità, ma del
proseguimento di un impegno già dichiarato ai cittadini, contenuto nel nostro programma fin dal suo
deposito, e di cui si sono gettate le basi nel corso dello scorso mandato.
Sviluppi attuali e accuse di mancate informazioni:
Ad oggi cos’è cambiato rispetto agli annunci dello scorso giugno vi starete quindi chiedendo. Questi
sono gli sviluppi in questo primo anno di mandato sul tema “chiesone”:
– sono ufficialmente arrivati i 3mln di contributo del Fondo Comuni Confinanti e sono stati
inseriti nella scorsa variazione di bilancio i primi 100.000 € per coprire le prossime spese;
– dopo vari sopralluoghi e confronti tra le parti sono stati completati i frazionamenti delle aree
che la Parrocchia donerà al Comune e ora si sta procedendo con la sistemazione dei documenti
per l’atto di donazione;
– il notaio, da noi incaricato, che ha redatto la bozza dell’atto di donazione, si sta occupando
delle verifiche formali delle aree oggetto di donazione e sta affinando la bozza dell’atto;
– è stato individuato il coordinatore del concorso di progettazione con il quale si definiranno
gli input progettuali che confluiranno nel concorso di progettazione in cui una giuria (e la
popolazione) decideranno quale sarà il progetto vincente per la riqualificazione dell’area
[rispetto alle informazioni che stanno circolando non abbiamo quindi ancora deciso nulla su
come sarà riqualificata l’area e la popolazione sarà informata e coinvolta];
– ci siamo attivati presso la Provincia per la richiesta di un contributo per il concorso di
progettazione nell’ambito dell’iniziativa di “Collaborazione tra la Provincia di Sondrio,
l’ordine degli Architetti e l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Sondrio per finanziare
Concorsi di Progettazione per la realizzazione di Opere Pubbliche”.
Smentite alle “fake news” e precisazioni:
Oltre a quanto indicato nei punti precedenti non è stato deciso né è stato possibile ad oggi fare nulla
di più. Per dovere di cronaca, e per correttezza nei confronti dei cittadini che hanno avuto davanti ai
loro occhi quello scempio per (almeno con il “nuovo chiesone”) quasi 30 anni, senza che nessuno si
preoccupasse di sistemarlo, ma che solo nell’ultimo anno sono costantemente bombardati di notizie
scorrette e tendenziose, riteniamo opportuno, con piacere e nella massima trasparenza, precisare
alcuni aspetti:
– ribadiamo con fermezza che nessuna decisione è stata ancora presa in merito alla
riqualificazione dell’area, né tantomeno verrà imposta ai cittadini “dall’alto”. Al contrario, i
cittadini verranno adeguatamente informati quando il Comune sarà ufficialmente proprietario
dei beni e potrà pianificare le successive fasi operative;
– le azioni intraprese fino ad oggi sono state condivise in piena trasparenza con la Parrocchia e
con la Diocesi di Como. Il percorso non è stato né segreto né unilaterale, ma aperto e
concordato con tutti i soggetti coinvolti;
– è solo grazie all’impegno dell’attuale amministrazione che è stato possibile reperire i 3 milioni
di euro destinati alla riqualificazione dell’area, fondi ottenuti tramite un accordo politico con
i Comuni limitrofi nell’ambito dei Fondi dei Comuni Confinanti, concordando sul
riconoscimento dell’intervento come strategico per lo sviluppo dell’intero comprensorio;
– i fondi ottenuti sono destinati unicamente alla proposta di riqualificazione dell’area del
Chiesone e dell’ex casa parrocchiale, contenuta nella scheda progettuale presentata
dall’attuale amministrazione. Pertanto, non è possibile riassegnare queste risorse ad opere
diverse da quelle indicate nella scheda progettuale da noi presentata;
– nessun costo dell’intervento ricadrà sulla cittadinanza. Chi afferma il contrario dimostra, nel
migliore dei casi, una scarsa conoscenza del funzionamento dei contributi pubblici oppure,
nel peggiore, diffonde consapevolmente informazioni false. Ribadiamo quindi con chiarezza
che le voci secondo cui l’operazione genererebbe debiti a carico delle future generazioni sono
totalmente infondate;
– attualmente, per questa iniziativa possiamo contare su 3 milioni di euro del Fondo Comuni
Confinanti. Il concorso di progettazione avrà come indicazione e premialità il rispetto di tale
importo per la realizzazione degli interventi principali. Tuttavia abbiamo presentato una
richiesta per un ulteriore milione di euro attraverso i fondi AQST provinciali. Qualora si
rendesse disponibile anche tale importo, questo ci permetterà di ampliare l’orizzonte di
intervento anche alle aree limitrofe come la viabilità in Via Vanoni e l’incrocio con Via Roma
e gli attigui giardini pubblici. In questo modo sarà possibile dare all’intervento un’impronta
ancora maggiore in termini di riqualificazione urbana dell’area e di fruizione pubblica della
stessa.
– qualora venga abbattuta la parte incompiuta del Chiesone – come è nostra intenzione, per
realizzare una nuova piazza pubblica – lo spazio risultante sarà accessibile a tutta la
cittadinanza. Le modalità di utilizzo saranno semplicemente regolate da una convenzione con
la Parrocchia, come è prassi in situazioni analoghe, vista la contiguità dell’area e la specificità
dell’attività svolta (di carattere ecclesiastico). È importante sottolineare che, con la donazione
dell’immobile, l’area diventerà a tutti gli effetti uno spazio pubblico – si veda, a titolo
esemplificativo, il piazzale/parcheggio pubblico antistante la Chiesa di S. Maria Maggiore.
Alla luce di ciò, smentiamo categoricamente quanto affermato dal Gruppo di minoranza e
riportato recentemente sulla stampa. “il Comune diventerebbe proprietario di tutta l’area
degradata e si farebbe carico della demolizione e ricostruzione dell’edificio incompiuto, per
poi rimetterlo a disposizione, unicamente, della parrocchia con una convenzione”;
– no, nonostante i reiterati solleciti, la Parrocchia non è stata nelle condizioni di riqualificare
l’area, né potrebbe oggi sostenere un investimento di tale entità, con il rischio concreto che la
situazione rimanga irrisolta per altri decenni. Al contrario, in quanto amministrazione
pubblica, abbiamo la possibilità di accedere a contributi significativi che ci permetterebbero
di affrontare e risolvere finalmente una questione tanto annosa quanto complessa;
– la proposta del Gruppo di minoranza apparsa sui giornali “Proponiamo di acquistare la Casa
parrocchiale coi fondi dei Comuni Confinanti e destinarla a uno spazio collettivo, permettere
alla Parrocchia, con il ricavato della vendita, di riqualificare autonomamente il Chiesone,
rimanendone unica proprietaria. Eviteremmo un intervento pubblico su un bene privato, che
potrebbe sollevare rischi giuridici e contabili (Corte dei conti) e vorremmo il coinvolgimento
della cittadinanza” mal si concilia con la realtà dei fatti, soprattutto con i valori del mercato
immobiliare attuale, e con i costi degli interventi necessari alla riqualificazione delle aree.
Obiettivo di “Obiettivi in Comune”: Un progetto di ampio respiro per lo sviluppo del paese e
dei suoi spazi pubblici:
Il nostro obiettivo, dichiarato con trasparenza già in campagna elettorale, è riqualificare l’area
cercando di coniugare risorse economiche disponibili, esigenze pratiche e una visione strategica di
sviluppo per il futuro di Sondalo. L’intento non è solo quello di intervenire sul Chiesone, ma di
ampliare lo sguardo anche ad altri ambiti rilevanti, come l’ex casa parrocchiale, una possibile
rivisitazione della viabilità in Via Vanoni e dell’incrocio con Via Roma, e la valorizzazione del centro
storico.
In particolare, prevediamo il recupero della casa in Piazza della Repubblica, per la quale abbiamo già
presentato domanda di finanziamento su due bandi, attualmente in fase di istruttoria. Inoltre,
puntiamo a restituire alla collettività la storica dimora comunale oggi occupata dai Carabinieri,
destinandola a nuovi usi culturali e sociali.
Ad oggi, nessuna decisione definitiva è stata assunta. Le notizie che stanno circolando sono prive di
fondamento e frutto di opinioni personali, spesso veicolate da chi ha un interesse diretto nel creare
confusione.
In conclusione, respingiamo fermamente le interpretazioni distorte diffuse dal Gruppo consiliare di
minoranza. In nome della “chiarezza” si rischia invece di alimentare malcontento e divisione, proprio
su una questione – quella del chiesone e dell’ex casa parrocchiale – che è in attesa di essere risolta da
anni e che dovrebbe, invece, unire tutta la popolazione per addivenire ad un auspicata e attesa
risoluzione.
Il nostro approccio è sempre stato trasparente, concreto e rispettoso delle regole: non siamo soliti
vendere annunci prima del tempo (in questo caso prima dell’atto di donazione) e non siamo alla
ricerca di continue polemiche, ma, al contrario, cerchiamo di trovare soluzioni alle esigenze di
Sondalo. L’immobile oggetto della discussione era stato indicato dai cittadini stessi, nel questionario
del vigente PGT, tra le priorità da affrontare e noi, ben consapevoli delle potenzialità e, soprattutto
delle principali criticità del nostro territorio, proprio da lì siamo partiti!

 

Immagine: Wikipedia.







Scritto da: Giuliano Padroni

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