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Povertà alimentare in provincia di Sondrio: al via una nuova ricerca sul territorio

today8 Agosto 2025 2

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Una nuova indagine sociale prenderà il via nei prossimi mesi per fotografare in modo preciso e aggiornato la situazione della povertà alimentare in provincia di Sondrio. L’obiettivo è ambizioso: comprendere i bisogni reali delle famiglie in difficoltà, mappare la rete degli aiuti esistenti e rafforzare la collaborazione tra enti, associazioni e volontari.

Il progetto rientra nel programma ProPositivi, il primo esperimento di welfare comunitario su scala provinciale, promosso da Fondazione Pro Valtellina e finanziato da Fondazione Cariplo, Fondazione Peppino Vismara e dal Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo, con il coordinamento operativo affidato al Consorzio Sol.Co Sondrio.


Un’indagine concreta e partecipata

Dopo il successo del precedente studio sulla povertà sanitaria, conclusosi con la pubblicazione di un Quaderno molto apprezzato, si torna sul campo con lo stesso approccio: un’unica regia, coinvolgimento attivo del territorio, questionari somministrati da volontari formati e un coordinamento scientifico chiaro.

Il gruppo di ricerca – composto da Massimo Conte, Lucia Coradi e Jacopo Zappa – opererà secondo una tabella di marcia precisa:

  • Autunno 2025: formazione e reclutamento dei volontari

  • Novembre e dicembre: raccolta dei questionari tra le famiglie

  • Estate-autunno 2025: laboratori con enti donatori e distributori

  • Fine 2025: interviste ai beneficiari (empoli, pacchi alimentari)

  • Gennaio 2026: analisi dei dati raccolti

  • Primavera 2026: pubblicazione del rapporto finale


Aiuti alimentari in Valtellina: luci e ombre

Negli ultimi anni, la provincia ha attivato numerose azioni strutturate contro la povertà alimentare, dagli empori solidali di Sondrio e Morbegno, al lavoro costante di Croce Rossa, Caritas e altre realtà locali. Questi interventi supportano centinaia di famiglie ogni mese.

Eppure, il bisogno resta parzialmente sommerso. Esiste una fascia di popolazione che non chiede aiuto, che resta invisibile alle statistiche e sfugge ai canali di distribuzione. La ricerca intende indagare proprio questo nodo: chi non accede agli aiuti e perché?

«Questa è un’occasione per misurare il bisogno reale e dare voce anche a chi non si espone – spiega Massimo Bevilacqua, direttore di Sol.Co –. Vogliamo creare occasioni di confronto, buone pratiche e modelli di intervento più integrati e diffusi».


Una rete di solidarietà da rafforzare

«ProPositivi non è solo un progetto, ma una chiamata collettiva all’azione – dichiara Christian Cabello, consigliere della Fondazione Pro Valtellina –. Vogliamo sostenere percorsi capaci di restituire una fotografia fedele della nostra realtà sociale, attivando al contempo risposte coordinate, concrete e durature».

Il focus sulla povertà alimentare tocca una delle forme più gravi e silenziose di disagio: l’impossibilità di accedere a un’alimentazione adeguata, sicura e sufficiente, che riguarda sempre più spesso anziani soli, famiglie con figli e persone fragili.


Come partecipare alla ricerca

Tutti i cittadini interessati a partecipare come volontari alla raccolta dei questionari possono inviare la propria candidatura scrivendo al:

 [email protected]
 Centro di Servizio per il Volontariato di Monza Lecco Sondrio


Conoscere per agire

L’indagine sulla povertà alimentare in Valtellina non si limita a raccogliere dati: è un vero e proprio strumento di giustizia sociale. L’obiettivo è conoscere il presente per migliorare il futuro, offrendo soluzioni tangibili a chi oggi non riesce nemmeno a garantirsi un pasto.

Per questo, è fondamentale che ogni realtà del territorio – enti, volontari, associazioni e cittadini – faccia la sua parte in questo processo collettivo di ascolto, analisi e risposta concreta.







Scritto da: Elena Botta

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