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Ice Swimming e sfide estreme: Paolo Chiarino racconta le nuotate in acque gelide

today27 Settembre 2025

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Nuotare in acqua sotto i 5 gradi senza muta è una disciplina riservata ai veri appassionati di sport estremi. Paolo Chiarino, ospite della conviviale di settembre del Panathlon Club di Sondrio, ha trasformato il ghiaccio in compagno di viaggio, affascinando il pubblico con le sue imprese straordinarie nel mondo dell’Ice Swimming.

Genovese, classe 1966, Chiarino è uno dei pionieri dell’Ice Swimming in Italia. Sebbene questo sport sia molto diffuso nei paesi nordici, in Italia resta poco conosciuto. Dal 2009, l’Ice Swimming è stato riconosciuto ufficialmente in Francia come disciplina sportiva, mentre l’iter per il riconoscimento internazionale da parte della Federazione Internazionale di Nuoto (FINA) è ancora in corso.

“Il mio sogno è vedere l’Ice Swimming diventare sport olimpico”, ha dichiarato Chiarino, che nel frattempo partecipa a Campionati Mondiali ed Europei.

Durante l’incontro, Chiarino ha raccontato la storia dell’Ice Swimming: “In Repubblica Ceca, lo sport è praticato da bambini di 8 anni fino a anziani di 80. La prima rassegna intercontinentale si è svolta nel 2015 a Murmansk, in Russia, dove ho vinto la medaglia d’argento come neofita”.

Dieci anni dopo, ai Mondiali di Molveno, da lui organizzati insieme a Marco Persico, hanno partecipato 750 nuotatori provenienti da 49 nazioni. “La crescita è stata esponenziale: l’Ice Swimming è uno sport emergente con enormi margini di sviluppo, dove la mente gioca un ruolo fondamentale”, ha spiegato Chiarino.

Le fasi dell’Ice Swimming: mente e corpo sotto stress estremo

Secondo Chiarino, il nuoto in acque gelide si divide in due fasi:

  1. Fase mentale: il corpo reagisce immediatamente al freddo con segnali di allarme, come la tipica “morsa” alle tempie durante il tuffo.

  2. Fase post-nuoto: nei primi 25 minuti dopo l’uscita dall’acqua, il sangue ricomincia a circolare e il nuotatore deve restare in ambiente caldo, avvolto in un asciugamano bollente e, se possibile, entrare in sauna per evitare ipotermia.

Le imprese estreme di Paolo Chiarino: Polo Nord, Polo Sud e Stretto di Bering

Chiarino ha nuotato nei luoghi più remoti e suggestivi del mondo. Tra le sue imprese:

  • Ice Mile al Polo Nord e Polo Sud a -1,2 gradi, unico uomo al mondo a completare questa distanza a temperature così estreme.

  • Nuotate in ghiacciaio Hintertux (Austria), Perito Moreno (Argentina) e Rio della Plata (Brasile).

  • Traversata dello Stretto di Bering, tra Russia e Alaska, un’impresa durata sei giorni tra onde gelide e condizioni estreme, entrata nel Guinness dei primati come la traversata più difficile della storia.

“Nuotare nell’acqua gelida è un mix di adrenalina, paura e soddisfazione: ogni tuffo è una sfida con me stesso”, racconta Chiarino.

Nel 2018, al Polo Sud, ha nuotato a -1,8 gradi, la temperatura più bassa mai registrata per un essere umano. Le difficoltà incontrate, come le ondate del Canale di Drake, hanno reso queste imprese ancora più straordinarie.

Nuovi progetti e sfide future nell’Ice Swimming

Chiarino, primo italiano a completare un Ice Mile, non si ferma. Tra i prossimi obiettivi:

  • Nuotate estreme in Giappone e Marocco sui monti dell’Atlante.

  • Organizzazione del Campionato Europeo di Ice Swimming a Molveno, dal 3 all’8 febbraio 2026.

Con le sue imprese, Paolo Chiarino conferma che l’Ice Swimming è più di uno sport: è una disciplina che unisce coraggio, resistenza fisica e forza mentale, spingendo i limiti umani verso nuove frontiere.







Scritto da: Giuliano Padroni

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