Sono in fase di ultimazione i lavori per il potenziamento della rete di monitoraggio del dissesto di Masoni, in Val Torreggio, nel comune di Torre di Santa Maria (SO). L’intervento, del valore di circa 140 mila euro (IVA esclusa), è stato progettato per ampliare e rendere più efficiente la rete di controllo, permettendo di rilevare eventuali movimenti anche a profondità maggiori rispetto al passato.
L’area interessata è un grande accumulo di paleofrana originato dalla Rocca Castellaccio (1786 m), nei pressi delle località Ciappanico e Mason dei Corlatti. Qui le masse detritiche — oltre 2,6 milioni di metri cubi di materiale — si muovono lentamente ma in modo costante verso valle.
L’attività principale della frana si è manifestata durante l’alluvione del 1987, con riprese significative nel 1993 e nel periodo 2000-2022. A partire dal 1988, dopo i tragici eventi di quell’estate, l’area è costantemente monitorata da Regione Lombardia e successivamente da Arpa Lombardia. Negli ultimi anni, gli strumenti hanno registrato spostamenti compresi tra 3 e 6 cm l’anno, rendendo necessario un ulteriore potenziamento della rete.
Nuove strumentazioni per un controllo ancora più preciso
Nel corso della campagna di indagine 2025 è stata perforata una nuova verticale profonda 120 metri, completata con l’installazione di un tubo inclinometrico e quattro sonde biassiali. È stato inoltre installato un trasduttore di pressione per il monitoraggio automatico delle acque di falda nel corpo di frana.
A integrazione della rete superficiale sono state posizionate tre antenne GNSS automatiche: due nell’area della frana e una di controllo all’esterno. I nuovi strumenti hanno già iniziato a fornire dati sullo spostamento superficiale e profondo, per un totale stimato di quasi 500.000 dati all’anno, integrati dai rilievi manuali dei tecnici del Centro Regionale Monitoraggio Frane e Dissesti di Arpa Lombardia.
Queste informazioni permetteranno nei prossimi mesi di avere stime più accurate sulla profondità e sul volume dei movimenti franosi, migliorando la capacità di prevenzione e la sicurezza per l’intera valle
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