Cresce la fiducia nel progetto che porta cura, sicurezza e sollievo direttamente nelle case degli anziani
Superata quota 110 adesioni. Un numero che, da solo, racconta una cosa semplice: sempre più anziani e famiglie scelgono “A casa tutto bene”, il progetto che permette alle persone over 65 di restare nella propria casa in sicurezza, con supporto costante e concreto.
Non una cifra qualsiasi, ma il segno di una fiducia crescente verso un servizio che mette al centro dignità, ascolto e presenza reale. Perché invecchiare a casa, in serenità, è un diritto — non un lusso.
Un modello che funziona
Partito in forma sperimentale a marzo 2024 e operativo da maggio, “A casa tutto bene” è attivo nei distretti di Sondrio e Morbegno. Sostenuto dagli Uffici di Piano, dalla Cooperativa Grandangolo, da ASST e dalla Fondazione Casa di Riposo Ambrosetti Paravicini, grazie ai fondi PNRR, ha saputo in pochi mesi superare le naturali diffidenze iniziali e diventare un punto di riferimento.
«Il progetto sta andando molto bene – conferma Francesca Moltoni, responsabile per Grandangolo –. L’aiuto nelle piccole attività quotidiane è prezioso e sempre più apprezzato».
Il 45% degli aderenti vive nei piccoli Comuni, il 40% nel capoluogo e il 15% a Morbegno: una diffusione capillare che dimostra quanto il bisogno sia reale, trasversale e sentito.
Sicurezza e cura, dentro casa
Il cuore del progetto è semplice: permettere agli anziani di restare nel luogo che amano — la propria casa — senza rinunciare alla sicurezza.
Come? Con due pilastri:
1. Tecnologia che protegge
sensori di movimento per rilevare cadute o anomalie
braccialetti collegati a una centrale attiva 24 ore su 24 (la scelta preferita dagli aderenti)
2. Assistenza quotidiana
Supporto nelle attività pratiche di ogni giorno:
spesa
passeggiate
igiene personale
preparazione pasti
compagnia e ascolto
Non solo fare, ma esserci.
In più, è previsto un contributo fino a 2.000 euro per piccoli interventi domestici: dal maniglione in bagno all’eliminazione di un gradino.
«Costruiamo servizi su misura, come in un laboratorio sartoriale» spiega Bruna Perlini, assessore all’Ufficio di Piano di Morbegno.
Non solo anziani: sostegno anche ai caregiver
Uno degli aspetti più innovativi? Il progetto non lascia soli i familiari.
Ogni famiglia ha un care manager, un riferimento fisso che ascolta, coordina e alleggerisce.
Perché prendersi cura è un atto d’amore, ma è anche faticoso — e nessuno dovrebbe portare quel peso da solo.
«Abbiamo ragionato su politiche attive per gli over 65» sottolinea l’assessore ai Servizi sociali di Sondrio, Maurizio Piasini. «Questo progetto sostiene la domiciliarità in modo concreto».
Una risposta a una sfida reale
L’Italia invecchia, le famiglie si restringono, le solitudini aumentano. In provincia di Sondrio il fenomeno è ancora più evidente.
Oggi il 36,2% delle famiglie è composto da una sola persona; entro vent’anni saranno il 40%. “A casa tutto bene” entra in quella crepa sociale e ci mette dentro presenza, cura e tecnologia. Niente slogan: fatti.
Superare le 110 adesioni non è un traguardo — è un punto di partenza e la conferma che la cura, quando è fatta bene, crea fiducia.
A Sondrio sono in corso le celebrazioni per il 4 novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, una ricorrenza dedicata a chi ogni giorno garantisce sicurezza al Paese e vicinanza ai cittadini.