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Radio TSN La radio della provincia di Sondrio
Il 3 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, il gruppo TIP – Teatri I Prati di Cosio Valtellino, attivo all’interno del Centro Servizi gestito dalla Cooperativa Sociale Grandangolo, ha dimostrato come l’arte possa diventare un potente strumento di inclusione, partecipazione e cambiamento sociale.
La ricorrenza, istituita per promuovere i diritti e il benessere delle persone con disabilità, mira a sensibilizzare sull’importanza della loro piena partecipazione alla vita sociale, economica e politica. Un obiettivo che il gruppo TIP porta avanti ogni giorno attraverso il Teatro dell’Oppresso, metodo ideato da Augusto Boal e basato su un approccio attivo e partecipato.
Gli spettacoli del gruppo TIP si fondano sul concetto di “spett-attore”: chi assiste non si limita a guardare, ma interviene, agisce, sale sul palco per cercare soluzioni concrete a situazioni di disagio o conflitto.
Grazie alla sua flessibilità, il Teatro dell’Oppresso permette anche a persone con difficoltà comunicative di esprimersi e partecipare pienamente, offrendo uno spazio inclusivo e accessibile.
Fulcro dell’attività del gruppo è il Teatro Forum, una forma scenica che mette in scena un’oppressione e invita il pubblico a interrompere l’azione per proporre alternative, sostituendo gli attori in scena.
Al Liceo Banfi di Vimercate, davanti a 400 studenti e insegnanti, è stato portato in scena il caso di “Chicco”, un diciassettenne isolato dal mondo reale a causa del telefono e dei videogiochi.
Il pubblico non è rimasto passivo: decine di studenti e docenti sono saliti sul palco, assumendo ruoli chiave e cercando strategie per far reagire il protagonista.
Dopo vari tentativi falliti, è stata la figura della “nonna”, sostenuta da un gruppo di nuovi amici-spettatori, a creare un vero spiraglio di cambiamento. Un esempio eloquente di come il Teatro dell’Oppresso permetta di affrontare le nuove forme di disabilità relazionale generate dall’uso compulsivo della tecnologia.
L’impatto sociale del percorso TIP è stato riconosciuto anche dalle istituzioni.
La trasferta presso l’ASL di Lecco, con operatori del servizio dipendenze e studenti, ha prodotto risultati superiori alle aspettative, confermando l’efficacia del metodo.
Il 3 dicembre, a Lodi, TIP ha presentato la diciottesima replica dello spettacolo “Che pirla, sempre con il telefono in mano!”, evento organizzato in collaborazione con l’Ufficio scolastico territoriale.
Con ironia e profondità, lo spettacolo indaga il rapporto tra giovani e smartphone, mostrando come la dipendenza digitale possa diventare una vera e propria prigione. Anche qui gli studenti hanno partecipato attivamente al Teatro Forum, aiutando il personaggio di “Chicco” a uscire simbolicamente dalla dipendenza.
Particolarmente significativa la testimonianza della spettatrice Daniela Cipolla, che ha evidenziato il valore dell’empatia, dell’ascolto e della centralità della persona:
“Questo momento di Teatro Forum ha messo in luce l’importanza dell’ascolto, della comprensione e dell’accettazione. Un grande plauso al gruppo I Prati per aver ricordato quanto sia fondamentale rimettere al centro la persona nella sua unicità e diversità.”
L’esperienza del gruppo TIP di Cosio Valtellino conferma che il Teatro dell’Oppresso non mira alla semplice catarsi emotiva, ma alla ricerca di soluzioni concrete ai conflitti e alle forme di oppressione quotidiana.
Un percorso di liberazione che permette a ogni persona, soprattutto a chi vive situazioni di fragilità, di trovare voce, spazio e possibilità di azione reale.
Scritto da: Giuliano Padroni