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La montagna è speranza: Valtellina e Uncem verso il futuro

today11 Dicembre 2025

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Uncem Morbegno 1

La montagna è speranza. È questo il messaggio che arriva dalla Valtellina dopo la presentazione del Rapporto Montagne 2025 di Uncem, ospitata martedì scorso nella sede della Comunità Montana Valtellina di Morbegno. Un documento monumentale, quasi 800 pagine prodotte nell’ambito del Progetto Italiae della Presidenza del Consiglio, che raccoglie dati e scenari fondamentali per capire come stanno davvero i territori montani e quale direzione debba prendere la politica nazionale.

Il Rapporto mette al centro un principio chiaro: il futuro della montagna deve essere deciso da chi in montagna vive. Le scelte strategiche non possono più essere calate dall’alto, ma devono vedere protagonisti i territori, gli amministratori locali e le comunità. Da qui la necessità di misure specifiche per giovani coppie, imprenditorialità, servizi essenziali e connessioni tecnologiche. Un’esigenza ribadita anche dal sindaco di Morbegno Patrizio Del Nero, che ha sottolineato il segnale positivo che emerge dal documento: una lenta ma concreta inversione di tendenza rispetto al passato.

Il presidente Maurizio Papini ha illustrato i 17 interventi previsti nell’Area Interna “Valle Brembana e Valtellina di Morbegno”, un territorio che unisce 62 Comuni e che può contare su 14,4 milioni di euro per sostenere rigenerazione sociale ed economica. Un tassello strategico in una Lombardia che ha riconosciuto alla provincia di Sondrio la propria specificità montana, garantendo risorse importanti come i canoni idroelettrici.

L’incontro arriva a pochi giorni dal XIX Congresso nazionale Uncem in programma a L’Aquila, dove verranno portate le istanze dei territori montani alla presenza dei sindaci di tutta Italia. Per Tiziano Maffezzini, presidente di Uncem Lombardia, questo è il momento di essere proattivi: unire campanili, ampliare la visione, lavorare per comprensori e non più per confini amministrativi. Digitalizzazione, innovazione tecnologica e intelligenza artificiale diventano strumenti indispensabili per governare il cambiamento.

Marco Bussone, presidente nazionale di Uncem, ha affrontato un tema spesso abusato: lo spopolamento. Parlare genericamente di abbandono della montagna non basta, perché i numeri raccontano altro. Se il saldo naturale continua a essere negativo – come nel resto del Paese – il saldo migratorio dice che tra il 2019 e il 2024 la montagna ha acquisito 135 mila nuovi residenti. Una dinamica che non annulla la crisi demografica, ma che cambia la narrazione: non territori da cui fuggire, non terre da compensare, ma comunità che attirano nuove persone e chiedono servizi ripensati.

Uncem si prepara al Congresso nazionale con un tema centrale: “La montagna italiana è speranza”. Una speranza che passa da democrazia locale, coesione e impegno degli amministratori. Una speranza che nasce proprio da territori come la Valtellina, capaci di ribadire con forza che la montagna non è un margine, ma un motore.







Scritto da: Elena Botta

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