News

DALLA PROVINCIA DI SONDRIO DOMANI A ROMA PER LA PACE IN UCRAINA

today4 Novembre 2022 370

Background
share close






PEACE

Promossa dalla Coalizione Europe for Peace, DOMANI, sabato 5 novembre si terrà a Roma una manifestazione nazionale, la cui piattaforma, evidenziata in giallo, riportiamo di seguito. Ad essa parteciperà una folta delegazione dalla Valtellina e dalla Valchiavenna.

Obiettivo della nuova manifestazione, condiviso tra associazioni, sindacati e diverse forze politiche, chiedere ancora una volta che la forza delle armi, la guerra, ceda il passo alla forza della ragione, attraverso una Conferenza internazionale di Pace promossa dall’ONU che porti a un negoziato finalmente capace di porre fine alle violenze sofferte da tutte le popolazioni coinvolte e alle distruzioni materiali che il conflitto si sta lasciando dietro, giorno dopo giorno.

Il tutto, aggravato dal rischio più volte paventato del ricorso alle armi nucleari, ultima deriva dell’escalation militare in atto.

L’invito a tutte/i è di contribuire a chiedere che le armi tacciano e che si alzi forte la domanda di pace, partecipando alla manifestazione di Roma e dando visibilità ai suoi contenuti sintetizzati nell’appello di convocazione ( https://sbilanciamoci.

info/manifestazione-nazionale-il-5-novembre/ ).

Per chi non potrà andare a Roma, l’invito è di esporre – a partire dal 5 novembre – la bandiera della pace , facilmente reperibile presso diversi punti vendita della nostra provincia a cominciare dalle botteghe del commercio equo e solidale, dai balconi e dalle finestre delle proprie abitazioni ma anche dagli edifici istituzionali rappresentativi del nostro territorio e dei sentimenti di pace, largamente diffusi tra la popolazione.

Hanno aderito

  • Alessandro Angius, segretario FILCAMS CGIL
  • Ettore Armanasco, direttivo SPI CGIL
  • Barbara Baldini, sindaco di Montagna in Valtellina
  • Dorina Bera, circolo culturale Il Forno
  • Gabriella Bertazzini, Agenzia per la Pace
  • Sandro Bertini, segretario SPI CGIL
  • Luciana Bettolatti, comitato prov.

    ANPI

  • Anna Cerfoglia, Restiamo Umani Valchiavenna
  • Lucia Codurelli, già deputata
  • Nicola Copes, circolo PRC Chiavenna
  • Giovanni Curti, comitato prov.

    ANPI

  • Bruno Di Giacomo Russo, presidente ACLI provinciali
  • Simone Del Curto, Agenzia per la pace
  • Marco Doria, per Il Contatto aps – circolo ARCI
  • Marco Duca, referente Coop.

    Lotta all’emarginazione

  • Marco Fachini, Articolo 3 aps
  • Piero Farina, segreteria PRC
  • Michele Fedele, del Consiglio provinciale CISL
  • Davide Franzini, associazione Bambini nel mondo
  • Pietro Gaburri, associazione culturale Il Ghirù
  • Greta Ghidoni, attivista Morbegno
  • Franco Gianasso, Archivio68sondrio
  • Simona Giudice.

    Caritas Tirano

  • Marisa Gualzetti, Archivio68sondrio
  • Massimo Libera, segr.

    prov PRC

  • Giovanni Marchesi, Caritas Tirano
  • Marianna Marrocchi, Restiamo Umani Valchiavenna
  • Ugo Mazza, Caritas Tirano
  • Fausta Messa, direttrice ISSREC
  • Fabio Panighetti, associazione Ad alta voce
  • Cristian Pavioni, consigliere comunale Chiavenna
  • Rosanna Piuselli, Assopacepalestina
  • Augusta Pizzocri, comitato prov.

    ANPI

  • Bruno Pozzi, Assopacepalestina
  • Valerio Putignano, presidente circolo ARCI 1000 papaveri rossi
  • Valerio Righini, per Alcantino GalleRighini
  • Carlo Ruina, Archivio68sondrio
  • Franco Saligari, sindaco di Mazzo in Valtellina
  • Alberto Sandro, segretario FIOM CGIL
  • Lorenzo Scaramellini, Restiamo Umani Valchiavenna
  • Egidio Sertori, circolo culturale Il Forno
  • Vincenzo Servile, segr.

    prov.

    Sinistra Italiana

  • Martina Simonini, coordinamento Acqua pubblica
  • Sergio Spolini, comitato prov.

    ANPI

  • Maria Tomasi, Agenzia per la pace
  • Fabrizio Tresoldi, segretario provinciale UIL
  • Milena Valli, Agenzia per la pace
  • Carlo Varenna, Caritas Grosio
  • Guglielmo Zamboni, segretario Camera del Lavoro CGIL
  • Pierluigi Zenoni, comitato prov.

    ANPI

  • Associazione Nonsolomerce – Chiavenna
  • Gruppo Emergency Valchiavenna
  • Manifestazione nazionale a Roma il 5 novembre

    La coalizione Europe For Peace annuncia la manifestazione nazionale a Roma per il 5 novembre per mettere al bando tutte le armi nucleari, in solidarietà con il popolo ucraino e con le vittime di tutte le guerre.

    Mettiamo al bando tutte le armi nucleari.

    Solidarietà con il popolo ucraino e con le vittime di tutte le guerre.

    Con queste parole d’ordine la Coalizione Europe For Peace annuncia la manifestazione nazionale a Roma per la pace promossa dalla società civile per sabato 5 novembre.

    L’ombra della guerra atomica si stende sul mondo

    La minaccia nucleare incombe sul mondo. È responsabilità e dovere degli stati e dei popoli fermare questa follia.

    L’umanità ed il pianeta non possono accettare che le contese si risolvano con i conflitti armati.

    La guerra ha conseguenze globali: è la principale causa delle crisi alimentari mondiali, ancor più disastrose in Africa e Oriente, incide sul caro-vita, sulle fasce sociali più povere e deboli, determina scelte nefaste per il clima e la vita del pianeta.

    La guerra ingoia tutto e blocca la speranza di un avvenire più equo e sostenibile per le generazioni future.

    Questa guerra va fermata subito

    Condanniamo l’aggressore, rispettiamo la resistenza ucraina, ci impegniamo ad aiutare, sostenere, soccorrere il popolo ucraino, siamo a fianco delle vittime.

    Siamo con chi rifiuta la logica della guerra e sceglie la nonviolenza.

    L’inaccettabile invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato nel cuore dell’Europa la guerra che si avvia a diventare un conflitto globale tra blocchi militari con drammatiche conseguenze per la vita e il futuro dei popoli ucraino, russo e dell’Europa intera.

    Siamo vicini e solidali con la popolazione colpita, con i profughi, con i rifugiati costretti a fuggire, ad abbandonare le proprie case, il proprio lavoro, vittime di bombardamenti, violenze, discriminazioni, stupri, torture.

    Questa guerra va fermata subito.

    Basta sofferenze.

    L’Italia, gli Stati membri dell’Unione Europea, le Nazioni Unite devono assumersi la responsabilità del negoziato per fermare l’escalation e raggiungere l’immediato cessate il fuoco. È urgente lavorare ad una soluzione politica del conflitto, mettendo in campo tutte le risorse e i mezzi della diplomazia al fine di far prevalere il rispetto del diritto internazionale, portando al tavolo del negoziato i rappresentanti dei governi di Kiev e di Mosca, assieme a tutti gli attori necessari per trovare una pace giusta.

    Insieme con Papa Francesco diciamo:

    “ Tacciano le armi e si cerchino le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma concordate, giuste e stabili”.

    L’umanità ed il pianeta devono liberarsi dalla guerra.

    Chiediamo al Segretario Generale delle Nazioni Unite di convocare urgentemente una Conferenza Internazionale per la pace, per ristabilire il rispetto del diritto internazionale, per garantire la sicurezza reciproca e impegnare tutti gli Stati ad eliminare le armi nucleari, ridurre la spesa militare in favore di investimenti per combattere le povertà e di finanziamenti per l’economia disarmata, per la transizione ecologica, per il lavoro dignitoso.

    Occorre garantire la sicurezza condivisa.

    Le guerre e le armi puntano alla vittoria sul nemico ma non portano alla pace: tendono a diventare permanenti ed a causare solo nuove sofferenze per le popolazioni.

    Bisogna invece far vincere la pace, ripristinare il diritto violato, garantire la sicurezza condivisa.

    Non esiste guerra giusta, solo la pace è giusta.

    La guerra la fanno gli eserciti, la pace la fanno i popoli.

    L’Italia, la Costituzione, la società civile ripudiano la guerra.

    Insieme esigiamo che le nostre istituzioni assumano questa agenda di pace e si adoperino in ogni sede europea ed internazionale per la sua piena affermazione.

    CESSATEIL FUOCO SUBITO, NEGOZIATOPER LA PACE!

    L’ONU convochi una Conferenza internazionale di pace

    Mettiamo al bando tutte le armi nucleari







    Written by: Redazione

    Rate it