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Villa di Tirano, tutti esaurito per il concerto 50 Pentagrammi di Vita per il mezzo secolo di A.I.D.O.

today29 Ottobre 2023 317

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Si è registrato il tutto esaurito al Centro Polifunzionale di Villa di Tirano per il compleanno di A.I.D.O(Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule) che sta festeggiando i suoi primi 50 anni di attività su tutto il territorio nazionale con una serie di eventi dedicati alla sensibilizzazione della cultura del dono.

50 PENTAGRAMMI DI VITAè il titolo delconcerto all’insegna della solidarietàche si è tenuto sabato 28 ottobre,in cui grandissimi artistidegli anni ’60si sono alternati sul palcoscenico, per tre ore di spettacolo che ha coinvolto il pubblico dall’inizio alla fine,per festeggiare i personali 45 anni dipresenza sul territorio valtellinese.

Oltre agli straordinarimusicistiriunitisi per l’occasione, presentiin salaanche ildott.

Corrado ValliPresidente A.I.D.O.Regione Lombardia,ladott.

ssaDonata Colombo Vice Presidente Vicario di A.I.D.O.Nazionaleeildott.Vito Scarola Vice Presidente A.I.D.

ONazionale,Maurizio LealiPresidente della SezioneProvinciale,oltre che al padrone di casaRiccardo RedaelliPresidente di A.I.D.O.Sondrio.

EproprioRiccardo Redaelliha voluto sottolinearea fine serata, con grande soddisfazione,la mission di questo concerto:“Penso che questa sera il messaggio della cultura del dono abbia raggiunto livelli insperati in termini di visibilità, condivisione e coinvolgimento dipersone.

La cultura del dono, per chi ci crede, significa provare emozioni, sensazioni, riflessioni.

Parimenti, la musica suscita gli stessi sentimenti.Èstato quindi facile trovare un “leit-motiv” per abbinare questidue concetti in uno spettacolo che potesse fornire validi motivi per passare una serata di solidarietà, in allegria e con dolci ricordi.

Questo è quanto il Gruppo Comunale Aido di Sondrio ha cercato di organizzare, con il pieno appoggio delle strutture Regionali e Nazionali dell’associazione, intervenute per l’occasione”.

Sul palco invece un team di tutto rispetto: Maurizio Vandelli dell’Equipe ’84, Franco Fasano, Gian Pieretti,Ronnie Jones, Alfredo Lallo, Al Ventura Rogers, Donatello, Gigi Folino, Chicco e Bozo del Gruppo Italiano, Gilberto Ziglioli e Giorgio Fazzini dei New Dada, Giorgio Manzoli, Gioacchino Lanotte, Rodolfo Gordini, accompagnati dalla Jam Burrasca Band di Franco Malgioglio.

Un evento unico,che per la prima volta è sbarcato in Valtellina, grazie alla volontà diMario Mariani, direttore artistico valtellinese,che è riuscito nell’impresa epica di portare i mostri sacri della musica italiana tutti assieme sullo stesso palcoscenico.

Nella notte di Villa di Tirano sono risuonate le canzoni che hanno segnato una generazione, ma che ancora oggi appartengono alla cultura musicale italiana:daPietre, cantata da Gian Pieretti,Azzurrocantata da Alfredo Lallo, aTropicanadel Gruppo Italiano, passando perCinque Minuti e poidei New Dadae tantissime altre.

Un tuffo poi nelbluescon il miticoRonnie Jones, che a86 anniha ancora un’energia e un carisma da vendere,in grado di far ballare e cantaregli spettatorie che ha regalato ungrandemomento soul, spaziando dai suoi brani più famosie approdando infineal grandissimoJames Brown.

QuandoMaurizio Vandelliha cantato29 SettembreeIo ho in mente teil pubblico è letteralmente saltato sulle sedie, intonando assieme al grande cantautore i pezzi che rappresentano l’italianità nel mondo.

Uno dei tanti momenti emozionanti è stato quando Vandelli ha imbracciato la chitarra e ha intonatoImaginediJohnLennon,manifesto ancora oggi di lotta contro ogni forma di oppressione, un pezzo che è diventato un inno alla pace in cui Lennon, in maniera semplice, ma allo stesso tempo sovversiva, sprona gli ascoltatori asognare e vivere il presente, senza la prospettiva di un inferno o di un paradiso che condanni o premi: una rappresentazione potentissima in cui, immagina un mondo senza confini, in cui l’uomo è libero da condizionamenti culturali imposti e può dedicarsi alla fratellanzae all’amore.

Tutti icantautori che si sono alternati sul palco di Villa di Tirano sono appartenenti alla generazione degli anni ’60 in cui i movimenti a favore di pace e uguaglianza erano spesso espressi nei testi musicali: non per nienteDonatello(storico chitarrista diGianni Morandi)ha cantatoC’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stone, proprio per sensibilizzare tutti a guardare oltre il proprio giardino e aiutare e rispettare il prossimo, con l’auspicio che i nuovi conflitti possano terminareil più in fretta possibile, senza altri inutili spargimenti di sangue innocente.

Tema questo molto caro ad A.I.D.O che da 50 anni si prodiga per sensibilizzare la comunità alla cultura del dono, promuovendo, in base al principio di solidarietà sociale, la cultura della donazione di organi, tessuti e cellule attraverso uno stile di vita sano atto a prevenire l’insorgenza di patologie che richiedano come unica terapia il trapianto.

Il concerto si è concluso sulle notedella celebre canzoneLa Forza della VitadiPaolo Vallesi, in cui tutti gli artisti e le istituzioni presenti sono saliti sul palco per intonarla; un brano che racchiude in sé la speranza a rialzarsi di fronte alle difficoltà, non arrendendosi mai anche nei momenti più bui perché:“C’è una forza che ti guardaeche riconoscerai,èla forza più testarda che c’è in noi,che sogna e non si arrende maièla volontàpiù fragile e infinitala nostra dignitàla forza della vita”.







Written by: Redazione

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