Aumentano la sicurezza e la qualità estetica e diminuiscono l’inquinamento e i costi per il
Comune
Efficientamento, sostenibilità ambientale, sicurezza, qualità estetica: il
progetto per la riqualificazione complessiva dell’illuminazione pubblica cittadina eleverà Sondrio al livello
delle smart cities più evolute, in cui le nuove tecnologie sono al servizio dei cittadini. La Giunta comunale ha
approvato il project financing presentato da Acinque, sviluppato partendo dalle richieste avanzate
dall’Amministrazione sulla base del Daie, il Documento di analisi dell’illuminazione pubblica esterna. Si è
quindi completato l’ultimo di una lunga serie di passaggi che prelude alla realizzazione del progetto nel
2024. Il complesso iter burocratico ha modificato i tempi ma non la determinazione con la quale
l’Amministrazione comunale ha perseguito un obiettivo che ora appare sempre più vicino. A incidere sono
stati il periodo pandemico e il successivo aumento dei prezzi dei componenti che ha comportato
l’aggiornamento del progetto, ma anche gli approfondimenti normativi. Una scelta effettuata
dell’Amministrazione comunale per definire tutti gli aspetti di uno strumento, il project financing, applicato
per la prima volta.
La rete dell’illuminazione pubblica cittadina, se si eccettuano le zone in cui si è intervenuti in questi anni, è
organizzata per lotti, senza un quadro d’insieme, con lampade diverse da via a via, poco efficiente e costosa,
sia per quanto riguarda i consumi che gli interventi di manutenzione. L’intervento correlato al Daie prevede
la realizzazione di un impianto moderno ad alta efficienza, con sorgenti luminose led di ultima generazione,
adeguati livelli di illuminazione, riduzione dei costi, incremento della sicurezza, facilità di manutenzione,
integrazione con sistemi evoluti e complementari. L’intervento è più ampio parte dal sistema infrastrutturale,
con l’adeguamento dei quadri elettrici, per arrivare all’infittimento, cioè all’inserimento di ulteriori punti luce
per garantire una diffusione a norma in ogni zona della città, e all’eliminazione, dove possibile, delle
lampade sospese con i cavi che le alimentano. «Il progetto è di grande rilevanza ed è destinato a cambiare il
volto della città – spiega l’assessore alla Mobilità, all’Urbanistica e all’Ambiente Carlo Mazza che l’ha seguito
sin dall’inizio -. Era necessario intervenire per uniformare e razionalizzare la rete innanzitutto per
ammodernarla, introducendo sistemi in grado di ridurre i consumi energetici e di conseguenza i costi, ma
anche per ridefinire la qualità dell’illuminazione, agendo sul posizionamento, sulle temperature di colore,
sulla corretta distribuzione dei fasci luminosi e, in particolare nel centro storico, sulla qualità estetica
dell’impianto e sull’illuminazione architetturale. Una luce più calda e soffusa valorizzerà il Castello Masegra,
la torre ligariana, la Via dei Palazzi e il centro storico». Nelle altre zone della città interessate da maggiori
flussi di traffico si punta su un’illuminazione funzionale a garantire la sicurezza: luce potenziata in
corrispondenza degli attraversamenti pedonali e illuminazione adattiva che fornisce la luce quando serve,
ovvero in presenza di pedoni o ciclisti.
Grazie al telecontrollo, inoltre, si potrà avere un quadro preciso dello stato dei quasi cinquemila punti luce in
tempo reale, con la possibilità di procedere con l’accensione e lo spegnimento a distanza e l’individuazione
immediata di eventuali guasti. Una riqualificazione che non sarà limitata all’impianto di illuminazione, poiché
i nuovi lampioni che verranno installati sono predisposti per essere dotati di ripetitori wi-fi, di telecamere per
la videosorveglianza, di sistemi per il controllo della qualità dell’aria e di altri supporti tecnologici.
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