“In questi giorni quando ho ricevuto la chiamata di Christian Salvadori abbiamo parlato a lungo e ho fatto le mie valutazioni prima di accettare, perché quando ti squilla il telefono ed è Christian, sai che ti trovi di fronte a un progetto serio, professionale, perché lo ritengo una persona molto competente, preparata. Da quel momento ho iniziato a valutare molto concretamente la possibilità di venire a Sondrio”. Queste sono state le prime parole di Ruben Dario Bolzan, nuovo allenatore della Nuova Sondrio, presentato alla Casa del Rugby nel corso della conferenza stampa svoltasi nel primo pomeriggio di oggi con diretta su Instagram nell’account del club.
“L’altra metà delle valutazioni è stata quella legata alla qualità della rosa, un aspetto molto importante per chi fa il mio mestiere – ha proseguito il tecnico -. Credo fortemente che questa squadra abbia un potenziale notevole e questo rappresenta la motivazione più grande. Non ho sempre vinto dove sono stato, però ho sempre cercato di portare un pensiero vincente, una mentalità vincente e questo gruppo ha delle ottime qualità e possiamo realizzare un bel lavoro. E’ normale che si tratti di una situazione delicata, non è facile a gennaio far passare concetti e principi di gioco velocemente, ma è importante far capire al gruppo che l’obiettivo di inizio stagione della società resta quello. Ho bisogno della massima disponibilità da parte dei ragazzi per assimilare i concetti e questa mentalità prima possibile”.
Il direttore sportivo Christian Salvadori ha innanzitutto dedicato un pensiero doveroso a Fabio Fraschetti, il tecnico con cui i colori biancazzurri hanno ottenuto dapprima la salvezza nel campionato di Promozione, successivamente il salto di categoria: “Desidero esprimere un ringraziamento e un saluto all’allenatore che è stato fino a domenica con noi: Fabio Fraschetti. Nel calcio la riconoscenza è merce rara, però è giusto ringraziare per un percorso importante fatto insieme. Accettare nel dicembre del 2021 di guidare una squadra ultima in classifica è stato qualcosa a livello umano che non posso dimenticare e insieme alla vittoria del campionato dello scorso anno sono capitoli che rimarranno nella storia del Sondrio. A mio parere però in questo momento era giusto cambiare il trend non tanto dei risultati, quanto ciò che è emerso da una serie di valutazioni. Si arriva a una decisione del genere tramite accuratissime valutazioni a 360 gradi”.
“Ora sono qui a presentare il nuovo allenatore, con cui ho avuto il piacere di lavorare nel 2019 all’Unipomezia, in un campionato purtroppo interrotto dal Covid – ha proseguito Salvadori -. Si tratta di una persona che conosco, che stimo, che apprezzo. Credo fortemente che le sue caratteristiche si sposino perfettamente con l’ambiente che sono andato a creare, ovvero un gruppo di giocatori che hanno bisogno di una guida diversa. Non credo di essere una persona che ha la verità assoluta, anzi mi pongo mille domande in un giorno e spesso non trovo neppure tutte le risposte, anche perché cerco sempre di alzare la mia asticella, prima di arrivare a pretendere tutto dagli altri. Ed è per questo che sono arrivato alla conclusione che Dario Bolzan sia la persona ideale e perfetta per questo gruppo di giocatori”.
Questa vicenda legata al cambio di guida tecnica ha fatto emergere il grande interesse anche al di fuori dai confini provinciali per la Nuova Sondrio, come ha confermato il direttore sportivo: “Ho ribadito tante volte questo concetto: nel 2024 siamo qui a parlare di calcio e di persone. Allargare gli orizzonti e le visioni di Sondrio e della Valtellina intera vuol dire creare visibilità per tutto un movimento e lo abbiamo fatto. Ci seguono da tantissime parti del mondo. In questi giorni inoltre giornalisti sportivi che lavorano per quotidiani specializzati a livello nazionale mi hanno chiamato e questo vuol dire che se sembrava che in questa provincia il calcio non interessasse, oggi posso dire che in un giorno ho ricevuto un centinaio di telefonate, soprattutto di persone di calcio e di chi si occupa in vari ruoli di questo sport. Questo è stato uno dei motivi di orgoglio che più mi ha gratificato”.
Prima di dirigere il primo allenamento sul campo Coni della Castellina, mister Bolzan ha affermato come: “Non conta geograficamente dove si trova il posto dove vengo ad allenare, quello che conta è che ci sono i presupposti per crescere, far bene, ambire ad altre categorie. Nelle valutazioni che ho fatto ho messo in preventivo soprattutto che ci sono margini di miglioramento, quindi il progetto si sposa ampiamente con quelle che sono le mie ambizioni personali”.
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