DISABILITA’. DOMANI ANCHE MALATI SLA A PROTESTA IN REGIONE LOMBARDIA. AISLA: TAGLIO ASSEGNI A CHI E’ IN ‘DIPENDENZA VITALE’, E NESSUNA CERTEZZA SU 2025
I tagli attenuati agli assegni mensili
per i caregiver delle 7.000 famiglie con un disabile in Lombardia
sono garantiti solo fino alla fine del 2024 e non “fino a maggio
2025, e cioè per tutte le dodici mensilità che in Lombardia
decorrono ogni anno dal mese di giugno. Il ravvedimento attuale
assicura solo i contributi fino alla fine dell’anno in corso”. Lo
sottolinea Aisla, l’associazione che segue i malati di Sla, che
annuncia la sua partecipazione- con le sezioni di Bergamo,
Brescia, Milano, Como, Cremona, Sondrio e Varese- alla protesta
indetta da Ledha e Fand che si terrà a Milano domani alle 11.00
in Piazza Duca D’Aosta, davanti al Consiglio Regionale della
Lombardia.
Per garantire la massima sicurezza dei partecipanti, sarà
presente un’ambulanza dotata di personale medico, fa sapere
Aisla, che raccomanda tuttavia alle persone con Sla di rimanere a
casa al fine di “evitare potenziali rischi elevati”. “È pertanto
con fervido invito che l’Associazione incoraggia i propri soci,
volontari, sostenitori e tutti i cittadini a unirsi a questa
importante manifestazione al fine di dare voce ai malati di Sla”.
Si ingrossa così l’esercito delle associazioni che domani
protesteranno per il taglio degli assegni mensili ai caregiver
(da 600 a 500 euro per le misure B1; ma la prima proposta, prima
che Regione reperisse altre risorse, era più corposa) attribuiti
alla volontà del governo di stornare il fondo nazionale per la
non autosufficienza a servizi sociosanitari diretti al posto
dell’assistenza famigliare. Ma secondo i promotori i comuni, che
questi servizi dovrebbero erogarli, non hanno neppure il
personale necessario ad avviare i servizi. Resta quindi
l’assistenza famigliare. “Nonostante il primo ravvedimento che ha
scongiurato la significativa riduzione dei contributi che la
Giunta regionale aveva deliberato all’unanimità a fine dicembre-
scrive Aisla- ad oggi non ci sono ancora risposte concrete per
risolvere il problema nel suo complesso. È essenziale che venga
assicurata l’erogazione dell’assegno di cura”.
La questione di fondo “riguarda le misure B1 e B2 per la
disabilità gravissima e grave, sostenute dal Fondo nazionale per
la non autosufficienza e dai fondi regionali. Si tratta di un
sostegno di estrema importanza per le famiglie che sono già
duramente provate dalla disabilità con la quale convivono.
Tuttavia- continuano le sezioni lombarde di Aisla- la situazione
più critica riguarda coloro che si trovano in una condizione di
aggravamento e corrono il rischio di essere esclusi dalla Misura
B1, a causa delle liste d’attesa istituite dalla Regione
Lombardia, che afferma di non avere fondi sufficienti. Questa
situazione è inaccettabile e richiede un’azione prioritaria,
soprattutto per coloro che si trovano nella cosiddetta
‘condizione di dipendenza vitale’. In questa circostanza, il
supporto al caregiver assume una rilevanza cruciale per la
sopravvivenza stessa. È essenziale garantire che queste famiglie
ricevano il supporto necessario, senza ritardi o complicazioni”,
conclude Aisla.
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