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Frontalieri, l’on. Del Barba: “Chi la dura, la vince”

today24 Luglio 2024 75

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Di seguito riportiamo le dichiarazioni dell’onorevole Mauro Del Barba

Alla fine il MEF deve rimangiarsi le sue convinzioni e riconoscere le ragioni dei frontalieri in particolare della Provincia di Sondrio. Ci sono voluti mesi per giungere ad un risultato che doveva essere scontato, ma, per insistere sui modi di dire, meglio tardi che mai. Non è il risultato pieno, ma è un buon compromesso. Che per i lavoratori può essere considerato al 100% positivo.

Di fatto si riconosce che il MEF aveva sbagliato nel rispondere alla mia interrogazione e non creare un tavolo immediato con la Svizzera (da subito disponibile) per rimediare alla posizione illegale del Canton Ticino.

Ora che succede? Son certo che ora il Ministro Giorgetti sarà di parola ed emanerà il DL che andrà, da quanto si apprende, a ripristinare la situazione che avevo determinato con la risoluzione approvata allora in Senato a mia firma e la conseguente circolare dell’Agenzia Entrate 38/E del 2017.

Sostanzialmente i vecchi frontalieri tornano a pagare le tasse calcolate soltanto in Svizzera come stabilito da quei due interventi e ribadito nell’accordo Italia-Svizzera.

Fino a che il Decreto non sarà emanato e convertito manterrò viva la mia risoluzione presentata in Commissione Finanze della Camera per chiedere il completo ripristino della legalità. Rispetto a quanto sarebbe stato logico e soprattutto lecito, il compromesso annunciato fa salva la parte economica per quanto riguarda i frontalieri della Provincia di Sondrio che lavorano in Ticino, complicando, in maniera tutto sommato accettabile, la parte burocratica, con il 20% delle tasse Svizzere da versare in Italia.

Altro aspetto che mancherà rispetto alla piena attuazione del trattato saranno i ristorni ai comuni di provenienza. Soprattutto mancherà il tempismo e la serietà, ma, ripeto, un buon compromesso, se verrà attuato, meriterà di chiudere questa vertenza con un brindisi collettivo con un buon rosso valtellinese o valchiavennasco.

Bravi i sindacati che, come avvenne nel 2017, hanno accompagnato l’azione politica del parlamento con tavoli di trattative seri e ragionevoli che alla fine hanno indotto anche i più indefessi dirigenti del MEF a riconoscere i propri errori.







Written by: Redazione

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