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Sondrio, giardini Sassi “liberati”: divieto di accesso per tre uomini molesti che lì bivaccavano

today4 Ottobre 2024 298 1

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centrale operativa polizia
Il Questore della Provincia di Sondrio nei giorni scorsi ha emesso tre provvedimenti di D.A.C.UR. (divieto di accesso a specifiche aree urbane) nei confronti dei tre uomini che negli scorsi mesi si sono resi responsabili di vari episodi di bivacco, ubriachezza, molestie ai passanti e turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica nel centro storico del Capoluogo provinciale e in particolare nella zona dei giardini Sassi, suscitando notevole preoccupazione nella popolazione locale che ha rappresentato in un esposto depositato lo scorso mese di settembre.

L’adozione delle tre misure di prevenzione è frutto di un’attività svolta in stretta collaborazione e con la sinergia di tutti gli uffici competenti della Questura di Sondrio anche sulla base delle determinazioni assunte in sede di Comitati Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica coordinato dal Signor Prefetto. La costante attività, anche a carattere preventivo, posta in essere dalla Polizia di Stato di Sondrio, per garantire una serena e pacifica convivenza, soprattutto nelle zone più frequentate del centro storico, è stata svolta in stretto raccordo con gli operatori della Squadra Volante mediante l’intensificazione dei servizi di controllo del territorio soprattutto nelle ore serali e notturne e nei quartieri centrali del Capoluogo, nelle zone di aggregazione giovanile e nei pressi di stazioni ferroviarie e degli autobus. Inoltre, sono stati potenziati anche i Servizi Straordinari di controllo del territorio mediante l’impiego del Reparto Prevenzione Crimine di Torino e Milano due volte al mese, impiego che continuerà anche nei prossimi mesi e che consentirà di assicurare un controllo capillare del territorio anche da parte del personale della Polizia di Stato. L’attività informativa condotta dalla Divisione Anticrimine della Polizia di Stato di Sondrio in stretta collaborazione con il personale che ha condotto la relativa l’attività operativa, ha fornito tutti gli elementi necessari per emettere i provvedimenti, di D.A.C.Ur.

In particolare, quanto emerso dagli accertamenti svolti ha consentito di emanare il provvedimento nei confronti di un cittadino indiano di 48 anni che più volte, nell’arco dei cinque anni, si è reso responsabile di reati contro il patrimonio, di ubriachezza volontaria, di atti contrari alla sicurezza urbana in violazione del Regolamento di Polizia urbana del comune di Sondrio, creando pericolo per la pubblica sicurezza in zone del centro città interessate dall’affluenza di passanti e turisti.

La misura di prevenzione è stata adottata anche nei confronti di un uomo di 41 anni di Sondrio a cui, nel solo anno 2024, è stato contestato lo stato di ebrezza alcolica per ben 9 volte dalle Forze dell’Ordine intervenute e che pure ha violato il regolamento di Polizia urbana del comune di Sondrio, costruendo un pericolo per la sicurezza pubblica nelle zone in cui tali violazioni sono state accertate.

Infine, il divieto di accesso alle aree urbane è stato adottato anche nei confronti di uomo di 66 anni di Sondrio, anch’egli più volte sanzionato per ubriachezza nel corso dell’anno e che pure risulta condannato dal Tribunale di Milano per aver commesso delitti contro il patrimonio. Con i provvedimenti amministrativi, di esclusiva prerogativa dell’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, è stato imposto ai soggetti in questione il divieto di accesso a parchi, giardini pubblici, aree verdi cittadine, centri commerciali di un’ampia zona della città e del centro individuata per il periodo, rispettivamente di 18 mesi peri primi due soggetti, e per 12 mesi per l’ultimo dei tre. Inoltre, in caso di violazione dei divieti delle prescrizioni impartite saranno sanzionabili penalmente con l’arresto, rispettivamente, da uno a due anni nei primi due casi e da sei mesi ad un anno per il terzo soggetto. Le misure interdittive all’accesso ai centri urbani hanno la finalità di evitare la frequentazione a soggetti che si siano già resi responsabili di condotte idonee a creare pericolo per la sicurezza pubblica e che rappresentano un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica. Tali Strumenti sono finalizzati alla tutela del decoro e dell’uso di alcuni luoghi delle città, con l’intento di prevenire quelle condotte che ne impediscono l’accessibilità e la fruizione.







Written by: Redazione

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